L’area di intervento si localizza nei Comuni di Cairate e di Lonate Ceppino (VA), in corrispondenza dell’ex cartiera Vita-Mayer e Vima, e occupa una superficie territoriale di circa 650 mila metri quadrati.
Due obiettivi in uno: da un lato promuovere la produzione lombarda di idrogeno verde per l’industria e per la mobilità lombarda attraverso la realizzazione di un nuovo impianto alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili; dall’altro rigenerare, una storica area industriale dismessa attraverso l’insediamento di attività che fanno della sostenibilità il proprio “core-value”. Questa è l’ Hydrogen Valley della Valle Olona, un progetto di sviluppo e riqualificazione delle ex Cartiere Vita Mayer-Vima nel cuore della Valle Olona.
“H2 Olona Hydrogen Valley” è parte integrante di LAND.ITALY, un progetto più ampio, sviluppato da EXPAND, orientato alla decarbonizzazione e alla produzione di energia verde in Italia, contribuendo di fatto al recupero e alla rigenerazione urbana di oltre 45 milioni di metri quadrati di aree industriali dismesse e degradate: 20 milioni metri quadrati, il 45% del totale, sono destinati alla produzione di energia rinnovabile per una potenza nominale di oltre 900 MW, mentre 25 milioni metri quadri, il 55% del totale, sono invece dedicati alla riforestazione e alla generazione di crediti di carbonio, per un assorbimento annuo di 60 mila Ton di CO2.
L’area di intervento si localizza nei Comuni di Cairate e di Lonate Ceppino (VA), in corrispondenza dell’ex cartiera Vita-Mayer e Vima, e occupa una superficie territoriale di circa 650 mila metri quadrati. Un tempo motore economico dell’intera valle Olona, l’ex Cartiera Vita-Mayer e Vima è un sito industriale dismesso (funzionò fino al 1977) e fa parte di un ambito di rigenerazione individuato da Regione Lombardia il 18.09.2017. Oggi si contraddistingue per la presenza di edifici dismessi ed in evidente stato di degrado. All'interno delle aree produttive sono ancora visibili i tracciati ferroviari, un tempo utilizzati per il trasporto delle merci, connessi all'antica linea ferroviaria della Valmorea. Le attività produttive, così come la linea ferroviaria, risultano dismesse dalla fine degli anni Settanta e rappresentano un'evidente ferita che solca il territorio. L’idea alla base del progetto è quella di creare intorno all’Hydrogen Valley, finanziata dal Ministero dell’Ambiente un ecosistema verde costituito da aziende innovative, università e infrastrutture hi-tech per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’idrogeno: dalla produzione fino alla distribuzione e al consumo di idrogeno, incluso l’utilizzo come vettore energetico, per ridurre le emissioni di CO2 nell’industria, nella mobilità, nella sanità, con l’obiettivo di favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione del Paese.
Greenpeace Italia e ReCommon commentano l’annuncio fatto da ENI di aver chiesto la riattivazione del giudizio nell’ambito del contenzioso climatico lanciato nei confronti dell’azienda dalle due organizzazioni e da 12 cittadine e cittadini nel maggio 2023.
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Si dovrà pagare circa 6 euro l’anno per identità digitale. Ora anche altri operatori potrebbero ora seguire l’esempio di Aruba e Infocert. Rischio nuovi costi per 40,5 milioni di Spid già attivi
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Utilizzate nella strategia preoperatoria e intraoperatoria, le ricostruzioni permettono di migliorare sensibilmente la qualità dell’assistenza per i pazienti e aprire nuove prospettive per la ricerca.
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Contribuire alla transizione energetica nazionale è la missione dell'Academy, che forma professionisti con competenze tecniche e trasversali di punta, indispensabili per l'attuale fase del settore edilizio.
E' in costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati (Roma) e si chiama Frascati Coil Cold Test Facility (FCCTF). Oltre al supporto al reattore DTT, sarà a disposizione della comunità scientifica internazionale.