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Malaria: una nuova tecnologia contro la diffusione grazie all’italiana Ulisse Biomed

l progetto internazionale di sorveglianza attiva della diffusione della malaria, nato dalla collaborazione tra l'italiana Ulisse Biomed e la Johns Hopkins University, e supportato con 2 milioni di dollari dalla Gates Foundation, mette al centro l’adattamento della piattaforma Hyris System che consente la diagnosi in tempo reale della resistenza delle zanzare agli insetticidi ed altri parametri.

L'innovazione nella Sanità

Una tecnologia innovativa per la sorveglianza attiva della diffusione della malaria attraverso la diagnosi in tempo reale della resistenza delle zanzare agli insetticidi e l’osservazione di parametri utili ad anticipare le epidemie: è il progetto internazionale sviluppato dall'italiana Ulisse Biomed - healthcare biotech company che opera nei settori della diagnostica, della teranostica e della terapeutica - in collaborazione con Johns Hopkins University, Centro di Ricerca sulle Malattie Infettive di Yaoundé (Camerun), con il supporto della Gates Foundation, che contribuisce con un finanziamento di 2 milioni di dollari. La malaria, secondo i dati Oms, su circa 250 milioni di infezioni ha causato nel 2022 circa 600 mila vittime nel mondo di cui il 95% in Africa; nell’80% dei casi si è trattato di bambini sotto i cinque anni.

Al centro della ricerca c’è Hyris System, soluzione realizzata da Ulisse Biomed che consiste in una piattaforma integrata hardware e software per le analisi genetiche, adattata per consentire la sorveglianza in tempo reale della resistenza agli insetticidi e la presenza del patogeno nelle zanzare e quindi supportare le campagne di controllo della malaria. Il progetto ha concluso la sua fase uno, volta al testing del prototipo, e si avvia verso il secondo step di durata triennale: l’estensione della tecnologia su scala maggiore, a 30 distretti sanitari distribuiti sul territorio del Camerun, in preparazione di un ulteriore allargamento del test ai rimanenti 170 distretti del Paese prima di approdare ad altre nazioni del continente africano.

“Unendo la nostra esperienza nella biologia molecolare alla collaborazione con partner di rilievo come la Johns Hopkins University e il CRID, siamo stati in grado di sviluppare una tecnologia che consente agli operatori sanitari di raccogliere un campione sul campo e di condurre il test diagnostico molecolare direttamente in loco, inviando i dati in tempo reale al laboratorio centrale”, spiega Lorenzo Colombo, CTO di Ulisse Biomed. “In questo modo è possibile semplificare e accelerare moltissimo l’individuazione dell’insetticida più adatto per contenere la diffusione della malattia”.

Una nuova tecnologia contro la diffusione della malaria

Grazie a Hyris System è possibile analizzare geneticamente i campioni biologici in qualsiasi ambiente, accedendo in tempo reale ai risultati che vengono interpretati automaticamente grazie all’Intelligenza Artificiale sulla piattaforma software proprietaria. Nel progetto in Camerun Hyris System è stato adattato per consentire l'esame diagnostico molecolare sulle zanzare vettori della malaria direttamente in-loco in meno di 3 ore (mentre i metodi finora in uso richiedono spesso fino a 6 mesi, poiché i campioni devono essere raccolti in aree remote e poi trasportati in laboratori centralizzati) con l'acquisizione in tempo reale, da parte di un laboratorio centrale, di dati rilevanti per le malattie infettive sul campo o nel punto di diffusione sfruttando la piattaforma di cloud computing proprietaria di Hyris System. Inoltre lo screening non richiede alcuna catena del freddo durante l’intera filiera logistica, superando un ulteriore ostacolo alla distribuzione di test nelle aree remote.

Collaborazione con Gates Foundation e Johns Hopkins University

Il team di ricerca è guidato dal Professor George Dimopoulos della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e del Johns Hopkins Malaria Research Institute, in collaborazione con il Professor Charles Wondji del Centro di Ricerca sulle Malattie Infettive di Yaoundé, in Camerun. La Gates Foundation, inoltre, contribuisce con un finanziamento totale di 2 milioni di dollari di cui 540 mila, da elargire nei prossimi tre anni, sono destinati allo sviluppo della tecnologia di Ulisse Biomed.


Lotta alla malaria: a che punto siamo

Il riscaldamento globale sta contribuendo negli ultimi anni a riaccendere focolai virali di malattie tropicali come la malaria, mentre zika e dengue continuano a colpire ampie popolazioni soprattutto in Africa e Asia, mettendo a rischio oltre due terzi della popolazione mondiale. Secondo i dati dell’Oms, su circa 250 milioni di infezioni, la malaria ha causato nel 2022 circa 600 mila vittime nel mondo di cui il 95% in Africa; nell’80% dei casi si è trattato di bambini sotto i cinque anni.

Nel gennaio 2024 il Camerun ha lanciato la prima campagna di vaccinazione di massa contro la malaria, un evento storico nella lotta alla malattia, ma occorre sviluppare parallelamente nuovi approcci per il controllo e la prevenzione nelle aree endemiche. Gli insetticidi sono una soluzione ma la resistenza delle zanzare li rende spesso inefficaci: per questo è importante non solo l'esame diagnostico sugli insetti vettori ma anche che tale analisi sia svolta sul campo e in tempi rapidi. Ciò consente un processo decisionale informato in tempo reale per le campagne di controllo sulle zanzare della malaria con l’obiettivo di rendere gli insetticidi risolutivi.

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