Gli interventi potranno comprendere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, rafforzando il ruolo della Sicilia come hub strategico per l’innovazione e la sostenibilità.
La giunta Siciliana ha approvato le basi giuridiche del regime di aiuti per due azioni strategiche del Programma Pr-Fesr 2021-2027 che mobilitano risorse per oltre 610 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie innovative, digitali e sostenibili sul territorio siciliano.
In particolare, l'Azione 1.6.1 ha una dotazione di circa 370 milioni di euro per la "Promozione di investimenti per lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie digitali, deep tech e biotecnologie" , mentre l'Azione 2.9.1 conta su risorse pari a circa 246 milioni di euro per il "Sostegno allo sviluppo e alla produzione di tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse".
L’iniziativa comprende, tra l’altro, l’attuazione dell’Accordo di programma tra la Regione Siciliana, il ministero delle Imprese e del made in Italy e STMicroelectronics, approvato lo scorso 6 maggio, che punta a promuovere progetti di investimento per la realizzazione di tecnologie critiche. Queste includono quelle ritenute essenziali per la sicurezza nazionale, la sovranità tecnologica, la competitività economica e la transizione verde e digitale, secondo le definizioni del regolamento Step dell’Unione europea.
«Con queste misure - ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo - mettiamo a disposizione oltre 600 milioni di euro per accompagnare la Sicilia in una fase decisiva di crescita tecnologica e sostenibile. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema favorevole agli investimenti, capace di generare occupazione qualificata e di attrarre imprese di livello internazionale. La collaborazione con il Mimit e con STMicroelectronics è un segnale forte: la Sicilia può e deve essere protagonista nello sviluppo di tecnologie critiche, digitali e green, essenziali per la competitività e la sicurezza del Paese. Non si tratta solo di risorse, ma di una visione che guarda al futuro. Investire in ricerca e innovazione significa investire nel capitale umano della nostra terra. Vogliamo che i giovani siciliani trovino qui le opportunità per crescere professionalmente, senza dover lasciare la propria regione».
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