▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

: "Cybersecurity e autonomia digitale" La sovranità secondo Aruba.it

Intelligenza Artificiale, le aziende italiane sono pronte a sfruttarla?

Le tecnologie di intelligenza artificiale aprono alle imprese possibilità interessanti, che però non tutte le realtà sono oggi in grado di sfruttare. Sul tema un interessante parere a cura di Mario Rosati, Chief Executive Officer di E4 Analytics, Business Unit di E4 Computer Engineering.

Intelligenza Artificiale

A seguito del recente boom mediatico di ChatGPT, il tema dell’intelligenza artificiale ha guadagnato ulteriore spazio anche nelle agende del management. A ragione se consideriamo analisi e stime di mercato, con Fortune Business Insight che registrava per il 2022 un fatturato complessivo di 428 miliardi di dollari, con la tendenza entro il 2030 a superare i 2000 miliardi di dollari, con un tasso composto di crescita annuale del 21,6 perento.

In questo scenario di forte crescita, l’Italia gioca ancora un ruolo di relativa retroguardia, collocandosi ancora in fondo alle classifiche tra i Paesi a forte indice di sviluppo. I segnali positivi però con non mancano, con un mercato dell’IA che è aumentato sensibilmente post-pandemia, registrando un +32% e assestandosi nel 2022 su un valore di 500 milioni di euro secondo i dati del Politecnico di Milano. E se 6 grandi imprese su 10 hanno già avviato progetti di Intelligenza Artificiale, la percentuale tra le realtà piccole e medie scende invece al 15%, a conferma del potenziale che rimane da sfruttare per questa tecnologia che si propone come supporto efficace al business in ogni settore, e per organizzazioni di ogni dimensione e settore. E nonostante eccellenze accademiche quali l’UniMoRe, a livello imprenditoriale l’Italia stenta a considerare l’implementazione di progetti di IA una priorità irrinunciabile per la salvaguardia, il consolidamento e lo sviluppo aziendale: secondo un’analisi di Eurostat, solo due aziende su dieci all’interno dell’Unione Europea usano l’intelligenza artificiale, con un dato che in Italia è ancora più basso, fino al 6%.

Una delle aree di intervento del programma strategico sull’intelligenza artificiale recentemente adottato dal Governo è proprio incentivare l’adozione dell’Ia e delle sue applicazioni nella pubblica amministrazione anche attraverso il rafforzamento delle competenze dei dipendenti. Su questo punto una delle proposte presenti nella strategia è quella di attivare tre cicli di nuovi corsi di dottorato specificamente progettati per le esigenze della PA in collaborazione con il Ministro per la Pubblica Amministrazione e interagendo con la Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

C’è evidentemente un gap da colmare per gestire in modo corretto l’enorme e crescente quantità di dati della pubblica amministrazione e la disponibilità di risorse preparate in grado di affrontare tale compito consapevolmente e con le necessarie skill. Il tema della mancanza di talenti e conoscenze specialistiche in ambito IT non è certo una novità. Sono numerose le iniziative pensate per diffondere a livello di formazione le abilità sempre più richieste nel mondo del lavoro. Investire in quelle dedicate alle soluzioni di Ia al fine di estenderne la diffusione nei settori pubblico e privato in modo efficace e autonomo è però fondamentale.

La formazione rappresenta in questo ambito un aspetto particolarmente importante, che anche E4 Computer Engineering affronta in modo attivo con iniziative condotte attraverso la E4 Academy, con l’obiettivo di stimolare la creazione di competenze digitali aggiornate tra gli studenti universitari, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro e contribuendo a colmare il gap che ancora separa l’Italia da altre economie internazionali. Questa si abbina a iniziative condotte direttamente con Università e centri di ricerca, come l’Università di Modena e Reggio Emilia, Leonardo, iFAB e il Cineca. Fondamentale però si rivela in questo ambito il ruolo delle organizzazioni stesse, chiamate a identificare quali tra le tecnologie emergenti possono avere un impatto concreto sul business. Perché questo accada, serve la capacità di interrogarsi sull’evoluzione dei processi, in ottica di continua innovazione.

