: "Cybersecurity e autonomia digitale" La sovranità secondo Aruba.it
Il mercato delle soluzioni Agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, sulla spinta delle aziende più innovative
Il comparto agrifood è in una fase di profonda trasformazione, in parte anche per gli effetti inevitabili dell'emergenza climatica. Anche per questo, è uno dei comparti che potenzialmente possono trarre il maggiore vantaggio dalle tecnologie della digitalizzazione. Lo dimostrano, anche in Italia, i numeri del mercato dell’Agricoltura 4.0. Il quale - secondo l'Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia - ha chiuso il 2023 con un business record di 2,5 miliardi di euro, con una crescita del +19% anno su anno.
Il mercato Agricoltura 4.0 mostra però sempre una dinamica a doppia velocità. "Chi storicamente ha già investito nel digitale per l’agrifood raggiunge risultati positivi e quindi prosegue ad investire in maniera ancora più intensa, ma nuove aziende faticano a fare il primo passo", sintetizza Andrea Bacchetti, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood. È una questione di competenze che mancano nelle imprese potenziali utenti, come prevedibile, ma si sente anche la mancanza di nuove figure professionali che facciano da collegamento tra queste aziende e i fornitori tecnologici.
Così la quota delle aziende agricole italiane che utilizzano soluzioni di Agricoltura 4.0 resta ferma al 72%. E anche la superficie italiana coltivata con tecnologie digitali cresce di poco: dall’8% del 2022 al 9% del 2023. Ma le aziende che sono già convinte della bontà della digitalizzazione investono di più, quindi aumenta il numero di soluzioni medie per azienda: 3,4 rispetto al 3,2 del 2022.

Solo una quota minima (8%) delle aziende agricole del campione dell'Osservatorio si può considerare già digitalmente “maturo”, avvisano i curatori dello studio, e circa il 50% è ancora “in cammino” verso una estesa digitalizzazione. Tutte le altre aziende - quindi il 42% del campione - sono in forte ritardo nell'adozione di soluzioni Agricoltura 4.0. Oppure non stanno affrontando affatto il tema.
Le aziende agricole che investono in tecnologia hanno, nel corso del 2023, spostato la loro attenzione dai macchinari connessi - le star del mercato negli ultimi due anni - alle soluzioni software. Una scelta in buona parte dovuta alla progressiva riduzione degli incentivi statali a favore degli acquisti.
Comunque, macchinari connessi e sistemi di monitoraggio e controllo dei mezzi rappresentano ancora circa metà del mercato italiano. L’11% della spesa ha invece riguardato i software gestionali e i FMIS (Farm Management Information Systems), l’8% le piattaforme di integrazione dati, un altro 8% i sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni, il 5% le soluzioni DSS (software di supporto alle decisioni).
Il 2023 ha confermato il successo delle soluzioni digitali per la tracciabilità alimentare: sono cresciute sia la domanda del mercato, il quale ha la necessità e l'opportunità di garantire ai consumatori l'origine e anche la sostenibilità dei prodotti, sia l'offerta di soluzioni, che alla fine dello scorso anno erano 225.

L'Osservatorio sottolinea un particolare lato positivo delle soluzioni per la tracciabilità: portano con sé nelle aziende varie tecnologie abilitanti di rilievo, dall'IoT al mobile passando per il cloud e blockchain. Inoltre, cresce il numero di soluzioni di tracciabilità specificatamente dedicate al mondo agricolo, quindi in grado di raccogliere, conservare e sfruttare informazioni specifiche: dalle pratiche agricole seguite ai macchinari utilizzati.
Il lato offerta del comparto italiano dell’Agricoltura 4.0 è in generale dinamico. L'Osservatorio ha segnalato tassi di crescita a doppia cifra sia per le soluzioni innovative presenti sul mercato italiano (+10%), sia per i provider tecnologici (+13%) che le offrono. Tra questi, il 20% sono startup, spesso focalizzate sulla sperimentazione di tecnologie particolarmente innovative come intelligenza artificiale, machine learning, robotica.
Cariplo Factory lancia “Next-Gen Food | Il futuro del cibo, il cibo del futuro”, un report pensato per indagare come tali trasformazioni stiano prendendo forma in Italia e quali soluzioni stiano emergendo grazie alle startup e alle PMI innovative del nostro Paese.
13-11-2025
Il riconoscimento, promosso da Assolombarda, Assolombarda Servizi Società Benefit e Steamiamoci, associazione del Sistema Confindustria, è rivolto alle imprese associate distintesi nell’adozione di buone pratiche a favore dell’equità e dell’inclusione nei luoghi di lavoro. Premiate A2A, Way2Global, Kone, ATM, ENGIE, SKY, Project Automation, Piattine e Profili Inox, Triumph, Iperborea
13-11-2025
Le installazioni crescono con percentuali disomogenee in tutto il paese ma gli operatori chiedono di semplificare gli iter autorizzativi e rafforzare la collaborazione pubblico-privato per accelerare ulteriormente l'attivazione delle colonnine.
13-11-2025
Il conseguimento di questa certificazione consente a Kaspersky di sviluppare soluzioni non solo per il settore automobilistico, come Kaspersky Automotive Secure Gateway, ma anche per applicazioni industriali e di trasporto in cui è essenziale il rigoroso rispetto degli standard di sicurezza funzionale.
12-11-2025
Una singola query può consumare fino a 0,43 Wh, con punte di 2–4 Wh per richieste più lunghe o articolate. Secondo Confartigianato, in Italia tra il 2019 e il 2023, la domanda elettrica dei servizi informatici e dei data center italiani è cresciuta del 50%, con un balzo del 144% delle attività dei servizi informatici e data center. Ed entro il 2026 il consumo globale di elettricità dei data center potrebbe più che raddoppiare.
L'obiettivo di DEMETRA è garantire la fornitura diretta agli utenti finali di proteine fresche e di qualità (sia animali che vegetali). Il sistema è ideale anche per ristoranti e agriturismi che desiderano valorizzare e acquistare prodotti a chilometro zero in ottica farm-to-fork.
Quattro i green claim inibiti tra cui "maglieria Impatto 0" e "Questa impresa rispetta alti standard di impatto ambientale e sociale positivo". Per Il Tribunale di Milano sono considerati illegittimi i green claim vaghi, generici e non verificabili.
Lo annuncia Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Resta comunque garantita, sottolinea il Ministero, la possibilità di presentare nuove domande fino al 31 dicembre 2025.