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Ford sta inviando ai proprietari una lettera con la quale si consiglia di non ricaricarle e utilizzarle in modalità elettrica, perché alcune celle della batteria ad alta tensione potrebbero sviluppare un cortocircuito interno. Quindi, in attesa dell'aggiornamento e della riparazione, gli utenti sono costretti a utilizzare la propria auto ibrida come una normale auto a benzina e viaggiare col timore di un cortocircuito. Ford offre un rimborso di 120 euro, ma solo a chi invia un reclamo ufficiale.
Parecchi proprietari - quasi 200.000 - dell'auto Ford Kuga ed Escape ibride plug-in PHEV stanno ricevendo una comunicazione di richiamo della loro auto per motivi di sicurezza, a causa delle batterie difettose.
Ford ha inviato ai proprietari di queste vetture ibride una lettera con la quale si consiglia di non ricaricarle e utilizzarle in modalità elettrica, perché alcune celle della batteria ad alta tensione potrebbero sviluppare un cortocircuito interno. Quindi, i proprietari dei modelli Kuga PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) sono costretti a utilizzare la propria auto ibrida come una normale auto a benzina e viaggiare col timore di un cortocircuito.
Il software in arrivo a fine giugno permetterà alle officine Ford di verificare l’eventuale sostituzione della batteria. Intanto, però, molti utenti lamentano i maggiori costi di carburante dovuti all’impossibilità di usare la modalità elettrica.
Altroconsumo ha stimato che, usando solo il motore termico su 20.000 km annui, il costo extra è di circa 100 euro, grazie ai consumi contenuti. Per coprire i maggiori costi di carburante nei tre mesi di attesa del software previsto a giugno, Ford offre un rimborso di 120 euro, ma solo a chi invia un reclamo ufficiale. Il reclamo può essere fatto anche attraverso la piattaforma Reclama Facile con l’aiuto degli esperti di Altroconsumo. Chi ha ricevuto la lettera o ha un’auto tra quelle coinvolte può compilare il form per richiedere assistenza e i consulenti legali di Altroconsumo forniranno assistenza per inviare il reclamo a Ford.
Prosegue la collaborazione triennale per la ricerca, la formazione e l’innovazione nei settori cyber security, AI, ICT e networking, dalla crittografia al quantum computing.
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