▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Biowaste in Italia, male la raccolta differenziata sia per quantità che per qualità

Il Consorzio Italiano Compostatori segnala le principali criticità del settore: crescita zero della quantità di umido raccolto e calo della qualità merceologica della frazione umida nonostante i Criteri Ambientali Minimi previsti dal MASE. In Italia ancora 675 comuni non hanno attivata la raccolta differenziata della frazione umida

Transizione Energetica / Sostenibilità

In Italia il sistema industriale del riciclo organico, con la produzione congiunta di compost e biometano, si conferma quale settore chiave per l’economia circolare. La filiera, tuttavia, si trova ora ad affrontare alcune criticità che devono essere urgentemente affrontate: a destare preoccupazione è in particolare il rapporto dei cittadini con la raccolta differenziata, in termini sia di qualità che di quantità.

A fare il punto su questi temi è il CIC - Consorzio Italiano Compostatori che ha promosso l’evento “Il Biowaste in Italia: il contributo delle aziende CIC alla produzione di energia e materia”, svoltosi a Roma con il patrocinio dello European Compost Network e alla presenza di politici, istituzioni e rappresentanti del comparto proprio con l'intento di individuare correttivi e soluzioni per sostenere il settore.

“In Italia, nel 2022, sono state raccolte 7,25 milioni di tonnellate di rifiuti organici, ovvero più del 40% di tutta raccolta differenziata gestita nel nostro Paese - dichiara Lella Miccolis, presidente del CIC - tuttavia non bisogna abbassare la soglia di attenzione, ma continuare a lavorare a tutti i livelli per poter implementare la raccolta differenziata laddove manchevole, ottimizzarla dove non sufficiente, uniformare il livello di prestazione delle raccolte, la qualità dei rifiuti in entrata e migliorare così le performance degli impianti”.

Crescita zero della quantità di umido raccolto


Il Centro Studi del CIC sottolinea come primo punto critico quello relativo alla quantità della raccolta differenziata della frazione umida, che negli ultimi anni ha rallentato fortemente la crescita.

La raccolta differenziata della frazione umida coinvolge complessivamente più del 90% della popolazione nazionale: un dato che pone l’Italia come leader anche rispetto agli altri paesi UE per efficacia ed efficienza. Tuttavia, nonostante l’Italia abbia introdotto già dal 1 gennaio 2022 l’obbligo di raccolta della frazione umida (anticipando di due anni il resto dell’Unione Europea che l’ha fissato dal 1 gennaio 2024), si rilevano ancora 675 comuni in cui non risulta attivata la raccolta differenziata della frazione umida, per un totale di quasi un milione di abitanti (il 49% dei quali al Sud, il 38% al Nord e il 12% nel Centro).

Inoltre, considerando che una raccolta differenziata presso le utenze domestiche bene organizzata dovrebbe portare a intercettazioni di rifiuto pari ad almeno 50 kg/ab/anno, bisogna considerare ulteriori 853 comuni, in cui risiedono circa 4,7 milioni di abitanti, che non raggiungono tale soglia e che sono pertanto suscettibili di miglioramenti significativi.

Il CIC ribadisce dunque l’urgenza di puntare alla copertura delle raccolte su tutto il territorio nazionale, come previsto dalla Direttiva quadro rifiuti (2018/851), e ottimizzare le stesse laddove le intercettazioni risultino più basse ponendosi come obiettivo una raccolta che arrivi ad almeno 150 kg/ab/anno (come già accade in alcuni comuni italiani se sommiamo la raccolta di umido e frazione verde).

Con una raccolta differenziata a regime in tutta Italia e considerando l’andamento complessivo della popolazione residente, secondo le stime del Centro Studi CIC, in uno scenario verosimile la potenzialità massima di raccolta di rifiuto organico (umido e verde) raggiungibile dall’Italia nel medio periodo è di 9 milioni di tonnellate l’anno, con una crescita di 800mila tonnellate, di cui circa 6,5 milioni di tonnellate/anno solo di frazione umida rispetto alle attuali 5,7 milioni di tonnellate/anno.

Sempre in merito alla quantità della raccolta, altra criticità è quella degli sfalci e potature del verde urbano, che soffre della scarsa applicazione della normativa di riferimento. Sia il Ministero che di recente anche la Commissione Europea hanno confermato che quando si parla di sfalci e potature urbane, ci si riferisce inequivocabilmente a rifiuti non, al contrario, a sottoprodotti.

