: "La sovranità digitale come scelta strategica" La sovranità secondo Aruba.it
La 22esima edizione ha come obiettivo creare un ponte tra le aziende e la formazione specializzata per un’industria sempre più competitiva anche a livello internazionale.
Il manifatturiero italiano è costantemente a caccia di professionisti e di nuove risorse. I dati Unioncamere–Anpal indicano infatti che la manifattura avrà bisogno di ben 500.000 addetti entro il 2027 e almeno 50.000 diplomati ITS l’anno. Questi dati si scontrano con il momento di difficoltà che sta vivendo il settore in termini di reperibilità delle risorse: si stima infatti che quasi la metà dei profili ricercati (45%) sarà introvabile. L’andamento positivo dell’occupazione nel manifatturiero dell’ultimo anno (con 957mila entrate, +22mila sul 2022) non è infatti sufficiente a colmare il divario tra mondo della formazione e industria, la quale continua ad avere difficoltà a reperire operai specializzati. Il mismatch tra le necessità delle aziende e l’offerta del mercato raggiunge il 60,3%ed aumenta ulteriormente (toccando il 65,5%) per quanto riguarda i diplomati ITS, percentuale che tocca il picco nel caso dei tecnici specializzati in area meccanica (74,3%).
In questo contesto ritorna a BolognaFiere il prossimo 6-8 marzo MECSPE, la più importante fiera per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf, che si propone oggi più che mai come punto di riferimento per creare un ponte di collegamento tra formazione e lavoro, fornendo spunti e iniziative per preparare i giovani al loro ingresso come professionisti del mondo manifatturiero. Un’edizione improntata sulla formazione che si concretizzerà con la presenza di numerose Unità Dimostrative e anche con MECSPE Young&Career, un’area che offre a giovani visitatori e studenti l’opportunità di partecipare ad appuntamenti formativi organizzati dagli espositori ed incontrare le aziende alla ricerca di professionisti e nuove risorse. L’area si propone di evidenziare quali sono le professionalità ricercate nel settore mettendo in luce le competenze che si potranno acquisire con l’obiettivo di accrescere sempre di più l’interesse dei giovani verso il mondo manifatturiero.
Il ricco programma di MECSPE darà quindi ampio spazio alla tematica della formazione, che insieme a innovazione e sostenibilità, non solo rappresenta una delle tre direttrici lungo le quali si sviluppa la fiera, ma ricalca anche i principali macro-trend che stanno cambiando il mercato del lavoro, con un particolare impatto sul manifatturiero. Le tre anime della manifestazione si concretizzeranno all’interno del Cuore Mostra, l’area centrale animata da unità dimostrative con macchine funzionanti e riproposta anche quest’anno, che con workshop e convegni durante tutti i tre giorni della manifestazione bolognese darà vita a progetti specificamente dedicati al coinvolgimento dei più giovani.
I giovani talenti verranno valorizzati anche all’interno della Piazza Stampo, dove verrà dato ampio spazio al progetto DEMU, una sfida rivolta da un gruppo di sei aziende internazionali agli studenti del secondo anno del corso di laurea in Design organizzato a Vicenza dall’Università Iuav di Venezia in collaborazione con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza. La sfida era quella di valorizzare le potenzialità dello stampaggio a iniezione avanzato attraverso la progettazione di un piccolo oggetto in polimeri da fonte rinnovabile con un valore d’uso. Il progetto vincitore tra i 23 presentati dagli studenti è “Jaketa”: un appendino pieghevole da viaggio, premiato per le sue caratteristiche di immediatezza, utilità, e facilità di comunicazione che, come riconoscimento, verrà prodotto e distribuito in fiera. Con questa Piazza, MECSPE evidenzia ulteriormente la stretta sinergia tra aziende e studenti universitari.
Il focus sulla sostenibilità verrà enfatizzato dal Percorso Obiettivo Sostenibilità, un appuntamento storico di MECSPE che si impegna a premiare le imprese virtuose nell’implementare la sostenibilità nelle strategie aziendali, in tutte le sue tre declinazioni: ambientale, sociale e di governance. La sostenibilità è sempre più fondamentale per le aziende in quanto rappresenta una scelta imprescindibile per affrontare le sfide globali, rispondere alle richieste del mercato e guadagnare un vantaggio competitivo non solo sul mercato nazionale, ma soprattutto nel panorama internazionale.
L’export infatti rappresenta una potenza portante per l’economia italiana ed ogni anno garantisce la salute dell’industria. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio MECSPE, infatti, oltre un quarto delle aziende che esportano generano dal 46 al 70% del loro fatturato all’estero, mentre il 15% degli imprenditori arriva a fatturare oltre il 70% all’estero. In questo senso, per cavalcare la tematica dell’internazionalizzazione, torna a MECSPE per la seconda edizione il Forum Italo-Tedesco, un appuntamento dedicato alla transizione industriale nel settore automotive e ai grandi cambiamenti che stanno impattando sull’intera supply chain. La seconda edizione del Forum, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Tedesca e con l’associazione internazionale VDMA, farà il punto della situazione sul quadro attuale del comparto a livello internazionale e prenderà in esame tutti gli aspetti tecnologici che l’industria sta introducendo (tra cui nuovi carburanti ecologici, la digitalizzazione, l’elettrificazione e la guida autonoma) con l’obiettivo di una mobilità a basso impatto ambientale.
“Torniamo a Bologna con una nuova edizione di MECSPE ricca di contenuti e di novità, enfatizzando più che mai la necessità di avvicinare i giovani all’industria – ha affermato Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE – Lavorando sulle principali direttrici della fiera quali sostenibilità, formazione e innovazione, favoriamo la creazione di sinergie tra i diversi stakeholder con l’obiettivo di creare valore utile al sistema paese. Il manifatturiero rappresenta uno dei settori più trainanti del paese ed è sul ciglio di una svolta su più fronti. Grazie agli spunti che emergeranno durante la fiera potremo portare il nostro contributo anche a livello internazionale.”
In un contesto politico e normativo volatile, le flotte dovrebbero continuare a concentrarsi sull’utilizzo sapiente dei dati, piuttosto che sulla politica, per ottenere vantaggi immediati in termini di efficienza e sostenibilità.
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