▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Greenpeace Italia mostra un gabinetto gigante nel Golfo di Napoli: «BASTA SCARICHI, LE AREE MARINE PROTETTE NON SONO UNA FOGNA»

«Anziché proteggere la nostra straordinaria biodiversità marina, il governo vuole trasformare persino le aree di pregio in fogne a cielo aperto», dichiara Valentina Di Miccoli, campaigner mare di Greenpeace Italia.

Eventi / Formazione

Oggi, attiviste e attivisti di Greenpeace Italia hanno appeso un enorme striscione raffigurante un gabinetto con la scritta “Basta scarichi” all’arco dell’isolotto della Gaiola, nel Golfo di Napoli, per ricordare al governo che le Aree Marine Protette (AMP) sono luoghi preziosi per tutelare la biodiversità marina e non aree dove convogliare nuovi scarichi fognari. Altri attivisti hanno mostrato dalla terrazza dell’AMP Gaiola il messaggio “Le Aree Marine Protette non sono una fogna”.Lo scorso febbraio, Greenpeace Italia aveva presentato insieme all’associazione Marevivo un ricorso al TAR della Campania per chiedere che fosse riconosciuta l’illegittimità di un decreto del Ministero dell’Ambiente che autorizza il raddoppio degli scarichi fognari nella Zona Speciale di Conservazione Europea IT8030041 “Fondali Marini di Gaiola e Nisida” della Rete Natura 2000 (ZSC), in prossimità dell’Area Marina Protetta parco sommerso di Gaiola. Il progetto rientra nell’ambito del programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana (Praru) dell’ex area industriale di Bagnoli e avrebbe un forte impatto sulla biodiversità di entrambe le riserve marine, già messe a dura prova da innumerevoli impatti antropici, incluso uno scarico già presente nell’area.

«Anziché proteggere la nostra straordinaria biodiversità marina, il governo vuole trasformare persino le aree di pregio in fogne a cielo aperto», dichiara Valentina Di Miccoli, campaigner mare di Greenpeace Italia. «La comunità scientifica ritiene che le aree marine protette siano gli unici strumenti efficaci per tutelare il mare. Piuttosto che mettere a rischio le poche aree già tutelate, dovremmo estendere la protezione dei nostri mari fino al 30% entro il 2030: obiettivo internazionale su cui l’Italia è clamorosamente in ritardo».

L’Italia non ha ancora ratificato il Trattato degli Oceani a differenza di molti Paesi presenti alla conferenza delle Nazioni Unite che si è tenuta a Nizza la scorsa settimana. Per di più in Italia il mare realmente protetto è meno dell’1% secondo le stime di Greenpeace, che smentiscono quelle del governo. Ciò avviene perché nel conteggio ufficiale delle aree protette, il nostro governo include anche i SIC (Siti di Interesse Comunitario), aree individuate dalla “Direttiva habitat” europea per la loro importante biodiversità, tra cui vi è anche la Zona Speciale di Conservazione “Fondali Marini di Gaiola e Nisida”. In molti SIC però non vengono messe in atto misure di mitigazione o limitazione degli impatti antropici e manca una governance e una gestione dell’area che garantisca una tutela effettiva.


Proprio per sensibilizzare sull’importanza di proteggere la biodiversità marina, oltre che le comunità costiere, dagli impatti della crisi climatica, la nave Arctic Sunrise di Greenpeace sta navigando in questi giorni nei mari italiani. Partita dalla Francia, farà tappa a Venezia il 21 e il 22 giugno con un programma di attività aperte al pubblico, per poi proseguire il suo tour nel Mediterraneo verso Croazia e Grecia.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Politecnico di Torino: debutta il Master in project management, focus sull'innovazione nei grandi progetti pubblici e privati

Al via la nuova edizione dell’Executive Master in Project Management for Business Performance & Innovation, rivolto a giovani laureati, quadri e manager, per guidare i processi di innovazione e cambiamento tecnologico delle aziende che lavorano per grandi progetti.

20-06-2025

Fiera Milano, commessa da 30,7 milioni di euro per infrastrutture temporanee Milano Cortina

Si aggiudica l'appalto dei servizi relativi alla progettazione, gestione operativa e dismissione delle infrastrutture temporanee che saranno ospitate presso il quartiere fieristico di Rho in occasione degli eventi sportivi di pattinaggio di velocità e hockey sul ghiaccio del 2026.

20-06-2025

Greenpeace Italia mostra un gabinetto gigante nel Golfo di Napoli: «BASTA SCARICHI, LE AREE MARINE PROTETTE NON SONO UNA FOGNA»

«Anziché proteggere la nostra straordinaria biodiversità marina, il governo vuole trasformare persino le aree di pregio in fogne a cielo aperto», dichiara Valentina Di Miccoli, campaigner mare di Greenpeace Italia.

20-06-2025

Osservatorio PoliMi: necessario ottimizzare le pratiche agricole tradizionali con l'innovazione

Il 53% delle aziende agricole italiane applica pratiche rigenerative, il 48% sfrutta scarti di processo, acqua riutilizzata e fonti rinnovabili, il 38% valorizza le eccedenze di produzione, una su tre valorizza scarti e biomasse come materie prime.

20-06-2025

Notizie più lette

1 Rivoluzione nel calcolo avanzato grazie ad un materiale "intelligente" ispirato al cervello umano

Un innovativo impiego di un azopolimero, una speciale sostanza organica sensibile alla luce, permette di replicare alcune complesse funzionalità cerebrali.

2 Dalle Marche arriva la farina di grilli Made in Italy

Evolveat, startup di Camerata Picena, pioniera nel settore del cibo per animali a base di insetti, punta all’utilizzo dei suoi prodotti anche per il consumo umano.

3 Agrofood BIC entra nel capitale di HypeSound

Un nuovo investimento strategico nella startup biotech che accelera la bioproduzione con il suono

4 Come prepararsi correttamente al nuovo Regolamento Europeo sulla conformità delle macchine

Il Regolamento Macchine (UE) 2023/1230, che entrerà pienamente in vigore nel 2027, rappresenta un cambio di paradigma per l’industria dell’automazione in Europa. Il testo sostituisce la storica Direttiva Macchine 2006/42/CE, aggiornando requisiti, definizioni e responsabilità. In questo contributo, a cura di Richard Springer, Emanuele Ermini e Heiko Adamczyk di Fortinet, alcuni spunti su cosa devono sapere le aziende per prepararsi al meglio.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter