▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

: "L’importanza di un cloud sovrano e qualificato per i fornitori della PA" La sovranità secondo Aruba.it

Le sfide del wireless per le strutture ospedaliere

Vantaggi e limiti della tecnologia Wi-Fi analizzati da Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis.

L'innovazione nella Sanità

Il Wi-Fi è diventato negli ultimi anni la principale tecnologia di accesso alle reti - residenziali e aziendali -sostituendo man mano quella tradizionale tramite cavo Ethernet. Nonostante i collegamenti cablati siano più performanti e affidabili, il Wi-Fi ha indubbi vantaggi che permettono agli utenti di collegarsi da qualunque posizione e spostarsi da un punto all'altro, rimanendo connessi. La transizione verso il Wi-Fi come tecnologia di accesso è stata guidata dalla diffusione dei laptop, che hanno sostituito i desktop, e del BYOD, principalmente sotto forma di smartphone e tablet utilizzati in ambienti lavorativi. Si tratta di una migrazione che ha interessato anche le apparecchiature medicali presenti negli ospedali e nelle cliniche.
Giovanni Prinetti, Solution Marketing Manager di Allied Telesis

Gli esempi sono molti in questo ambito: esistono tablet specifici per la lettura delle cartelle cliniche, apparati per analisi mediche, radiografie o TAC e ogni altra apparecchiatura è ormai collegata alla rete per permettere uno scambio di informazioni immediato. Questa interconnessione semplifica di molto le attività giornaliere, la possibilità di accedere ai dati o di inviare immagini medicali al laboratorio direttamente dalle stanze dei pazienti, accelerando le tempistiche di elaborazione e ottimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili. La tecnologia Wi-Fi, in continua evoluzione, fornisce prestazioni sempre più elevate ormai paragonabili a quelle delle connessioni cablate, dando così la possibilità di implementare soluzioni in ogni scenario.

Come ogni tecnologia però, anche il Wi-Fi presenta limitazioni intrinseche. Se le connessioni cablate hanno un cavo Ethernet per ogni computer, quelle wireless usano l’aria come “mezzo trasmissivo”, per sua natura condiviso tra tutti gli utenti. In questo modo la banda messa a disposizione da un singolo access point viene suddivisa tra tutti i dispositivi collegati. La trasmissione wireless è sensibile all'ambiente circostante, e pareti, arredi, persone e ogni altro elemento rappresentano un ostacolo alla trasmissione radio, rendendo l'area di copertura di un access point non facilmente prevedibile. Il “roaming”, quando un dispositivo passa da un access point ad un altro, prevede sempre una disconnessione, seppur breve, dalla rete. Non è previsto un sistema automatico di localizzazione dei terminali e i segnali wireless sono sensibili alle interferenze elettromagnetiche che si potrebbero verificare tra loro, disturbando o rendendo impossibile la comunicazione. Si tratta di limitazioni che hanno un impatto notevole sull’efficienza dell’uso del Wi-Fi in ambienti particolarmente sensibili come le strutture ospedaliere.

Il Wi-Fi nelle aree ospedaliere

Negli ospedali e nelle cliniche esistono esigenze specifiche dell’utilizzo dei dispositivi. Se gli apparati medicali usati in corsia devono essere sfruttati il più possibile, spesso risulta difficile localizzarli dopo il loro ultimo utilizzo. Infatti, la mancanza di un sistema automatico di tracciatura complica molto questa situazione, comportando uno spreco enorme di risorse. Per ragioni di sicurezza, i dispositivi spesso richiedono all’operatore di autenticarsi dopo ogni disconnessione a seguito del movimento da un access point a un altro, e questo può rubare tempo prezioso a medici e operatori. I dati devono essere a disposizione del personale in ogni momento e posizione all’interno dell’ospedale, e una rete con copertura limitata o poco efficiente può rappresentare un problema inammissibile. Il tentativo di risolvere queste sfide aumentando il numero di access point crea solamente un maggiore livello di interferenza tra dispositivi contigui che lavorano sullo stesso canale, diminuendo le prestazioni globali anziché aumentarle. Per poter fornire questo tipo di soluzione, anche in un ambiente così critico, occorre implementare una tecnologia Wi-Fi specifica che garantisca stabilità, capacità di localizzazione dei dispositivi ed elimini le disconnessioni nello spostamento tra access point, come ad esempio la soluzione nota come “single channel”.

