: "Cybersecurity e autonomia digitale" La sovranità secondo Aruba.it
Il dato emerge da “Leaked Today, Exploited for Life: How Social Media Biometric Patterns Affect”, l’ultima ricerca Trend Micro, che analizza i problemi legati alla sicurezza nel metaverso.
I dati biometrici esposti rappresentano un rischio per le procedure di autenticazione in diversi scenari digitali, incluso il metaverso. Il dato emerge da “Leaked Today, Exploited for Life: How Social Media Biometric Patterns Affect”, l’ultima ricerca Trend Micro. “Alcuni sostengono che l’utilizzo della biometria sia un'alternativa più sicura e più facile rispetto alle password. Tuttavia, a differenza delle password, le nostre caratteristiche personali non possono essere modificate facilmente” ha affermato Salvatore Marcis, Technical Director di Trend Micro Italia. “Per questo, una compromissione potrebbe avere un impatto più duraturo sugli utenti e hackerare il profilo metaverso di un utente, in futuro, potrebbe essere simile a come si ottiene l’accesso completo a un PC oggi”.
Trend Micro definisce il metaverso come: "un ambiente operativo immersivo-interattivo, multi-vendor e cloud distributed, in cui gli utenti possono accedere attraverso diverse categorie di dispositivi connessi.” Gli utenti in grado di impersonare individui all'interno di questa nuova interazione del Web potrebbero accedere a qualsiasi informazione, dai conti bancari online o negozi di criptovaluta a dati aziendali altamente sensibili. Lo studio evidenzia come i cybercriminali in futuro potrebbero essere in grado di utilizzare dati biometrici rubati o trapelati per ingannare i dispositivi connessi come i visori VR/AR e renderli accessibili da qualcun altro. Questo potrebbe dare il via a furti di dati, frodi, estorsioni e molto altro.
I profili utente nel metaverso possono essere un obiettivo interessante anche come preziosa fonte di dati biometrici, ad esempio i modelli dettagliati degli utenti in 3D che replicano le caratteristiche biologiche reali di una persona. In questo nuovo ambiente, due dei tre fattori tipicamente utilizzati per l'autenticazione verranno registrati con il software che mantiene il metaverso, ad esempio. Questo studio Trend Micro vuole favorire il dialogo nella comunità IT e della security su come evitare questi rischi potenziali. Enormi volumi di dettagli biometrici, inclusi modelli di viso, voce, iride, palmo e impronte digitali, sono già stati esposti online con una qualità sufficientemente elevata da ingannare i sistemi di autenticazione. Si possono trovare all’interno di immagini e contenuti audio pubblicati su social media e piattaforme di messaggistica, oppure siti di notizie e portali governativi che le persone utilizzano ogni giorno. Oltre ad aiutare i cybercriminali a bypassare i controlli di autenticazione, i dati biometrici trapelati o rubati potrebbero anche aiutare a creare modelli deepfake in massa.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link mentre il report completo è disponibile a questo link
L’intelligenza artificiale è utilizzata in diverse attività logistiche, sia in ufficio (26%) che sul campo (16%). Otto aziende su dieci hanno già riscontrato benefici.
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“ISM4Italy integra iniziative industriali e progetti di ricerca, puntando a promuovere una solida coesione tra università, aziende e centri di ricerca in particolare su progetti ad alto livello di maturità tecnologica, una novità assoluta per il panorama nazionale”, sottolinea Giorgio Guglieri, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore di ISM4Italy.
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L’Associazione chiede anche la proroga del target PNRR al 30 giugno 2026 per garantire l’attuazione dei progetti aggiudicatari.
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Quattro i green claim inibiti tra cui "maglieria Impatto 0" e "Questa impresa rispetta alti standard di impatto ambientale e sociale positivo". Per Il Tribunale di Milano sono considerati illegittimi i green claim vaghi, generici e non verificabili.
Lo annuncia Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Resta comunque garantita, sottolinea il Ministero, la possibilità di presentare nuove domande fino al 31 dicembre 2025.
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Grazie alla partnership con Ex Machina Italia, la piattaforma di intelligenza artificiale generativa AIsuru di Memori entra nel mondo accademico italiano, con agenti AI che supportano orientamento, didattica, ricerca e amministrazione. I primi Atenei italiani a sperimentarla sono l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Milano-Bicocca, Politecnico di Torino e Università Politecnica delle Marche.