Una maggiore sensibilità verso l'ambiente, una valida alternativa al trasporto pubblico, il caro carburanti. Questi, in sintesi, i principali driver che spingono più gli italiani che gli europei all'acquisto di una e-bike.
Quali sono i presupposti per l'acquisto di una e-bike? Al di la delle singole opinioni, è interessante segnalare che recentemente, per conto di Shimano, è stata svolta una survey in diversi paesi europei che ha fornito un quandro sintetico su questo tema. Per esempio, gli intervistati italiani hanno mostrato reale preoccupazione verso l’ambiente, tematica molto attuale e sentita nel nostro Paese: nello specifico dal 51% delle persone, contro una media europea del 31%, a testimonianza di quanto la mobilità sostenibile e le tematiche a essa legata stiano prendendo piede e generando nuove consapevolezze. Questi dati trovano ragione d’essere anche per le condizioni climatiche del paese: risulta infatti che soprattutto nei Paesi colpiti da siccità, tra cui appunto l’Italia, la percentuale di persone preoccupate per le sorti del pianeta sia più elevata. Sono soprattutto i giovani tra i 18 e 24 anni ad avere a cuore il futuro del Pianeta, minato dall’inquinamento dell’aria e dai cambiamenti climatici.
Proprio questa preoccupazione sta alla base delle motivazioni che spingono la maggioranza degli italiani (si parla del 65% rispetto a una media europea del 52%) all’acquisto di una bicicletta elettrica, scelta in linea con un approccio più green alla classica mobilità e supportata anche dall’aumento e dalle migliorie alle infrastrutture ciclabili.
E-bike, una valida alternativa ai comuni mezzi di trasporto
Dal Report State of the Nation risulta che le e-Bike vengono viste come una valida alternativa al trasporto pubblico e, soprattutto, alle automobili, essendo meno impattanti a livello ambientale e adatte anche a chi vive situazioni quotidiane di pendolarismo, offrendo una soluzione anche al rialzo generale dei prezzi e all’aumento del caro carburante che rimane il fattore primario che incoraggia gli italiani verso una scelta più sostenibile, con una percentuale del 55%. L’inflazione infatti ha portato molti italiani a valutare soluzioni alternative per risparmiare dove possibile. Nello specifico, il prezzo del carburante sta raggiungendo i massimi storici e anche andare a fare rifornimento può essere motivo di preoccupazione. Ricaricare una e-Bike invece ha un costo minimo: riuscire quindi a sostituire gli spostamenti in automobile con una e-Bike è sinonimo di risparmio: significa dare un taglio netto alle spese che, sul lungo periodo, possono incidere fortemente su un bilancio famigliare.
I risultati di questa ricerca commissionata da Shimano e svolta a livello europeo, hanno fatto emergere diversi spunti di riflessione, sicuramente utili per identificare le nuove tendenze del mercato: in primis possiamo senza dubbio affermare come sia cresciuto il grado di consapevolezza di coloro che possiedono o utilizzano una e-Bike, spinti da motivazioni che incoraggiano verso un pensiero positivo verso le sorti ambientali del Paese. L’indagine State of the Nation si configura allora come strumento di partenza utile per chi opera nel settore del ciclismo e, in particolare, potrà avere un ruolo importante per la crescita del segmento e-Bike.
1 https://lifestylebike.shimano.com/_assets/images/stories/2022/state-of-the-nation/shimano-state-of-the-nation-2022.pdf
2 Ibidem
La ricerca prende spunto dalla consapevolezza della prossima disponibilità di idrogeno verde che potrà essere prodotto in grandi quantità per elettrolisi con corrente elettrica da fonti rinnovabili.
12-09-2025
Il tool è stato sviluppato da ENEA in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale (RdS).
12-09-2025
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12-09-2025
Lo studio, pubblicato sulla rivista «Cell Communication and Signaling», è stato condotto da un team internazionale di ricerca guidato dall’Università di Padova in collaborazione con il Cnr-Ibbc.
11-09-2025
Un report di TEHA Group con A2A fotografa con molti dati la crescita del settore (l’Italia è al 13° posto mondiale) e spiega come i data center possano diventare abilitatori di benefici concreti sociali, ambientali ed economici
Tra le aziende che hanno confermato la loro presenza: Microsoft, IBM, Amazon Aws, OneWeb Eutelsat, Thales Alenia, ESA, Grid+, Cosmico, Ditroit, GeospatialX, Space2earth e Litx.
Le elevate temperature estive e le ridotte precipitazioni invernali non consentono al ghiacciaio di rimanere in equilibrio.
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