▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

: "Sovranità operativa: chi può accedere davvero ai tuoi dati?" La sovranità secondo Aruba.it

Intelligenza Artificiale: quando le opere generate da sistemi AI possono essere protette da copyright?

Chi è l’autore dell’opera generata dall'IA? Si possono usare contenuti prodotti da terzi e protetti da copyright per “addestrare” modelli di intelligenza artificiale? Ma se l’acquisizione dei dati coperti da copyright avviene legittimamente, allora anche l’opera generata dal modello di IA sarebbe lecita? Una risposta arriva dall’avvocato Lydia Mendola, partner dello Studio legale Portolano Cavallo, che sul tema ha un’area specializzata.

Intelligenza Artificiale

Negli ultimi mesi il tema dell'intelligenza artificiale (IA) generativa è sempre più al centro del dibattito mediatico. La capacità dei modelli di IA generativa di “digerire” migliaia di documenti come testi o immagini (che possono o meno essere protette dal copyright) per poi “produrre” contenuti che possono apparire dotati di una certa creatività, ha portato molti a interrogarsi sulla possibilità di tutelare l’output di questi modelli ricorrendo al diritto d’autore. Chi è l’autore dell’opera generata da una IA? Si possono usare contenuti protetti da diritto d’autore per alimentare i sistemi IA?

Una risposta arriva da Lydia Mendola, partner dello Studio legale Portolano Cavallo:“Oggi non esiste una norma che risponda direttamente e univocamente a questa domanda. La conclusione a cui si giunge è che, allo stato attuale, l’opera generata da un modello di IA non possa trovare protezione nel diritto d’autore per la mancanza dell’apporto umano nell’atto creativo. Sia la UE che la maggior parte di quelli nazionali nel mondo, hanno assunto la posizione secondo cui i modelli di IA non possono essere qualificati come autori di un’opera, e quindi il contenuto prodotto da un modello di IA generativa non può essere considerato un'opera protetta da copyright, a meno che non sia individuabile un apprezzabile apporto creativo dell’essere umano. Quindi, in assenza di apporto creativo di un essere umano, c’è la possibilità che le opere generate dall’IA diventino di pubblico dominio. L’autore dovrà così dimostrare come il modello di intelligenza artificiale abbia rappresentato un momento o uno strumento all’interno di un processo creativo più complesso. Per esempio, di recente negli USA, l'Ufficio statunitense per il diritto d'autore ha concesso la registrazione di un fumetto generato con l'aiuto dell'intelligenza artificiale “da testo a immagine” Midjourney, ma solo perchè è stato opportunamente valorizzato l’apporto umano nel momento creativo. In ogni caso la decisione è ancora al vaglio dell’Ufficio che si è riservato di approfondire ulteriormente proprio il punto inerente l’apporto creativo dell’utente del modello di IA utilizzato, ovvero l'artista che ha creato l'opera”.

Si possono usare contenuti prodotti da terzi e protetti da copyright per “addestrare” modelli di intelligenza artificiale?

“Su questo ci sono molti dubbi. La maggior parte dei sistemi di IA viene addestrata utilizzando enormi quantità di contenuti raccolti dal web (testi, codici, immagini, ecc.), tramite l’attività di scraping, ma sulla legittimità del ricorso a questa tecnica non è possibile dare una risposta univoca. Negli Stati Uniti la dottrina del fair use è invocata per legittimare l’attività di raccolta massiva di contenuti digitali, ovvero per legittimare l’uso di materiale eventualmente protetto dal diritto d’autore altrui in assenza di autorizzazioni da parte del titolare del copyright. Questa dottrina non trova, però, immediata e diretta applicazione nell’ordinamento italiano o europeo. Questo non significa che il legislatore europeo e quello italiano non si siano posti il problema del bilanciamento tra i diritti e gli interessi degli autori e degli altri titolari dei diritti da un lato, e degli utenti, dall'altro, rispetto ad alcuni nuovi tipi di utilizzo delle opere digitali. Con l’introduzione dell’eccezione “Test and Data mining” contenuta nella Direttiva sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale, l’attività di estrazione massiva di dati digitali e la loro riproduzione è consentita liberamente a condizione che l'uso delle opere e degli altri materiali estratti non sia stato espressamente “riservato” dai titolari dei diritti in modo appropriato. In altre parole, sono i titolari dei diritti di esclusiva che si devono attivare, con mezzi opportuni, per proteggere le proprie opere e fare in modo che non siano oggetto di attività di estrazione massiva di dati. Quanto alle modalità con cui tale riserva debba essere espressa e portata a conoscenza dei terzi, il legislatore italiano non dà indicazioni specifiche. Più precisi invece sono stati per esempio il legislatore tedesco o quello olandese”.

Ma se l’acquisizione dei dati coperti da copyright avviene legittimamente, allora anche l’opera generata dal modello di IA sarebbe lecita?