Calo della qualità della frazione umida


Alla quantità della raccolta deve affiancarsi anche la qualità. Nonostante i Criteri Ambientali Minimi del MASE prevedano di contenere i livelli massimi delle impurità fisiche entro il 5%, il Centro Studi CIC ha rilevato che la purezza merceologica media della frazione umida raccolta è scesa, passando dal 93,8% del 2022 all’attuale 92,9%. Significa che la frazione umida raccolta e avviata agli impianti di trattamento presenta una percentuale di materiali impropri (materiale non compatibile – MNC) pari al 7,1% del materiale conferito, il che colloca il rifiuto “nazionale” nella classe di qualità B rispetto al sistema di valutazione elaborato dal CIC.

Tra le cause identificate per il calo della qualità, vi è ancora l’utilizzo elevato di sacchetti non compostabili nonostante il divieto. Un problema - spiega il CIC - molto grave sia dal punto di vista ambientale che per la gestione del rifiuto a matrice organica: solo un ingrediente di elevata qualità (come un umido con poche impurità fisiche) può garantire un sistema efficiente, sostenibile e in grado di generare prodotti di qualità senza il rischio che aumentino i costi per i cittadini.

“Migliorare la qualità della raccolta dovrebbe diventare un obiettivo prioritario di tutte le amministrazioni per evitare che ci sia un ritorno negativo sui cittadini attraverso la TARI oltre che sull’ambiente - conclude la presidente del CIC, Lella Miccolis - ciò è possibile con campagne di comunicazione mirata che devono puntare a sensibilizzare tutti i cittadini, sottolineando come il loro contributo sia decisivo per contenere i costi, sostenere la green economy e combattere la crisi climatica”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Euro 5+ e Euro 7: le novità in arrivo per auto e moto

Tra le novità che verranno applicate una diagnostica avanzata, verifiche di degrado nel tempo, riduzione della rumorosità, verifiche più stringenti in termini di emissioni

07-02-2025

AgriFoodTech Italia: crescono le startup ma calano gli investimenti

Nel 2024, gli investimenti nell'AgriFoodTech italiano si sono fermati a 103 milioni di euro, segnando un netto calo rispetto ai livelli record dell’anno precedente. Di contro, con 407 startup attive, in aumento rispetto alle 341 del 2023, e un focus crescente su tecnologie avanzate come Intelligenza Artificiale, Biotecnologie e IoT, il comparto italiano si conferma terreno fertile per innovazione e sostenibilità.

07-02-2025

Le rinnovabili "democratiche" di Octopus Energy

Octopus Energy pone dieci punti strategici per far evolvere il mercato italiano dell'energia, verso un futuro prossimo incentrato su rinnovabili e Smart Grid

07-02-2025

Cibo Vegano, un mercato in forte crescita. I 5 fattori che alimentano il settore

Secondo gli ultimi dati pubblicati, analizzati dall’Osservatorio VEGANOK, l'etica, la salute, l'aspetto ambientale, le diverse evoluzioni in termini di gusto e qualità e le influenze sociali stanno spingendo i numeri relativi all'alimentazione vegana. Un esempio su tutti: la crescita del consumo del gelato e della pasticceria vegana.

07-02-2025

Notizie più lette

1 Epson PaperLab A-8100 trasforma la carta stampata usata in una nuova carta pulita

PaperLab A-8100 utilizza un processo praticamente a secco grazie alla tecnologia Epson Dry Fiber ovvero trasforma la carta stampata usata in nuova carta pulita con un processo senza acqua, in loco e su richiesta

2 Greenhushing: 6 aziende su 10 nascondono l'impegno per la sostenibilità per paura delle accuse di greenwashing

Il maggiore controllo normativo in ambito di rendicontazione ESG, in cui errori ed eventuali accuse di greenwashing possono comportare multe e danni reputazionali, porta sempre più spesso le aziende a mantenere “segreti” gli obiettivi di sostenibilità e i progressi compiuti per raggiungerli

3 Registro rifiuti (RIENTRI): dal 13 febbraio digitalizzazione obbligatoria. Gli strumenti per adeguarsi alle nuove procedure

Adeguarsi alle nuove procedure RENTRI non è solo un obbligo, ma un'opportunità per le imprese di modernizzare le proprie operazioni, ridurre i costi amministrativi e contribuire attivamente alla tutela ambientale

4 Tesla, a gennaio in Europa crollano le vendite. Scatta il boicottaggio?

In Germania il crollo è vicino al 60% così come in Francia che arriva al 63% rispetto a gennaio 2024. Non va meglio negli altri paesi come l'UK. Il colosso delle auto elettriche paga le continue ingerenze in Europa del suo fondatore

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter