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Pubblicato il decreto con l’elenco dei comuni beneficiari del contributo. Sono oltre 1.900 le opere pubbliche ammesse al finanziamento.
Con decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, del 19 maggio 2023, registrato alla Corte dei Conti il 19 giugno 2023, il cui avviso è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sono stati individuati i comuni a cui spetta il contributo previsto dall’art.1, commi 139 e seguenti, della Legge 30 dicembre 2018, n.145, da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio relativamente all’annualità 2023.
In particolare, il comma 139-quater, introdotto dall’articolo 30 del Decreto legge 24 febbraio 2023, n. 13, al fine di garantire il rispetto dei target del Pnrr associati alla Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica - Componente 4 - Tutela del territorio e della risorsa idrica - Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, ha previsto che le risorse assegnate per le annualità 2024 e 2025, siano finalizzate allo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili per l'anno 2023.
Gli enti locali interessati hanno già provveduto a comunicare le richieste di contributo al ministero dell'Interno, secondo le modalità indicate all’interno del decreto del direttore centrale per la Finanza Locale del 25 luglio 2022, entro il termine perentorio del 15 settembre 2022.
La procedura telematica, tramite la Piattaforma Gestione linee di finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle opere pubbliche (MOP) del ministero dell’Economia e delle Finanze, ha rilevato la presentazione di n. 3731 certificazioni per un totale di n. 6846 progetti ed una richiesta di risorse pari ad € 4.220.260.113,73.
L'ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato con il citato decreto del 19 maggio 2023, secondo il seguente ordine di priorità, previsto dalla normativa vigente:
a) investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
b) investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
c) investimenti di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente.
Il decreto interdipartimentale riporta quattro allegati:
- Allegato 1 “Istanze trasmesse” che contiene l’elenco di oltre 6.800 opere pubbliche, per le quali le richieste sono pervenute nei termini previsti;
- Allegato 2, “Istanze ammissibili” che riporta l’elenco di n. 6.777 opere ammesse;
- Allegato 3 “Enti beneficiari” che contiene l’elenco delle n. 1.981 opere attualmente ammesse e finanziate, tutte comprese nella predetta categoria a): investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
- Allegato 4 “Attestazione rispetto obblighi PNRR”, contenente gli obblighi e i principi che i Soggetti beneficiari del contributo sono tenuti a rispettare in attuazione della Missione 2, Componente 4, Investimento 2.2. del PNRR, per la gestione, controllo e valutazione della misura, ivi inclusi:
• gli obblighi in materia di trasparenza amministrativa ex d.lgs. n. 97 del 25 maggio 2016 e gli obblighi in materia di comunicazione e informazione previsti dall’art. 34 del Regolamento (UE) 2021/241, mediante l’inserimento dell’esplicita dichiarazione “finanziato dall'Unione europea – NextGenerationEU” all’interno della documentazione progettuale nonché la valorizzazione dell’emblema dell’Unione europea;
• l’obbligo del rispetto del principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH, “Do no significant harm”) incardinato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852;
• l’obbligo del rispetto dei principi del Tagging clima e digitale, della parità di genere (Gender Equality), della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali;
• gli obblighi in materia contabile, quali l’adozione di adeguate misure volte al rispetto del principio di sana gestione finanziaria secondo quanto disciplinato nel Regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046 e nell’art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241, in particolare in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e di recupero e restituzione dei fondi che sono stati indebitamente assegnati, attraverso l’adozione di un sistema di codificazione contabile adeguata e informatizzata per tutte le transazioni relative al progetto per assicurare la tracciabilità dell’utilizzo delle risorse del PNRR;
• l’obbligo di comprovare il conseguimento dei target e dei milestone associati agli interventi con la produzione e l’imputazione nel sistema informatico della documentazione probatoria pertinente.
Il decreto con i relativi allegati sono pubblicati sul sito del dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.
I CUP finanziati saranno disponibili sul sistema informativo ReGiS, all’interno del quale i soggetti attuatori potranno procedere al completamento dei dati di monitoraggio e al caricamento della documentazione prevista all’interno dei manuali di istruzione per il soggetto attuatore, in corso di aggiornamento.
Occorre precisare che l’amministrazione, in conformità con quanto previsto all’interno dell’articolo 3 del decreto, al fine di garantire l’avvio tempestivo degli interventi, procederà all’erogazione dell’acconto (nella misura del 20% del contributo concesso), a seguito della quale è richiesto ai soggetti attuatori di provvedere tempestivamente e comunque non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del presente comunicato, all’alimentazione dei dati di monitoraggio con prioritario caricamento in piattaforma dell’Allegato n. 4 “Attestazione rispetto obblighi Pnrr” all’interno del modulo denominato “Configurazione e Gestione delle Operazioni”, nella sezione “Anagrafica Progetto” all’interno della sottosezione “Localizzazione Geografica”.
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