: "I rischi del lock-in" La sovranità secondo Aruba.it
La società Facile Energy, infatti, non ha dato seguito alla precedente diffida dell'Antitrust che le imponeva la cessazione delle pratiche scorrette nei confronti dei clienti, già accertata a fine dicembre 2022.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione pari a 1 milione e 560 mila euro a Facile Energy per inottemperanza. La società infatti non ha dato seguito alla diffida dell'Antitrust che le imponeva la cessazione della pratica scorretta accertata a dicembre 2022. In particolare, il procedimento riguardava l'adozione di varie pratiche scorrette, finalizzate all'attivazione non richiesta di contratti di energia elettrica e gas, e anche il mancato rispetto degli obblighi previsti, in tali circostanze, di garantire ai consumatori sia il ritorno ai precedenti punti di fornitura sia il diritto a non pagare gli eventuali importi fatturati.
Da accertamenti dell'Autorità è risultato che questa condotta non è cessata e che quindi Facile Energy è inottemperante al provvedimento sanzionatorio. L'Antitrust infatti ha continuato a ricevere molte segnalazioni di consumatori, circa 400, in cui si riferiscono: attivazione di contratti di fornitura di energia elettrica e gas, prevalentemente mediante teleselling, in assenza di effettiva manifestazione di volontà dei consumatori e attraverso l'utilizzo di registrazioni telefoniche manipolate e di informazioni ingannevoli e/o omissive; conseguente richiesta di pagamenti non dovuti, anche in pendenza di reclami; disalimentazione o minaccia di disalimentazione del punto di prelievo in pendenza di reclami o senza congruo preavviso; imposizione di ostacoli all'esercizio del diritto di recesso.
"Ottima notizia. Purtroppo si tratta di una goccia nel mare. Ora che il mercato tutelato sta finendo, per la luce il 1° luglio mentre per il gas il 10 gennaio 2024, le famiglie stanno ricevendo una marea di telefonate indesiderate per passare al mercato libero" afferma il Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. "Il consiglio che possiamo dare è di non cambiare fornitore rispondendo a una proposta telefonica o porta a porta, anche se ve la dipingono come la migliore del mondo. Il venditore dovete sempre andare a cercarvelo sul Portale Offerte di Arera" conclude Dona.
Con il 3,35% del PIL destinato alla ricerca e sviluppo, una produttività del lavoro superiore del 14,2% alla media UE e un sistema di incentivi alla ricerca tra i più competitivi (14%), l’Austria si propone oggi come destinazione privilegiata per investimenti nel settore delle batterie e della transizione energetica.
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