: "L’importanza di un cloud sovrano e qualificato per i fornitori della PA" La sovranità secondo Aruba.it
La maggioranza dei milanesi sono favorevoli a una città più slow e sono pronti a sostenere il progetto di “Città in 15 minuti” e “Milano a 30km/h”.
A seguito delle molte polemiche che hanno generato le nuove infrastrutture per la micro mobilità, Voi Technology, azienda svedese di micro mobilità in sharing attiva a Milano dal 2020 con i suoi monopattini color rosa corallo, ha chiesto alla cittadinanza, attraverso molteplici piattaforme social media, di esprimere la sua preferenza fra una Milano come conoscono ora e una Milano futuristica, in cui le strade vengono dotate di maggiori infrastrutture per la micro mobilità elettrica ad integrazione del trasporto pubblico e dotate di maggiore spazio per la mobilità attiva e gli incontri sociali delle persone. Nonostante gli sforzi dell’attuale amministrazione comunale, infatti, i dati da poco condivisi da Palazzo Marino sull’indice di congestione del traffico non sono dei più confortanti: il tasso è ancora del 30% e sono ancora circa 650.000 i transiti giornalieri attraverso Area B, con una lievissima flessione rispetto all’anno precedente (-1,3%).
Secondo il report globale INRIX Milano è la 61° città più trafficata al mondo, nonostante, per popolazione e grandezza, si posizioni solo al 229° posto: uno squilibrio molto forte. È in questi contesti che la micromobilità elettrica condivisa può giocare un ruolo essenziale nell’integrare il servizio di trasporto pubblico della città ed aiutare i cittadini ad avere spostamenti più efficienti. Voi Technology ha voluto approfondire l’opinione dei milanesi riguardo a una trasformazione delle aree nevralgiche della città, a favore della creazione di aree più vivibili, con maggiori spazi per i cittadini e per il verde urbano.
Per realizzare i rendering, Voi Technology si è rivolta all’architetto e visual artist Giuseppe Campolattano, chiedendogli di riprogettare due iconiche arterie di Milano, via Giorgio Washington e l’inizio di Corso Buenos Aires, Piazza Oberdan, in modo che fossero godibili dai pedoni e che offrissero alla mobilità dolce lo spazio per realizzare il suo massimo potenziale. Il brand ha poi sottoposto un sondaggio a due community differenti: una generalista, composta da un campione di oltre 1000 persone geolocalizzate su Milano e la seconda di milanesi utilizzatori della micro mobilità in sharing, sempre a Milano. I risultati dimostrano che, quando posti di fronte ad una stimolazione visiva ma fortemente pratica e attualizzabile, i milanesi preferiscono le loro strade in versione più “umana” che non a favore delle auto private. Nel caso di via Giorgio Washington, la community generalista ha preferito la versione “slow” dell’arteria milanese nel 75% dei casi e la community di utenti di veicoli di micro mobilità nel 77% dei casi. Nel caso di Piazza Oberdan/Corso Buenos Aires invece i dati si attestano al 64% a favore della versione “slow” e futuristica per quanto riguarda la community generalista e raggiungono invece l’87% fra gli utenti di micro mobilità.
Il potenziamento del trasporto pubblico veloce (metropolitane), la possibilità di utilizzare servizi di mobilità in sharing e l’alto costo di acquisto, manutenzione ed assicurazione dei veicoli privati, sta portando a un trend in cui gli italiani si stanno spostando, sempre più, dal preferire una mobilità privata all’essere utente di una mobilità condivisa.
Per quanto riguarda i monopattini elettrici in sharing, questi sono sicuramente i protagonisti del ventaglio di opportunità che offre la mobilità condivisa (gli ultimi dati dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility confermano che nel 2022 questo veicolo ha rappresentato, da solo, il 50% del totale di noleggi fra le varie opzioni di veicolo in sharing: automobile, bicicletta, motorino e, appunto, monopattino) nella realizzazione di città più a misura d’uomo secondo l’ormai famoso modello di città in 15 minuti.
