: "L’importanza di un cloud sovrano e qualificato per i fornitori della PA" La sovranità secondo Aruba.it
Ogni veicolo, compresi i modelli ibridi e completamente elettrici, richiede una fonte di energia affidabile a bassa tensione per alimentare i sistemi e le funzioni essenziali. Altris si concentrerà sullo sviluppo della tecnologia per applicazioni a bassa tensione, mentre Clarios si avvarrà della propria esperienza in sistemi di gestione della batteri), software e integrazione di sistemi per la progettazione di sistemi di batterie.
Clarios, azienda che produce soluzioni di batterie avanzate e Altris, sviluppatore svedese e produttore di prototipi di batterie agli ioni di sodio, hanno siglato un accordo di sviluppo congiunto (Joint Development Agreement, JDA) esclusivo per le applicazioni di mobilità a bassa tensione.
In base al nuovo JDA, Altris si concentrerà sullo sviluppo della tecnologia per applicazioni a bassa tensione, mentre Clarios si avvarrà della propria esperienza in sistemi di gestione della batteria (Battery Management Systems, BMS), software e integrazione di sistemi per la progettazione di sistemi di batterie. Questo JDA estende un accordo di collaborazione, stipulato all’inizio dell’anno, che ha dato il via alla creazione di un piano di produzione dettagliato per batterie di veicoli a bassa tensione che utilizzano celle agli ioni di sodio. L’iniziativa arriva proprio al momento giusto, in contemporanea con un momento cruciale di trasformazione dell’industria automobilistica.
Ogni veicolo, compresi i modelli ibridi e completamente elettrici, richiede una fonte di energia affidabile a bassa tensione per alimentare i sistemi e le funzioni essenziali. Aumentando la complessità dei veicoli, la rete a bassa tensione deve adattarsi per sostenere una serie crescente di funzioni basate su software, tra cui lo sterzo steer by wire, il sistema frenante brake by wire, le tecnologie di guida autonoma e le esperienze migliorate in cabina. Le batterie agli ioni di sodio (Na) sono adatte a soddisfare questa maggiore richiesta di energia e, allo stesso tempo, sono intrinsecamente sostenibili e facili da riciclare. La tecnologia agli ioni di sodio offre una densità energetica pari a quella delle batterie LFP ed è particolarmente sostenibile grazie ai suoi materiali ecologici e facilmente riciclabili. Per la produzione delle celle agli ioni di sodio si usano materiali abbondanti – sale, legno, ferro e aria – e non si deve ricorrere a minerali da zone di conflitto né a elementi tossici. Lo sviluppo di batterie agli ioni di sodio per veicoli rappresenterebbe un importante progresso nella tecnologia delle batterie automobilistiche e farebbe progredire gli obiettivi di circolarità dell'industria automobilistica.
Le città “full digital” sono Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Modena, Parma, Prato, Rimini, Roma Capitale, Siena, Torino, Trento e Venezia.
05-12-2025
Il progetto mira a innovare le auto elettriche, integrando pacchi batteria e celle direttamente nel telaio tramite nuove strutture multifunzionali.
05-12-2025
Il team di Strumentazione Ottica dell’Università di Milano ha realizzato due nuovi strumenti ottici nell’ambito dei progetti di ricerca SPARK, alle isole Svalbard, e OPTAIR, in Antartide. Il primo è in grado di misurare contemporaneamente la propagazione della luce, la stratigrafia e la dimensione dei cristalli di ghiaccio nel manto nevoso. L’altro, al Polo opposto, in Antartide, monitora l’aerosol atmosferico, la sua deposizione al suolo e il suo effetto climatico.
05-12-2025
L’aeroporto civile “Gino Allegri” di Padova è l'area scelta per la presenza in zona di importanti strutture di cura e assistenza, che potranno così sperimentare collegamenti rapidi, efficienti e sostenibili. I droni impiegati sono di tipo multicotteri con massa complessiva inferiore a 25 kg: richiedono circa tre minuti per il rifornimento, hanno un’autonomia di 100 km, trasportano fino a 5 kg e, a pieno carico, consumano circa 340 grammi di idrogeno verde, con una velocità massima di 55 km/h.
04-12-2025
La Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) e Danone Nutricia presentano il volume "Nutriamo il respiro: Guida per una corretta alimentazione per i pazienti con Fibrosi Cistica”. Realizzato con il contributo non condizionato di Danone Nutricia e il supporto scientifico del Gruppo di Lavoro dei Dietisti SIFC (Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica) è pensato per aiutare gli oltre 6.000 pazienti registrati, e circa 200 nuovi casi all'anno che sono coinvolti in questa malattia genetica.
Nel 2050 si stima che la popolazione mondiale supererà i 10 miliardi di persone. Un aumento demografico di questa portata metterà sotto pressione il sistema alimentare globale, costringendo le aziende a ripensare radicalmente la catena alimentare. Però, spiegano gli esperti, diventeranno comuni alimenti in grado di assorbire gas serra dall’atmosfera, così come il cambiamento climatico trasformerà le colture regionali.
Dal settore after market alla telematica, dalla e-mobility ai servizi di engineering, includendo la fase di Testing e Validazione, la nuova proprietà punta a rilanciare l’azienda grazie alla storicità del marchio, alla qualità dei prodotti, al proprio know-how e alla messa a disposizione dei propri laboratori.
Grazie all’intelligenza artificiale, il medico, accedendo alla sua area riservata, può ora gestire in un modo più intuitivo e completo il proprio profilo inserendo o eliminando le proprie disponibilità, aggiungendo appuntamenti personali o inviando messaggi diretti ai pazienti. Proprio grazie all’AI, inoltre, tutte queste attività possono essere effettuate anche con comandi vocali.