Shayan Aslani, R&D IoT Manager di La Marzocco, racconta come la sua azienda ha implementato le tecnologie Internet of Things per modernizzare un "momento" chiave della vita quotidiana degli italiani
Negli ultimi anni, l’Internet of Things (IoT) ha rivoluzionato numerosi settori e ha avuto un impatto significativo anche nel comparto del caffè sia dal punto di vista della produzione, ma anche della coltivazione e del modo in cui le macchine interagiscono con gli utenti e con l’ambiente circostante.
Dal punto di vista industriale, l’IoT ha introdotto vantaggi significativi in termini di efficienza, controllo e innovazione. Grazie alla capacità di raccogliere e analizzare enormi quantità di dati operativi, le aziende possono ottimizzare i parametri di produzione, garantendo processi più precisi e performanti. La connettività in tempo reale consente di monitorare le prestazioni delle macchine, individuando eventuali anomalie prima che si trasformino in guasti, riducendo così i tempi di fermo grazie alla manutenzione predittiva.
Un altro grande beneficio è la personalizzazione dell’esperienza utente: le macchine possono adattarsi automaticamente alle esigenze specifiche di chi le utilizza, offrendo un’interazione più intuitiva e su misura. Inoltre, l’aggiornamento software da remoto permette di implementare costantemente nuove funzionalità senza necessità di interventi fisici, prolungando il ciclo di vita dei dispositivi e garantendo un’innovazione continua.
Anche il mondo delle macchine per caffè espresso ha subito un cambiamento profondo: da strumenti puramente meccanici a dispositivi intelligenti e connessi, in grado di raccogliere dati, ottimizzare le operazioni e garantire un controllo senza precedenti sull’estrazione del caffè.
Questa evoluzione ha un impatto significativo su tutta la filiera, dai produttori ai baristi, fino ai consumatori finali. L’integrazione dell’IoT consente di monitorare in tempo reale ogni variabile del processo di estrazione, assicurando una precisione e una coerenza prima impensabili. Per un barista, questo significa poter contare su parametri sempre ottimizzati, riducendo il margine di errore e migliorando la qualità del prodotto finale. Per i tecnici di assistenza, invece, la telemetria avanzata permette di intervenire preventivamente grazie alla manutenzione predittiva: l’analisi dei dati consente di individuare anomalie prima che si trasformino in problemi reali, riducendo i tempi di inattività e migliorando l’efficienza operativa.
Ma l’innovazione non si ferma qui. L’intelligenza artificiale sta rendendo le macchine sempre più autonome e precise, introducendo funzionalità avanzate come il brew-by-weight. Questo sistema, basato su machine learning e algoritmi predittivi, è in grado di arrestare l’estrazione esattamente al momento giusto, garantendo sempre la dose perfetta. Il vantaggio è duplice: da un lato, i baristi possono concentrarsi su altre attività senza dover monitorare ogni singolo espresso, dall’altro si assicura una qualità costante, indipendentemente dalle condizioni esterne o dall’esperienza dell’operatore.
Un altro aspetto interessante riguarda il cambiamento nelle aspettative dei consumatori. Sia nel settore professionale che in quello domestico, cresce la richiesta di soluzioni tecnologicamente avanzate, in grado di offrire un’esperienza personalizzata e un maggiore controllo. Le macchine connesse rispondono perfettamente a questa esigenza, permettendo agli utenti di monitorare e regolare i parametri di estrazione direttamente da un’app, ricevere notifiche sulle condizioni della macchina e persino accedere a suggerimenti personalizzati basati sui propri dati di utilizzo.
Tuttavia, come ogni grande trasformazione, l’adozione dell’IoT presenta anche delle sfide. La sicurezza informatica è una delle principali preoccupazioni: più le macchine sono connesse, maggiore è la necessità di proteggere i dati sensibili e prevenire eventuali vulnerabilità. Un altro ostacolo è rappresentato dalla complessità dell’integrazione: molte tecnologie IoT devono essere adattate a infrastrutture esistenti che non erano state progettate per supportarle, rendendo il processo costoso e complesso. Inoltre, la gestione della grande quantità di dati generati dalle macchine richiede infrastrutture cloud dedicate e strumenti di analisi avanzati, aumentando la necessità di investimenti sia in tecnologia che in formazione del personale.
In un’industria come la nostra, l’implementazione di uno strumento trasversale come l’IoT richiede un approccio strategico, in grado di bilanciarne i benefici, affrontarne le sfide e quindi di sfruttare al meglio ogni nuova opportunità. Nonostante le sfide che questa opportunità porta con sé, il percorso è ormai tracciato. L’IoT non è più un'opzione, ma una necessità per le aziende che vogliono rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione, che porta vantaggi tangibili in termini di efficienza, qualità e sostenibilità. L’adozione dell’IoT da parte de La Marzocco è la continuazione di un percorso di innovazione continua. Oggi, queste innovazioni aprono la strada a nuovi modelli di business basati sulla gestione dei dati, sulla manutenzione predittiva e su un’interazione più intelligente tra utente e dispositivo, verso un futuro sempre più connesso
L’iniziativa è promossa da INNOVIT, hub strategico nel cuore della Silicon Valley che sostiene la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
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Impegno, performance e traguardi, con l’obiettivo di continuare a creare valore attraverso un percorso di sviluppo responsabile e inclusivo. Questo, ma anche molto altro, nel proprio Bilancio di Sostenibilità 2024 di Nonno Nanni, tra le aziende leader del mercato lattiero caseario a livello italiano, con un fatturato di oltre 135 milioni di euro
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Il tool è stato sviluppato da ENEA in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale (RdS).
La nomina di Pusceddu risponde alla volontà del Gruppo di rafforzare la propria governance e di accelerare lo sviluppo verso un’offerta globale di smart manufacturing. Manager con consolidata esperienza internazionale, ha ricoperto ruoli di vertice in multinazionali come FlexLink e Coesia e più recentemente la carica di CEO di OCTA Group, guidando progetti di crescita e trasformazione.