Se il mondo della ricerca è dinamico per sua stessa natura, lo stesso dinamismo dovrebbe estendersi all’impresa, pena il rischio di trovarsi in difficoltà rispetto alla concorrenza in un mondo che è sempre più rapido oltre che globale. Rendite di posizione e barriere all’ingresso perdono man mano il loro senso. Il modo più efficace – forse l’unico - per proteggere il proprio business è puntare sull’innovazione, esplorando le tecnologie più avanzate che vengono messe a disposizione delle imprese, come nel caso dell’intelligenza artificiale.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Energia: il progetto europeo MSA Through sviluppa un collettore solare ad alta efficienza

Il progetto prevede la costruzione di un prototipo di 350 metri in Portogallo per condurre test meccanici, ottici e termici e validare procedure di manutenzione e gestione più efficienti degli impianti convenzionali.

11-11-2025

Intelligenza artificiale in classe, debutta il liceo del futuro

In Veneto nasce uno dei primi licei a livello nazionale in cui le scienze applicate sposano l’AI. Laboratori multidisciplinari, machine learning e big data: così ci si prepara al lavoro del futuro. I nuovi corsi partiranno il prossimo anno e saranno presentati in anteprima agli open-day di metà novembre

11-11-2025

PoliTo: finanziati 2 nuovi progetti Marie Skłodowska-Curie

Sicurezza energetica e contrasto all’inquinamento acustico i temi affrontati dai due progetti dell’ateneo torinese risultati vincitori dei bandi europei dedicati alla formazione, mobilità e sviluppo di carriera di ricercatrici e ricercatori.

11-11-2025

ll lato oscuro dell’Intelligenza Artificiale: una query consuma quanto una lampadina per un minuto

Una singola query può consumare fino a 0,43 Wh, con punte di 2–4 Wh per richieste più lunghe o articolate. Secondo Confartigianato, in Italia tra il 2019 e il 2023, la domanda elettrica dei servizi informatici e dei data center italiani è cresciuta del 50%, con un balzo del 144% delle attività dei servizi informatici e data center. Ed entro il 2026 il consumo globale di elettricità dei data center potrebbe più che raddoppiare.

10-11-2025

Notizie più lette

1 Invimit SGR: Con REgenera gli edifici pubblici abbandonati vengono trasformati in spazi di valore per le comunità

A Verona la Villa Pullè, che versava in condizioni di abbandono dopo decenni di disuso, diventerà una senior house per persone over 65 autosufficienti. A Roma, nel quartiere di Trastevere, un ex ufficio pubblico da anni non più in funzione, verrà convertito in studentato da 80 posti. A Fano, un’ex colonia marina abbandonata da tanti anni, sarà riqualificata per ospitare in una sua porzione un hotel e in un’altra la ASL. Il progetto premiato a Ecomondo 2025.

2 Il supercomputer PITAGORA potenzia la ricerca italiana sull'energia da fusione

Inaugurato al CINECA di Casalecchio di Reno (Bologna) “PITAGORA”, il nuovo supercomputer finanziato da EUROfusion e gestito in collaborazione con ENEA, alla presenza del Ministro Bernini e del Ministro Pichetto Fratin.

3 Pikyrent RE Battery, il progetto che dà una seconda vita alla mobilità elettrica condivisa

Il progetto, premiato a Ecomondo 2025, già operativo a Bari, Milano e Torino, punta a rigenerare 1.500 scooter elettrici Govecs entro il 2026 dismessi da operatori internazionali, evitando oltre 1.200 tonnellate di CO2 e recuperando il 95% dei materiali. Nei prossimi cinque anni Pikyrent prevede di estendere il modello a oltre 5.000 veicoli elettrici leggeri, tra scooter e microcar, sviluppando una filiera industriale nazionale per il riuso e la certificazione delle batterie di trazione.

4 Ecomondo 2025: ricerca e innovazione guidano la transizione ecologica

Oltre 1.700 espositori presenti, di cui il 18% esteri, 380 hosted buyer da 66 Paesi, più di 30 delegazioni ufficiali e circa 90 associazioni internazionali di settore. Al via la 14ª edizione degli Stati Generali della Green Economy: lo stato e le prospettive della transizione ecologica europea nel nuovo contesto globale.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.23 - 4.6.3