▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Imparare dalle lezioni del passato per garantire il futuro dei Giochi olimpici

In questo contributo, a cura di Rob Sloan, VP of Cybersecurity Advocacy Zscaler, il tema della sicurezza è al centro degli imminenti Giochi di Parigi

Ricerche e Trend

Dopo la conclusione dei campionati europei di calcio EURO 2024, l’attenzione degli appassionati di sport è ora rivolta ai Giochi Olimpici di Parigi di quest’estate, uno dei più grandi palcoscenici del mondo che proprio per questo è capace di attirare l’attenzione anche dei criminali informatici che hanno l’obiettivo di portare il caos su uno degli eventi più importanti e attesi dell’anno. Non si tratta di una novità: fin dal 2004 sono state fatte previsioni sul fatto che i Giochi Olimpici sarebbero diventati verosimilmente un obiettivo da colpire. Ma se finora nessuna edizione dei Giochi è stata seriamente colpita, c’è motivo di credere che quest’anno potrebbe essere diverso.

Di pari passo con l’utilizzo crescente della tecnologia per il successo dei Giochi, anche la superficie di attacco di ogni edizione è aumentata. Questo rende sempre più difficile tutelarne la cybersicurezza, nonostante le sofisticate difese informatiche. Atos, partner informatico mondiale delle Olimpiadi dal 2001, ha dichiarato di aver bloccato 4,4 miliardi di eventi di sicurezza durante i Giochi di Tokyo 2020 (svolti nel 2021), e ci aspettiamo che questo numero cresca significativamente ai Giochi di Parigi di questo mese.

Come possono quindi gli organizzatori di Parigi 2024 rafforzare le loro difese e adottare un approccio proattivo per proteggere l’edizione di quest’anno?

Imparare dal passato

L’attacco più dannoso nella storia delle Olimpiadi ha avuto luogo durante i Giochi invernali del 2018 a Pyeongchang, in Corea. Lanciato tramite un malware che è poi diventato noto come “Olympic Destroyer”, l’attacco ha mandato in tilt l’infrastruttura informatica dell’evento, ha causato problemi con il Wi-Fi intorno allo stadio olimpico durante la cerimonia di apertura e ha colpito l’app ufficiale dei Giochi Olimpici.

L’attacco è stato condotto da criminali informatici supportati dalla Russia con l’obiettivo di vendicarsi dei Giochi per le sospensioni degli atleti, ma è stato progettato – attraverso l’aggiunta di codice specifico – in modo che sembrasse provenire da un altro Paese per confondere e attribuire la colpa ad altri. Molti gruppi di criminali informatici sponsorizzati dagli stati seguiranno schemi simili nei loro attacchi: per questo motivo, tutti i team della sicurezza informatica la cui azienda è coinvolta nello svolgimento dei Giochi farebbero bene a rivedere le falle che hanno causato l’attacco malware di Pyeongchang e assicurarsi che non esistano punti deboli simili all’interno della loro infrastruttura. Replicare gli attacchi – e altri incidenti rilevanti, come quello del 2015 all’emittente francese TV5Monde o quello del 2016 all’Agenzia mondiale antidoping (WADA) – in un ambiente protetto è anche un ottimo suggerimento per testare i protocolli attuali prima dei Giochi stessi.

L’obiettivo sono i dati, non solo le infrastrutture

Oltre alle infrastrutture fisiche e virtuali, uno dei principali rischi informatici per le Olimpiadi, identificato in un rapporto del 2017 del Center for Long-Term Cybersecurity, è la manipolazione dei punteggi e/o dei risultati degli eventi, ovvero la violazione dell’integrità dei dati dei Giochi.

Un attacco del genere metterebbe in discussione l’intera validità – e quindi la reputazione – dei Giochi, e potrebbe causare danni notevoli e un’ondata di disinformazione in tutto il mondo. Un attacco di questo tipo rientra nelle capacità dei criminali informatici sponsorizzati dagli stati che hanno lanciato il malware Olympic Destroyer. Anche criminali informatici non al soldo di uno stato possono decidere di attaccare i Giochi, per tornaconto economico, notorietà o motivi ideologici, ma è improbabile che i loro sforzi possano creare problemi al regolare svolgimento della manifestazione.

