: "I rischi del lock-in" La sovranità secondo Aruba.it
La digitalizzazione del patrimonio culturale riguarda il materiale custodito nei musei, nelle biblioteche e nei luoghi della cultura, con l'obiettivo di renderlo più accessibile ai cittadini e agli operatori di settore, assicurandone la conservazione e la divulgazione a lungo termine.
Nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la Regione Friuli Venezia Giulia ha ottenuto la somma di 1.419.956,58 euro per la digitalizzazione del patrimonio culturale custodito nei musei, nelle biblioteche e nei luoghi della cultura, con l'obiettivo di renderlo più accessibile ai cittadini e agli operatori di settore, assicurandone la conservazione e la divulgazione a lungo termine. Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli.
La Regione - sottolinea una nota - sarà tenuta ad avviare interventi per la produzione di almeno 354.989 risorse digitali entro dicembre 2025 e ha già coinvolto a tal scopo sei soggetti: la Biblioteca civica Attilio Hortis di Trieste (in coordinamento con la Biblioteca dei civici musei di storia e arte), la Biblioteca civica Vincenzo Joppi di Udine, la Biblioteca dei Musei provinciali di Gorizia (in coordinamento con la Biblioteca statale isontina) e la Fototeca dei Musei provinciali di Gorizia. È inoltre in fase di predisposizione il "Piano dei fabbisogni" per individuare nel dettaglio gli interventi di digitalizzazione da svolgere.
Infine, il ruolo di centrale di committenza è stato affidato all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Invitalia, mentre partiranno a breve le gare per l'acquisizione del servizio di digitalizzazione.
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Le città “full digital” sono Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Modena, Parma, Prato, Rimini, Roma Capitale, Siena, Torino, Trento e Venezia.