Secondo uno studio di Voi, un tragitto in città in monopattino che richiede 12 minuti di tempo, ne richiederebbe 17 in automobile, considerato il traffico ed il tempo per cercare parcheggio e sostare. Date queste proporzioni, il servizio Voi Technology, in un anno, ha fatto risparmiare ai suoi utenti milanesi 3,5 anni di tempo, ovvero più di mezz’ora a testa. La mobilità condivisa è oggi la scelta primaria per i giovani Millennial e la Generazione Z. L’età media di coloro che seguono corsi per ottenere la patente di guida è infatti cresciuta dai 18 anni del 2010 ai 22 anni e mezzo del 2020. Questo indica che possedere l’automobile, principalmente nelle grandi città, non è più né una necessità né uno status symbol per i giovani, che conoscono le alternative disponibili per i loro spostamenti.
I benefici di avere una Milano “in 15 minuti”
Ridurre il livello di congestione del traffico, rendere gli spostamenti più efficienti e migliorare la qualità dell'aria sono necessità ormai non più rinviabili. Fin dalla nascita, Voi ha sposato questa visione ed è al fianco delle amministrazioni locali italiane per contribuire a creare "Città fatte per essere vissute", trasformando il modo in cui i cittadini si spostano e diminuendo la dipendenza dall'auto privata, così da riconquistare spazi pubblici e metterli disposizione dei cittadini e della collettività.
L’aeroporto civile “Gino Allegri” di Padova è l'area scelta per la presenza in zona di importanti strutture di cura e assistenza, che potranno così sperimentare collegamenti rapidi, efficienti e sostenibili. I droni impiegati sono di tipo multicotteri con massa complessiva inferiore a 25 kg: richiedono circa tre minuti per il rifornimento, hanno un’autonomia di 100 km, trasportano fino a 5 kg e, a pieno carico, consumano circa 340 grammi di idrogeno verde, con una velocità massima di 55 km/h.
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Lo scenario al 2030 per l’agrivoltaico avanzato è di 7,5 GW in un quadro relativo al quadriennio 2021-2024 in cui i progetti agrivoltaici cumulati ammontano a 52,6 GW in via di autorizzazione di cui l’89% (46,9 GW) è ascrivibile alla configurazione “interfilare” ovvero dove i pannelli sono disposti in file e separati da spazi destinati alle coltivazioni agricole mentre l'11% riguarda la categoria “elevata” (5,7 GW).
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La Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) e Danone Nutricia presentano il volume "Nutriamo il respiro: Guida per una corretta alimentazione per i pazienti con Fibrosi Cistica”. Realizzato con il contributo non condizionato di Danone Nutricia e il supporto scientifico del Gruppo di Lavoro dei Dietisti SIFC (Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica) è pensato per aiutare gli oltre 6.000 pazienti registrati, e circa 200 nuovi casi all'anno che sono coinvolti in questa malattia genetica.
Nel 2050 si stima che la popolazione mondiale supererà i 10 miliardi di persone. Un aumento demografico di questa portata metterà sotto pressione il sistema alimentare globale, costringendo le aziende a ripensare radicalmente la catena alimentare. Però, spiegano gli esperti, diventeranno comuni alimenti in grado di assorbire gas serra dall’atmosfera, così come il cambiamento climatico trasformerà le colture regionali.
Dal settore after market alla telematica, dalla e-mobility ai servizi di engineering, includendo la fase di Testing e Validazione, la nuova proprietà punta a rilanciare l’azienda grazie alla storicità del marchio, alla qualità dei prodotti, al proprio know-how e alla messa a disposizione dei propri laboratori.
L’iniziativa dell’Unione Europea punta a rivoluzionare la produzione di idrogeno verde attraverso elettrolizzatori ad alta efficienza, accelerando la decarbonizzazione dei settori industriali più energivori.