Nelle metodologie di Industria 4.0, una rete che offre performance lente, instabili o comunque inadeguate può trasformarsi in un vero e proprio collo di bottiglia, mettendo a rischio efficienza, produttività e competitività di un’intera azienda. Giovanni Prinetti, European Solutions Marketing Manager di Allied Telesis, fornisce un prezioso contributo per affrontare il tema.
Nel cuore pulsante di ogni moderno impianto produttivo, dove robot operano in perfetta sincronia, sistemi di visione artificiale scrutano ogni dettaglio e processi complessi si svolgono con precisione millimetrica, si trova un elemento spesso sottovalutato ma assolutamente cruciale: la rete. In un’era in cui l’Industria 4.0 detta legge, una rete che offra performance lente, instabili o comunque inadeguate può trasformarsi in un vero e proprio collo di bottiglia, mettendo a rischio efficienza, produttività e competitività di un’intera azienda.
Resilienza, larghezza di banda e QoS: i fattori indispensabili
Immaginiamo un robot che debba eseguire un’operazione delicata basandosi su dati provenienti da un sensore. Senza una rete resiliente, un guasto improvviso potrebbe interrompere la comunicazione, causando l’arresto del robot o un’operazione errata. Allo stesso modo, un sistema di visione artificiale che analizza immagini ad alta risoluzione richiede una larghezza di banda sufficiente per trasmettere i dati in tempo reale. E quando si tratta di sistemi di controllo di processo, che devono monitorare e regolare parametri critici come temperatura e pressione? In questi casi, la qualità del servizio (QoS) è fondamentale per garantire che i dati più importanti transitino con la giusta priorità sulla rete.
Resilienza, larghezza di banda e QoS sono i pilastri su cui si basano le performance di rete nel settore manifatturiero. L’impatto positivo di una rete performante è estremamente ampio: pensiamo alla robotica, dove movimenti fluidi e precisi dipendono da una rete reattiva e dalla sua capacità di continuare a operare anche in caso di guasti; o alla visione artificiale, che per ispezionare la qualità o guidare i robot necessita di una trasmissione dati senza interruzioni e di meccanismi di ridondanza per garantire la continuità del servizio. Ma anche il controllo di processo, la manutenzione predittiva e le applicazioni di realtà aumentata/virtuale traggono enormi benefici da una rete che garantisce alte prestazioni e che sia progettata per minimizzare i tempi di inattività in caso di problemi.
5G Privato e Wi-Fi 6/6E: le tecnologie del prossimo futuro
Fortunatamente, l’obiettivo di una connettività migliore è una sfida che accomuna molti settori. Tecnologie all’avanguardia, come il 5G privato e il Wi-Fi 6/6E, possono rappresentare soluzioni efficaci per superare determinate sfide del networking industriale, in base all’ambiente applicativo.
Il 5G privato, con la sua latenza estremamente ridotta, l’elevata larghezza di banda e la capacità di supportare un ampio numero di dispositivi connessi, può essere più indicato per determinate tipologie di applicazioni, che necessitano ad esempio di copertura outdoor molto estesa o prestazioni estreme, come la robotica collaborativa e la realtà aumentata. Inoltre, offre un maggiore controllo su sicurezza e privacy dei dati, aspetto cruciale per molte aziende manifatturiere. A questo proposito, IDC stima che la spesa globale per le infrastrutture 5G private raggiungerà i 8.3 miliardi di dollari entro il 2026, con il settore manifatturiero come uno dei principali motori di crescita.
Parallelamente, il Wi-Fi 6/6E, la più recente generazione di Wi-Fi, offre prestazioni significativamente migliori rispetto a ogni versione precedente, con velocità superiore, minore latenza e una migliore amministrazione della congestione della rete. Questa tecnologia si rivela una soluzione ideale per applicazioni indoor e outdoor con estensioni più ridotte, quali visione artificiale, controllo di processo e manutenzione predittiva: le sue capacità sono in grado di supportare applicazioni ad alta densità e bassa latenza e rispondere alle necessità di una connettività affidabile e a elevata velocità per supportare le crescenti esigenze di dati.
Progettazione accurata: la chiave del successo
Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie non è una garanzia di successo, e per ottenere il massimo dalla propria infrastruttura di rete è fondamentale una progettazione accurata che tenga conto delle esigenze specifiche di ogni applicazione. Questo significa analizzare i requisiti di larghezza di banda, latenza e QoS di ognuna, scegliere le tecnologie di networking più adatte in base ai requisiti specifici, progettare una topologia di rete che minimizzi la latenza, massimizzando la larghezza di banda, implementare meccanismi di QoS per garantire che i dati più importanti abbiano la priorità sulla rete e monitorare costantemente le prestazioni, apportando modifiche in base alle necessità.
Puntare sulle prestazioni di rete per preparare il futuro
In un mondo in cui la digitalizzazione sta trasformando il settore manifatturiero a un ritmo vertiginoso, le prestazioni di rete sono diventate un fattore fondamentale di successo. Le aziende che investono in reti intelligenti, performanti e sicure saranno in grado di sfruttare appieno il potenziale dell’Industria 4.0, migliorando l’efficienza, riducendo i costi e aumentando la competitività, evitando di rimanere indietro, con le capacità adeguate di ricoprire un ruolo proattivo in un mercato sempre più esigente.
È stato osservato che la capacità di svolgere lavoro fisico cala del 40% con temperature di 32°C e si riduce di due terzi a 38°C. Per questa ragione, a livello europeo, si prevede per il 2025 una perdita del PIL pari -0,5% e dello -0,6% a livello globale. In Italia la perdita sarà il doppio, 1,2% mentre in Francia e Germania la perdita di Pil sarà dello 0,3% e dello 0,1%.
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Fra due anni debutterà una 500 elettrica attorno ai 20.000 euro. "Un grande passo avanti, che ci permetterà finalmente di offrirla a tutti" ha dichiarato il Ceo del brand Fiat, Olivier Francois.
Il nuovo composto AC102 ha eliminato quasi completamente l'acufene in un modello preclinico dopo la somministrazione di una singola dose. Sono state ripristinate inoltre le connessioni danneggiate tra il nervo acustico e le cellule sensoriali dell'orecchio interno
Si raccoglie quasi sette volte più del 1995. Nel 2024 si registra un nuovo aumento, +3,5% rispetto al 2023. Al Nord l’Emilia-Romagna sfiora i 100kg/ab, al Centro la Toscana prima con 82,8 kg/ab, la Sardegna migliore regione del Sud e Isole con 60,5 kg/abitante.
Il verde come patrimonio ecologico ha già accumulato 105 tonnellate di CO2 dal momento del suo impianto e sequestra 30,5 tonnellate l’anno tra alberi, arbusti e prato, contribuendo a ridurre le temperature locali contrastando le sempre più frequenti ondate di calore. Sono tra i principali benefici ecosistemici di Ecovillaggio Montale misurati dal CNR- Istituto per la Bioeconomia.