▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Crescono gli incidenti cyber nel settore energia, stimato incremento del 21% entro fine 2025

Secondo gli esperti del Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, cresce il numero degli incidenti cyber nelle organizzazioni del settore Energy & Utilities: sono oggi il 40% in più rispetto al 2023 e le proiezioni basate sui dati del primo trimestre 2025 indicano la possibilità di un ulteriore incremento del 21% entro la fine dell’anno, confermando una tendenza allarmante che richiede risposte tempestive e coordinate, nonostante la stretta normazione già in atto sul mercato.

Ricerche e Trend

Cresce il numero degli incidenti cyber nelle organizzazioni del settore Energy & Utilities: sono oggi il 40% in più rispetto al 2023 e le proiezioni basate sui dati del primo trimestre 2025 indicano la possibilità di un ulteriore incremento del 21% entro la fine dell’anno, confermando una tendenza allarmante che richiede risposte tempestive e coordinate, nonostante la stretta normazione già in atto sul mercato. Questo il parere degli esperti di Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, a commento dei dati del Rapporto Clusit Energy & Utilities 2025, aggiornato al primo trimestre dell’anno e presentato questa mattina nel corso di Security Summit Energy & Utilities. Gli autori si sono confrontati nel dibattito con i professionisti di AIPSA, Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale, con i manager di Utilities ed imprese nel settore energetico ed accademici sull’evoluzione dei modelli di governance esistenti per rispondere alle nuove sfide normative, con attenzione al ruolo dei vertici aziendali nella gestione del rischio cyber.

L’impatto degli incidenti

Dall’analisi degli incidenti di pubblico dominio verificatisi nel settore è emerso che, a fronte della crescita nel numero degli stessi, nel primo trimestre 2025 si è osservata per la prima volta una flessione nella gravità degli impatti: per quanto gli incidenti con impatti “Critici” siano sostanzialmente invariati in percentuale rispetto all’anno precedente (37% nel 2024, 32% nel primo trimestre 2025), vi è stato un forte spostamento del 42% dagli incidenti con impatto “Alto” a quelli con impatto “Medio”. I ricercatori di Clusit auspicano, pertanto, che questa tendenza si consolidi nel corso dell’anno. Non sono invece stati rilevati incidenti di impatto basso nel primo trimestre di quest’anno.

La riduzione degli impatti degli incidenti nei primi tre mesi dell’anno è presumibilmente frutto della pressione normativa sul settore, come evidenziato dai ricercatori Clusit, nonché della rilevanza nel settore di attori di dimensione “large enterprise”, con una postura di cyber security security già matura e capaci di investire in misure organizzative e tecnologiche. Ancora, come rilevato dagli autori del Rapporto Clusit, la diminuzione degli impatti potrebbe essere il frutto delle diverse modalità di attacco: il 2024 vedeva impatti significativi causati dalla tecnica di attacco prevalente, il malware; nel 2025 è invece il DDoS la tecnica principale degli attacchi, che rappresenta il 58% degli attacchi complessivi. Seguono le vulnerabilità (26%); il malware è la causa dell’11% degli attacchi.

Le finalità degli attacchi

Nel primo trimestre del 2025 si assiste inoltre ad un cambiamento negli obiettivi degli attaccanti: se fino al 2024 anche in ambito Energy&Utilities gli incidenti occorsi venivano ricondotti per lo più a finalità di cyber crime, ovvero per estorcere denaro, nei primi tre mesi dell’anno il 58% degli incidenti sono causati da attività di Hacktivism. Il cyber crime passa, quindi, in secondo piano, rappresentando il 37% degli incidenti; segue, infine, un 5% riconducibile ad attività di spionaggio e sabotaggio.

La geografia degli incidenti

Nel primo trimestre di quest'anno è cambiata anche la geografia degli incidenti: oltre la metà (58%) delle vittime è infatti europea, contro un terzo (32%) di bersagli americani, contrariamente al 2024 quando quasi la metà delle vittime era di base oltreoceano e, “solo” il 35% europeo.