“Anche laddove un modello di intelligenza artificiale sia addestrato utilizzando legittimamente contenuti tutelati dal diritto d’autore altrui, questo non esclude che l’output del modello di AI possa comunque integrare una violazione del diritto d’autore. Pensiamo a un modello di intelligenza artificiale “da testo a immagine”. Se il modello viene addestrato su molti milioni di immagini e utilizzato per generare nuove immagini, è estremamente improbabile che ciò costituisca una violazione del copyright in quanto il risultato finale sarà molto diverso dalle opere originali. Ma se come modello si utilizzassero immagini di uno specifico artista, con l’obiettivo di generare lavori che riproducano il suo stile, la sua tecnica, e quindi confondibili con una sua opera originale, allora l'artista in questione potrebbe opporsi alla circolazione e sfruttamento della nuova opera generata dal modello di IA, anche laddove non abbia espresso a monte alcuna riserva rispetto allo scraping dei suoi contenuti. Potrebbe per esempio lamentare la sussistenza di un plagio evolutivo, che ricorre quando l’opera originaria (plagiata) è comunque riconoscibile nella nuova opera. E a questo punto la domanda diventa: chi è il responsabile della possibile attività illecita? Chi è il responsabile del plagio? Il modello di intelligenza artificiale generativa, il suo programmatore, l’azienda che possiede la relativa piattaforma, o l’utente che ha interrogato il modello di intelligenza artificiale per ottenere l’opera plagiaria? Anche in questo caso, la risposta non è univoca e sarà necessario indagare gli step del processo creativo che ha portato alla produzione di un certo contenuto”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

MECSPE Bari 2025 apre i battenti: focus su innovazione e networking per il manifatturiero

Più di 350 aziende espositrici, 20.000 mq di superficie espositiva e un programma ricco di eventi per favorire la crescita delle imprese del Centro-Sud e del Mediterraneo. Focus su innovazione, tecnologie abilitanti e sviluppo delle nuove competenze valorizzando i talenti del futuro.

26-11-2025

Nuova indagine di Greenpeace su Shein: «Sostanze chimiche pericolose riscontrare su un terzo dei vestiti"

In occasione della settimana del Black Friday, Greenpeace pubblica una nuova indagine sugli abiti commercializzati dal colosso cinese del fast fashion Shein affermando che "contengono ancora sostanze chimiche pericolose che violano i limiti imposti dall’Unione Europea".

26-11-2025

Scale-Up Program, nasce il nuovo programma per startup nel settore della Bioeconomia

Scale-Up Program è un’iniziativa di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore della bioeconomia, che offre supporto alle startup italiane nelle fasi di strutturazione, espansione e internazionalizzazione. L'iniziativa è promossa da Intesa Sanpaolo Innovation Center, in qualità di co-ideatore e promotore e da Cariplo Factory, a cui è affidata la gestione operativa del progetto. Nestlé invece è il corporate partner.

26-11-2025

GEA Italia sostiene la Fondazione IEO-MONZINO ETS per il nuovo blocco operatorio all’interno di IEO3, il nuovo building dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano

Il nuovo blocco chirurgico, composto da 13 sale operatorie avanzate e una farmacia ospedaliera, rappresenta un importante passo avanti nella capacità dell’Istituto di gestire procedure oncologiche complesse. La donazione di GEA, in particolare, è stata destinata all’allestimento di una sala operatoria ibrida di nuova generazione, progettata per integrare chirurgia tradizionale, robotica, endoscopia e radiologia interventistica.

26-11-2025

Notizie più lette

1 OpenAI lancia GPT-5.1 Codex-Max

GPT-5.1-Codex-Max è disponibile per gli utenti ChatGPT Plus, Pro, Business, Edu ed Enterprise. A breve sarà disponibile anche l’accesso tramite API. Il modello sostituisce GPT-5.1-Codex come modello consigliato per attività di coding agentico in Codex e ambienti simili.

2 Bonus elettrodomestici: quanto si risparmia cambiando gli elettrodomestici?

Mentre il valore del bonus è variabile in base al reddito, e copre fino al 30% del costo di acquisto dell nuovo elettrodomestico, è decisamente interessante il risparmio che si ottiene in bolletta sostituendo la vecchia lavatrice, il frigorifero, il forno, la lavastoviglie con uno nuovo.

3 Cinque motivi per adottare le pompe di calore nelle realtà aziendali

In un mercato in cui decarbonizzazione e transizione energetica sono sempre più cruciali e centrali, le strategie aziendali non possono prescindere dall’adozione di soluzioni innovative e pronte all’uso, capaci di unire risparmio e sostenibilità. In quest’ottica, le pompe di calore rappresentano una delle tecnologie più promettenti ed efficaci per favorire la transizione energetica e ridurre i costi operativi.

4 Sikuel K-Biomet, la piattaforma che certifica la sostenibilità degli impianti biogas e biometano

Il nuovo aggiornamento di K-Biomet integra moduli per bilancio di massa e sostenibilità, logistica, business e KPI, affiancati da un servizio bioinformatico completo di assistenza tecnica, analisi e supporto operativo ed economico-finanziario.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.23 - 4.6.3