: "Sovranità dei dati: perché conta davvero" La sovranità secondo Aruba.it
In questo contributo, a firma di Thorsten Lutz, EU Solution Architect di Panasonic TOUGHBOOK, un'analisi dello stato attuale, dei vantaggi del 5G privato e dell'impegno di Panasonic al fianco del manufacturing.
In un momento storico in cui l’industria manifatturiera, pur continuando a superare le aspettative, affronta molteplici sfide (dalla carenza di manodopera ai problemi della supply chain, passando per la gestione dei costi e gli attacchi informatici in crescita), la tecnologia si rivela fondamentale per mantenere la competitività del settore.
Al fine di semplificare l’approvvigionamento, mantenere i margini e fare della sostenibilità un pilastro chiave del business, i produttori abbracciano infatti la trasformazione digitale, investendo nella produzione intelligente e applicando i principi dell’Industry 4.0 per creare fabbriche agili e interconnesse. In questo quadro, una delle tecnologie chiave che consente di superare le sfide quotidiane e trasformare i rischi in opportunità sono le reti 5G private.
Manufacturing all’avanguardia nell’adozione del 5G privato
Secondo ABI Research, entro il 2030 saranno circa 49 milioni le connessioni 5G private nelle aziende manifatturiere di tutto il mondo. Allo stesso modo, il report Private LTE and 5G 2023 Networks Tracker della società di analisi Omdia ha evidenziato che il manufacturing è stato uno dei principali settori verticali per il 5G privato, arrivando a rappresentare il 23% di tutti i network rollout del 2023.
Il motivo è semplice: le reti private 5G consentono il monitoraggio e il controllo in tempo reale dei macchinari, migliorando l'efficienza operativa e agevolando la manutenzione predittiva. Con una latenza ridotta e una maggiore affidabilità, i produttori possono ottimizzare i processi, migliorare la sicurezza dei lavoratori e raggiungere livelli di automazione sempre più elevati. Una recente ricerca VDC indica che, per le aziende manifatturiere, i principali limiti delle reti attuali sono sicurezza, velocità, prestazioni e affidabilità - tutte problematiche superabili grazie all'implementazione di reti private 5G.
Le reti 5G private spiccano come prima scelta in fatto di connettività quando si tratta dell’applicazione in ambienti produttivi. Le prestazioni eccezionali e la capacità di facilitare la mobilità in ambienti estesi e complessi, inclusi spazi partizionati e configurazioni multi-piano, rendono il 5G un'opzione versatile e affidabile.
Reti 5G private per molteplici applicazioni
Sfruttando le capacità delle reti 5G private, i produttori possono supportare molteplici casi d'uso, come mobile robot autonomi, ispezioni di qualità e sicurezza, sorveglianza, ecc. Ciò si traduce in una migliore efficienza operativa e riduzione di carichi di lavoro e costi dei dispositivi, grazie a requisiti di elaborazione più snelli.
Tali miglioramenti hanno come diretta conseguenza una maggiore adozione delle reti 5G private all'interno degli ambienti produttivi e delle relative catene di approvvigionamento, che stanno quindi inaugurando una nuova era di “smart manufacturing”.
Panasonic a supporto dello smart manufacturing
Da anni Panasonic TOUGHBOOK collabora con le aziende manifatturiere per fornire soluzioni di informatica mobile robuste, pensate per le odierne linee di produzione digitali e per i tecnici MRO sul campo, consentendo a molte fabbriche di funzionare in modo più fluido, intelligente e veloce. Oltre a semplificare i flussi di lavoro e migliorare la produttività, minimizzare gli errori tramite una maggiore accuratezza, automatizzare i processi, ridurre i requisiti di manutenzione e i tempi di inattività non pianificati, se abbinati alle reti 5G private i dispositivi TOUGHBOOK Panasonic possono trasformare completamente i processi operativi. Panasonic ha infatti sviluppato da zero un'architettura di rete privata 5G (5G Campus), offrendo tutto il controllo e la sicurezza di cui le aziende hanno necessità, offrendo al contempo tutte le funzionalità delle reti 5G private.
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Di fatto un effetto moltiplicatore tre volte superiore a quello dei settori a bassa tecnologia, generando in media 161mila nuovi posti di lavoro nell'area UE e sfatando di fatto il mito della sostituzione del lavoro da parte della tecnologia.
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