La preparazione è fondamentale

Le aree in cui la maggior parte delle aziende fatica ad applicare una solida infrastruttura di cybersecurity includono la mancanza di supporto da parte della dirigenza, la limitata disponibilità di risorse finanziarie e di competenze umane o l’inesistente condivisione delle conoscenze. Fortunatamente, dal punto di vista del supporto a livello dirigenziale, il Presidente Macron ha dichiarato che la sicurezza digitale dei Giochi è di fondamentale importanza, alzando così il livello di interesse sulla questione e rendendo chiara la criticità della missione per tutti i manager aziendali.

Anche i finanziamenti non sembrano essere un ostacolo per i team della sicurezza; in questo caso si stima infatti che la cifra allocata alla sicurezza informatica sia di 17 milioni di euro, stando alle indicazioni di alcuni report. I fondi sono destinati alla prevenzione degli attacchi, alle simulazioni, alla protezione del codice delle applicazioni, alla segmentazione delle reti, agli audit e alla creazione di centri operativi di sicurezza.

Secondo il sito web di Parigi 2024, i principi Zero Trust saranno alla base dell’infrastruttura di sicurezza delle Olimpiadi, rendendo molto più difficile per un hacker ottenere l’accesso o spostarsi lateralmente all’interno della rete.

Il team di sicurezza informatica di Parigi 2024 e i partner saranno ben consapevoli delle sfide che dovranno affrontare e utilizzeranno l’esperienza fatta nella gestione della cybersicurezza dei Giochi precedenti per prepararsi ad affrontare gli attacchi, che arriveranno da differenti fonti.

Grazie a un’architettura Zero Trust, i team saranno in grado di isolare e limitare ogni possibile attacco prima che i criminali informatici abbiano la possibilità di provocare un caos incontrollato che potrebbe causare danni duraturi ad atleti e tifosi. Miliardi di spettatori guarderanno i Giochi quest’estate, dobbiamo aver fiducia nel fatto che i titoli di giornale saranno dominati da storie di eccellenza sportiva e non da fallimenti della sicurezza informatica.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Stellantis, nel 2027 una 500 elettrica dal prezzo competitivo

Fra due anni debutterà una 500 elettrica attorno ai 20.000 euro. "Un grande passo avanti, che ci permetterà finalmente di offrirla a tutti" ha dichiarato il Ceo del brand Fiat, Olivier Francois.

06-07-2025

A Milano nasce CRAFT, il nuovo centro per affrontare crisi urbane e climatiche

CRAFT promuove progetti e attività che rafforzano la capacità dei territori di adattarsi e trasformarsi positivamente di fronte a shock e crisi.

03-07-2025

Open Innovation, TIM lancia una challenge per digitalizzare le infrastrutture italiane

Una nuova sfida volta a integrare tecnologie avanzate come l’AI e l’IoT per monitorare, analizzare e rendere ancora più sicure le reti energetiche, idriche e stradali.

02-07-2025

Spazio, cresce la costellazione italiana IRIDE: in orbita altri 7 satelliti di Argotec

Il programma sviluppato con i fondi del PNRR prende il volo con l’obiettivo di monitorare l’ambiente e le infrastrutture.

02-07-2025

Notizie più lette

1 Open Innovation, TIM lancia una challenge per digitalizzare le infrastrutture italiane

Una nuova sfida volta a integrare tecnologie avanzate come l’AI e l’IoT per monitorare, analizzare e rendere ancora più sicure le reti energetiche, idriche e stradali.

2 Con openSIroad nasce un nuovo standard per la certificazione della sostenibilità integrata (ESG)

Secondo recenti studi di Marketsandmarkets.com, il mercato globale delle certificazioni di sostenibilità raggiungerà, entro il 2030, un valore di 4,25 miliardi di dollari, rispetto ai 3,10 miliardi stimati per il 2025, spinto dalla crescita degli investimenti sostenibili, dalla rapida evoluzione delle normative di finanza ESG e da una richiesta sempre più pressante di trasparenza da parte di istituzioni, investitori e cittadini

3 A Milano nasce CRAFT, il nuovo centro per affrontare crisi urbane e climatiche

CRAFT promuove progetti e attività che rafforzano la capacità dei territori di adattarsi e trasformarsi positivamente di fronte a shock e crisi.

4 Napoli, il Real Albergo dei Poveri diventa hub di innovazione

Aperti alle imprese 1200 mq di laboratori altamente tecnologici per sperimentare e accrescere la propria competitività. Focus su industrie creative e culturali e artigianato.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.21 - 4.6.1