I dati del primo trimestre 2025 nel settore Energy & Utilities confermano un’accelerazione degli incidenti cyber e una trasformazione delle modalità di aggressione, con l’Europa sempre più nel mirino, con un numero maggiore di vittime rispetto alle Americhe. Vediamo, tuttavia, nella riduzione complessiva della gravità degli incidenti un trend positivo, che potrebbe dimostrare una maggior capacità dl settore di contenere gli attacchi”, ha affermato Alessio Pennasilico, del comitato scientifico Clusit, che ha moderato il convegno.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Le continue ondate di calore e i relativi impatti economici: l'Italia nel 2025 perderà 1,2% del PIL

È stato osservato che la capacità di svolgere lavoro fisico cala del 40% con temperature di 32°C e si riduce di due terzi a 38°C. Per questa ragione, a livello europeo, si prevede per il 2025 una perdita del PIL pari -0,5% e dello -0,6% a livello globale. In Italia la perdita sarà il doppio, 1,2% mentre in Francia e Germania la perdita di Pil sarà dello 0,3% e dello 0,1%.

12-07-2025

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l'Italia deve accelerare

Dal rapporto SDGs 2025 dell’Istat emerge un quadro nazionale variegato per i 17 obiettivi SDG: a rilento acqua, aree protette, pace e giustizia, parità di genere e sanità, positivi crescita economica ed energia

11-07-2025

Arriva Devin, l'ingegnere informatico basato sull'intelligenza artificiale

Goldman Sachs sta testando un ingegnere informatico creato da Cognition, una startup di intelligenza artificiale, che dovrebbe presto unirsi ai 12.000 sviluppatori umani dell'azienda

11-07-2025

Osservatorio PoliMi: medici italiani e terapie digitali, la metà le prescriverebbe

Per le aziende Pharma e Medtech l’AI è una priorità per migliorare l’engagement dei professionisti sanitari (90%), per scoprire nuovi prodotti (55%), per supportare le sperimentazioni cliniche (48%).

11-07-2025

Notizie più lette

1 Ricerca sugli acufeni: il nuovo composto AC102 promuove la scomparsa del rumore auricolare costante in un modello preclinico

Il nuovo composto AC102 ha eliminato quasi completamente l'acufene in un modello preclinico dopo la somministrazione di una singola dose. Sono state ripristinate inoltre le connessioni danneggiate tra il nervo acustico e le cellule sensoriali dell'orecchio interno

2 Raccolta differenziata carta e cartone. Italia vicina ai 5 milioni di tonnellate. Cresce la raccolta al Sud

Si raccoglie quasi sette volte più del 1995. Nel 2024 si registra un nuovo aumento, +3,5% rispetto al 2023. Al Nord l’Emilia-Romagna sfiora i 100kg/ab, al Centro la Toscana prima con 82,8 kg/ab, la Sardegna migliore regione del Sud e Isole con 60,5 kg/abitante.

3 E' a Modena l'ecoquartiere che resiste ai cambiamenti climatici. Dal CNR la misurazione dei benefici ecosistemici di Ecovillaggio Montale

Il verde come patrimonio ecologico ha già accumulato 105 tonnellate di CO2 dal momento del suo impianto e sequestra 30,5 tonnellate l’anno tra alberi, arbusti e prato, contribuendo a ridurre le temperature locali contrastando le sempre più frequenti ondate di calore. Sono tra i principali benefici ecosistemici di Ecovillaggio Montale misurati dal CNR- Istituto per la Bioeconomia.

4 IBM, Regione Puglia e Politecnico di Bari insieme per la formazione sul territorio

Accordo strategico per accelerare la trasformazione digitale, formare nuove competenze in AI e tecnologie emergenti e potenziare l’economia locale, attraendo risorse umane e investimenti.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.21 - 4.6.1