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Il progetto, che è realizzato da DVP Solar, è basato su un impianto agrivoltaico nel Comune di Genzano di Lucania (Potenza), ora raggiunge lo stato di "ready to build". L’impianto genererà 6.162 MWh all’anno, pari alla quantità di energia sufficiente per 1.950 famiglie.
DVP Solar, società multinazionale che sviluppa progetti per l’energia fotovoltaica, ha annunciato il raggiungimento della fase “Ready To Build” per uno dei suoi principali progetti fotovoltaici nel Sud Italia, basato su un impianto agrivoltaico, la cui costruzione sarà realizzata in Basilicata, nel Comune di Genzano di Lucania (Potenza). Dopo il completamento di tutte le fasi di pianificazione, progettazione e preparazione, inizierà quindi la realizzazione vera e propria.
Il progetto, che ha una capacità inferiore ai 10 MW, prevede la costruzione di un impianto agrivoltaico a meno di 3 km da aree industriali, autorizzato attraverso una procedura accelerata (PAS). Alla fine dei lavori, l’impianto genererà 6.162 MWh all'anno, ovvero l’energia sufficiente per il fabbisogno di 1.950 famiglie, evitando l'emissione di circa 2.800 tonnellate di CO2 nell'atmosfera. L’impianto agrivoltaico si basa su una tecnica innovativa che permette di destinare il terreno sia alle attività agricole o di allevamento sia alla produzione di energia pulita mediante pannelli solari. Per questo scopo, strutture alte 1,5 metri consentiranno l’avvio di diverse colture, attività di apicoltura e il pascolo di ovini.
Per la realizzazione del progetto (costruzione e smantellamento) saranno impiegate 30 persone. Il funzionamento e la manutenzione dell’impianto saranno garantiti da un’assistenza continua di 3 professionisti durante i 30 anni di vita utile.
Lo scenario al 2030 per l’agrivoltaico avanzato è di 7,5 GW in un quadro relativo al quadriennio 2021-2024 in cui i progetti agrivoltaici cumulati ammontano a 52,6 GW in via di autorizzazione di cui l’89% (46,9 GW) è ascrivibile alla configurazione “interfilare” ovvero dove i pannelli sono disposti in file e separati da spazi destinati alle coltivazioni agricole mentre l'11% riguarda la categoria “elevata” (5,7 GW).
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