: "La sovranità digitale come scelta strategica" La sovranità secondo Aruba.it
La nuova applicazione, progettata per inserirsi nel contesto della produzione industriale nel mercato dell'architettura e del design di interni, consiste in un sistema all'avanguardia che utilizza robot per eseguire complesse operazioni basate sull’intelligenza artificiale
FANUC Italia, sede italiana dell’azienda che opera nel campo della robotica, del controllo numerico e dell’automazione industriale, ha presentato una innovativa e pionieristica applicazione robotica sviluppata insieme a IndexLab, laboratorio di ricerca italiano leader nel campo del design e dell'innovazione e spin-off del Politecnico di Milano.
La nuova applicazione - progettata per inserirsi nel contesto della produzione industriale nel mercato dell'architettura e del design di interni - consiste in un sistema all'avanguardia che utilizza robot per eseguire complesse operazioni basate sull’intelligenza artificiale. L'IA è in grado di interpretare informazioni acquisite sotto forma di pattern e texture, elaborarle rapidamente e tradurle in un linguaggio comprensibile ai robot. Il risultato è un processo di produzione avanzato, in cui i robot FANUC riproducono i pattern di input attraverso lavorazioni di taglio a caldo. Questo rappresenta un notevole passo avanti nel panorama dell'automazione, in un mercato creativo e all’avanguardia come quello dell'architettura e del design di interni, unendo AI e robotica per ottimizzare l'efficienza e la precisione nei processi industriali.
Robotica, digitale e nuove tecnologie si affermano sempre più come elementi trainanti della crescita, in un comparto manifatturiero che sta attraversando una fase complessa e che vede l’industria manifatturiera italiana chiudere il 2023 con un fatturato in lieve calo, dovuto principalmente all’incertezza economica e geopolitica globale. Nonostante ciò si prevede che, nel prossimo biennio, l’industria tornerà ad accelerare, seppur moderatamente. “I settori alla guida della crescita saranno quelli legati alla transizione digitale ed energetica, tra cui l’Elettronica, l’Elettrotecnica, la Meccanica e l’Automotive” commenta Marco Delaini, Managing Director di FANUC Italia alla luce dei dati Prometeia. “In particolare, secondo l’International Federation of Robotics, la Meccanica si riconferma il primo settore per robot installati nel 2022 con 3.700 unità su un totale di 12.000 robot installati in Italia lo stesso anno. Risultati incoraggianti per il nostro Paese, seppure lo scenario attuale sia sfidante. Come FANUC Italia, infatti, siamo orgogliosi di poter riconfermare ottime performance anche nel 2023, con risultati a oggi pari a 191 milioni di euro - molto vicini a quanto ottenuto lo scorso anno”.
IL RUOLO CHIAVE DELL’AI
AI e AI generativa raggiungeranno un valore tra i 2,6 e i 4,4 trilioni di dollari l’anno fino al 2040. Queste tecnologie sono e saranno particolarmente rivoluzionarie nell’ambito manifatturiero - comparto in cui si registrano già 9,5 miliardi di dollari di investimenti. “L’AI è destinata a esercitare un forte impatto su economia, società e ambiente e sta già ridefinendo profondamente processi sociali e modelli economici con ripercussioni positive anche sull’ecosistema. Per noi e per il comparto industriale, l’AI rappresenta innegabilmente un vantaggio competitivo”, prosegue Delaini.
1 MILIONE DI ROBOT INSTALLATI
Una forma mentis che ha permesso a FANUC di consolidare il proprio business anche nel 2023, raggiungendo l’incredibile traguardo di un milione di robot installati nel mondo. In questo contesto si inseriscono le numerose iniziative di FANUC Italia per integrare l’innovazione nei propri processi e prodotti, tra cui l’inaugurazione del nuovo FANUC Experience Center 5.0 alimentato dal 5G di RETELIT e OpNet - area showroom e test center nella sede di Lainate dedicata al meglio dell’innovazione ed evoluzione industriale. “Per un’azienda come la nostra che ogni giorno è al fianco delle più importanti realtà del manifatturiero è fondamentale rimanere sempre sulla cresta dei mega trend tecnologici per continuare a offrire il meglio ai clienti, massimizzare il valore dei dati, attrarre talenti e favorire la crescita del business digitale”, conclude Delaini.
Le nuove generazioni di veicoli sono vere e proprie software-defined cars, progettate per evolvere nel tempo grazie a software, AI e aggiornamenti OTA: sono ormai più simili a dispositivi digitali che a mezzi meccanici. Ma perché queste auto possano davvero ‘pensare’, ‘prevedere’ e ‘collaborare’ tra loro, è indispensabile un ecosistema distribuito che metta in sinergia cloud provider, reti mobili, infrastrutture edge, specialisti di AI e piattaforme di interconnessione neutrali.
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