: "L’importanza di un cloud sovrano e qualificato per i fornitori della PA" La sovranità secondo Aruba.it
I nuovi target riguardano il ricorso a fonti rinnovabili per alimentare il 100% delle attività aziendali, l’azzeramento delle emissioni Scope 1 e Scope 2 nelle operazioni aziendali, una riduzione nei consumi di acqua e rifiuti.
Western Digital ha reso pubblici i nuovi ambiziosi obiettivi di sostenibilità con lo scopo di proseguire l’impegno nel migliorare la propria impronta ecologica. I nuovi target riguardano il ricorso a fonti rinnovabili per alimentare il 100% delle attività aziendali, l’azzeramento delle emissioni Scope 1 e Scope 2 nelle operazioni aziendali, una riduzione nei consumi di acqua e rifiuti. In particolare, i nuovi target includono:
gestire tutte le attività a livello globale con il 100% di energia pulita entro il 2030;
azzerare le emissioni Scope 1 e Scope 2 delle operazioni aziendali entro il 2032;
ridurre i consumi idrici del 20% entro il 2030;
ridurre più del 95% dei rifiuti generati dalle attività produttive entro il 2030.
“L’impegno a raggiungere questi nuovi e importanti obiettivi di sostenibilità conferma l’attenzione di Western Digital all’ambiente e alla proposta di traguardi misurabili per responsabilizzare la nostra organizzazione nel ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici" ha dichiarato Irving Tan, Executive Vice President of Global Operations di Western Digital. "Abbiamo già compiuto progressi significativi adottando misure per ridurre le emissioni, il consumo di acqua e i rifiuti, per sfruttare le energie rinnovabili e per progettare prodotti e packaging riducendo le emissioni di carbonio. Questi nuovi obiettivi confermano l’impegno e la nostra volontà di primeggiare anche in tema di sostenibilità".
Il programma di Western Digital per la sostenibilità ha fissato obiettivi ambiziosi ed è già stato riconosciuto dalle organizzazioni del settore. Ad esempio, l’impegno nella riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 del 42% entro il 2030 e delle emissioni Scope 3 in fase di utilizzo/Terabyte del 50% entro il 2030, a partire dall'anno di riferimento FY2020, sono stati approvati dall'iniziativa Science Based Targets (SBTi) nel 2021 e da allora l'azienda ha già ottenuto una riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 di quasi il 15%. Inoltre, in qualità di membro fondatore della First Movers Coalition, Western Digital si è impegnata a utilizzare almeno il 10% di carburanti net-zero entro il 2030 per il trasporto marittimo. Le strutture di Western Digital a Shanghai, in Cina, e a Penang, in Malesia, sono state riconosciute dal World Economic Forum's Lighthouse Network come esempi di sostenibilità.
"La sostenibilità sta diventando una priorità aziendale per un numero crescente di organizzazioni, le aziende che si impegnano e mostrano progressi legati al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità perseguibili saranno riconosciute come leader di settore", ha dichiarato Curtis Price, VP Sustainability Research di IDC. "Il nuovo impegno di Western Digital verso le emissioni net-zero, la riduzione del consumo di acqua e rifiuti e un maggiore uso dell'energia rinnovabile, testimonia la dedizione dell'azienda nel ridurre l'impatto delle sue operazioni commerciali sul pianeta e apre la strada ad altre aziende per seguirne l’esempio". Per approfondire le attività di Western Digital in tema di sostenibilità, è possibile visitare il sito al seguente link: Corporate Responsibility | Western Digital
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Lo scenario al 2030 per l’agrivoltaico avanzato è di 7,5 GW in un quadro relativo al quadriennio 2021-2024 in cui i progetti agrivoltaici cumulati ammontano a 52,6 GW in via di autorizzazione di cui l’89% (46,9 GW) è ascrivibile alla configurazione “interfilare” ovvero dove i pannelli sono disposti in file e separati da spazi destinati alle coltivazioni agricole mentre l'11% riguarda la categoria “elevata” (5,7 GW).
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La Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) e Danone Nutricia presentano il volume "Nutriamo il respiro: Guida per una corretta alimentazione per i pazienti con Fibrosi Cistica”. Realizzato con il contributo non condizionato di Danone Nutricia e il supporto scientifico del Gruppo di Lavoro dei Dietisti SIFC (Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica) è pensato per aiutare gli oltre 6.000 pazienti registrati, e circa 200 nuovi casi all'anno che sono coinvolti in questa malattia genetica.
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Dal settore after market alla telematica, dalla e-mobility ai servizi di engineering, includendo la fase di Testing e Validazione, la nuova proprietà punta a rilanciare l’azienda grazie alla storicità del marchio, alla qualità dei prodotti, al proprio know-how e alla messa a disposizione dei propri laboratori.
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