: "Cybersecurity e autonomia digitale" La sovranità secondo Aruba.it
Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, al terzo Open Meeting dei “Grandi Ospedali” in corso a Napoli: “Nuove tecnologie fondamentali per sanità, ma rischiamo di non usarle bene se non cambiamo modelli organizzativi”.
Centinaia di partecipanti tra scienziati, professionisti, manager e comunicatori, per due giorni di workshop, dibattiti e oltre 40 laboratori tematici. Sono le coordinate del terzo Open Meeting dei “Grandi Ospedali”, l’evento organizzato da Koncept che quest’anno vede la collaborazione dell’AORN Cardarelli, dell’AOU Federico II e dell’Università Federico II. L’evento è già diventato un punto di riferimento nel panorama della sanità nazionale: all’edizione di Napoli sono iscritti in qualità di partecipanti attivi ai diversi tavoli oltre 600 operatori specializzati. L’appuntamento 2024 è a Napoli, il 29 e 30 maggio, in due location d’eccellenza: l’AORN A. Cardarelli (29 maggio) e l’Università Federico II (30 maggio).
“Le liste d’attesa sono uno dei maggiori problemi della sanità italiana, ma attenzione a guardare il dito e non la luna. Ciò che sta venendo meno oggi nel nostro Paese non è solo la certezza e la velocità dei tempi, ma proprio la presa in carico del paziente cronico, in particolare oncologico, che è lasciato allo sbaraglio. Un tempo il Servizio sanitario nazionale, una volta fatta la diagnosi, prendeva in carico il paziente in tutto e per tutto mentre oggi i malati si trovano ad essere un po’ novelli Ulisse che navigano tra diversi Cup, diverse aziende ospedaliere e a volte diverse regioni. Quindi ben venga il decreto per il governo sulle liste d’attesa, ma bisogna restituire al Ssn la capacità di prendere in carico il paziente in tutti i suoi bisogni, compresi quelli logistici”.
A dirlo è stato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a margine del terzo Open Meeting dei “Grandi Ospedali”, l’evento organizzato da Koncept che vede la collaborazione dell’AORN Cardarelli, dell’AOU Federico II e dell’Università Federico II.
Cartabellotta ha parlato anche di nuove tecnologie applicate alla sanità. “Ad oggi è impensabile immaginare l’assistenza sanitaria non solo del futuro ma anche del presente senza le nuove tecnologie, dalla telemedicina all’Ai passando per la mobile health. Il problema è che esiste un grande gap tra lo sviluppo tecnologico e i modelli organizzativi della sanità italiana, che risalgono a 25-30 anni fa. Se non affrontiamo e cambiamo il quadro delle norme organizzative – conclude Cartabellotta – rischiamo di non usare al meglio tutte le potenzialità delle tecnologie”.
L’intelligenza artificiale è utilizzata in diverse attività logistiche, sia in ufficio (26%) che sul campo (16%). Otto aziende su dieci hanno già riscontrato benefici.
17-11-2025
“ISM4Italy integra iniziative industriali e progetti di ricerca, puntando a promuovere una solida coesione tra università, aziende e centri di ricerca in particolare su progetti ad alto livello di maturità tecnologica, una novità assoluta per il panorama nazionale”, sottolinea Giorgio Guglieri, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore di ISM4Italy.
17-11-2025
L’Associazione chiede anche la proroga del target PNRR al 30 giugno 2026 per garantire l’attuazione dei progetti aggiudicatari.
17-11-2025
Oggi il 63% delle aziende italiane riconosce la necessità di investire in formazione e competenze digitali per accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale nella logistica mentre Il 26% ha già integrato la sostenibilità nella pianificazione operativa, segnando l’inizio di un percorso verso una logistica più consapevole ed ecologica.
17-11-2025
Quattro i green claim inibiti tra cui "maglieria Impatto 0" e "Questa impresa rispetta alti standard di impatto ambientale e sociale positivo". Per Il Tribunale di Milano sono considerati illegittimi i green claim vaghi, generici e non verificabili.
Lo annuncia Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Resta comunque garantita, sottolinea il Ministero, la possibilità di presentare nuove domande fino al 31 dicembre 2025.
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In Italia 41,5 milioni di identità SPID, 48,4 milioni di CIE e 9 milioni di CieID. 7 milioni di utenti hanno attivato “Documenti su IO”. Il 50% degli italiani usa un wallet delle BigTech, principalmente per le carte di pagamento. Il 49% degli italiani vorrebbe che il wallet per l’identità fosse erogato dal Governo.