La soluzione Single Channel

La soluzione single channel, complementare alla più diffusa multi channel, prevede che tutti gli access point lavorino sullo stesso canale, per minimizzare così problemi di configurazione e pianificazione. Se dal punto di vista dell'utente non viene percepita nessuna differenza tra le due soluzioni, in modalità single channel il terminale vede un unico access point virtuale a cui si collega una volta sola, senza più scollegarsi fino a quando mantiene la copertura di un qualunque access point che fa parte dello stesso single channel. Questa funzionalità elimina il problema della continua necessità di autenticarsi, e non perdendo mai la connessione permette all’autenticazione di restare valida. La soluzione single-channel prevede che trasmissioni e ricezioni vengano gestite da un controller centralizzato che e, incrociando i dati provenienti da tutti gli access point, può localizzare ogni terminale e tracciare i suoi movimenti all’interno della struttura ospedaliera. Integrata con un sistema di management grafico opportuno, questa funzione permette di riportare la posizione di ogni dispositivo su una mappa fisica, minimizzando i tempi spesi nella ricerca degli apparati. Coprire le aree di lavoro con un numero elevato di access point non è più un problema, se questi lavorano sullo stesso canale, forniscono resilienza alla connessione, non interferenze, permettendo di coprire tutte le aree.

Tutto questo non solo può ottimizzare le prestazioni di rete, ma aumenta l’efficienza di tutta la struttura ospedaliera, incrementando il livello di servizio e assistenza offerto ai pazienti.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

ICity Rank 2025: sono 16 le città italiane all'avanguardia nell'innovazione digitale

Le città “full digital” sono Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Modena, Parma, Prato, Rimini, Roma Capitale, Siena, Torino, Trento e Venezia.

05-12-2025

Progetto MUST: al via la nuova era dei componenti per auto elettriche, multifunzionali e sostenibili

Il progetto mira a innovare le auto elettriche, integrando pacchi batteria e celle direttamente nel telaio tramite nuove strutture multifunzionali.

05-12-2025

Dall’Artico all’Antartide: la Statale di Milano realizza due nuovi dispositivi ottici per lo studio del clima

Il team di Strumentazione Ottica dell’Università di Milano ha realizzato due nuovi strumenti ottici nell’ambito dei progetti di ricerca SPARK, alle isole Svalbard, e OPTAIR, in Antartide. Il primo è in grado di misurare contemporaneamente la propagazione della luce, la stratigrafia e la dimensione dei cristalli di ghiaccio nel manto nevoso. L’altro, al Polo opposto, in Antartide, monitora l’aerosol atmosferico, la sua deposizione al suolo e il suo effetto climatico.

05-12-2025

Trasporto sanitario: per il Veneto la nuova frontiera è l'utilizzo di droni a idrogeno verde

L’aeroporto civile “Gino Allegri” di Padova è l'area scelta per la presenza in zona di importanti strutture di cura e assistenza, che potranno così sperimentare collegamenti rapidi, efficienti e sostenibili.  I droni impiegati sono di tipo multicotteri con massa complessiva inferiore a 25 kg: richiedono circa tre minuti per il rifornimento, hanno un’autonomia di 100 km, trasportano fino a 5 kg e, a pieno carico, consumano circa 340 grammi di idrogeno verde, con una velocità massima di 55 km/h.

04-12-2025

Notizie più lette

1 Fibrosi Cistica e alimentazione, una preziosa guida per pazienti e famiglie

La Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) e Danone Nutricia presentano il volume "Nutriamo il respiro: Guida per una corretta alimentazione per i pazienti con Fibrosi Cistica”. Realizzato con il contributo non condizionato di Danone Nutricia e il supporto scientifico del Gruppo di Lavoro dei Dietisti SIFC (Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica) è pensato per aiutare gli oltre 6.000 pazienti registrati, e circa 200 nuovi casi all'anno che sono coinvolti in questa malattia genetica.

2 La cena dal futuro: ecco cosa mangeremo nel 2050

Nel 2050 si stima che la popolazione mondiale supererà i 10 miliardi di persone. Un aumento demografico di questa portata metterà sotto pressione il sistema alimentare globale, costringendo le aziende a ripensare radicalmente la catena alimentare. Però, spiegano gli esperti, diventeranno comuni alimenti in grado di assorbire gas serra dall’atmosfera, così come il cambiamento climatico trasformerà le colture regionali.

3 Meta Electronics riparte investendo nella sua storia

Dal settore after market alla telematica, dalla e-mobility ai servizi di engineering, includendo la fase di Testing e Validazione, la nuova proprietà punta a rilanciare l’azienda grazie alla storicità del marchio, alla qualità dei prodotti, al proprio know-how e alla messa a disposizione dei propri laboratori.

4 Al via ENDURION, il progetto europeo per la produzione di idrogeno verde

L’iniziativa dell’Unione Europea punta a rivoluzionare la produzione di idrogeno verde attraverso elettrolizzatori ad alta efficienza, accelerando la decarbonizzazione dei settori industriali più energivori.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.23 - 4.6.3