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Qual è il futuro del PLM all’interno del metaverso?

Il metaverso è uno spazio destinato ad essere usato solo in ambito Consumer o sarà utilizzato anche in ambito professionale?

Ricerche e Trend

IDC definisce il Metaverso come un’evoluzione dell’odierno Internet, che sfrutta dispositivi mobili, visori per realtà aumentata e virtuale e network di nuova generazione per creare un’esperienza utente persistente e continua con un forte senso di presenza. Si è già raggiunto il livello di Ready Player One? Ovviamente no, ma siamo già a buon punto. Oggi, la tecnologia progredisce velocemente e sarà solo questione di tempo prima che un utilizzo personale del Metaverso aumenti esponenzialmente e si raggiunga un’adozione di massa. Con tutte queste tecnologie a disposizione, la domanda è: quale sarà il suo ruolo e il suo valore per l’industria e la vita lavorativa quotidiana? A queste domande risponde Aras, fornitore di una piattaforma low-code completa di applicazioni realizzate per governare la progettazione, costruzione e manutenzione di prodotti complessi.

Un piccolo controllo della realtà

Il Metaverso è davvero esteso e, affinché abbia successo, richiederà tecnologie differenti da quelle tipicamente immaginate. È necessaria un’infrastruttura significativa con molte similitudini con ciò che si utilizza attualmente. Per esempio, Microsoft Teams o Google Meet sono strumenti progettati per incontrare virtualmente, ma nel Metaverso potrebbero diventare immersivi e, ad esempio, attraverso l’utilizzo di una sedia dotata di attuatori di movimento si avrà la possibilità di sentire e vivere insieme il medesimo spazio. Questo potrebbe migliorare la connessione umana che è mancante nella tecnologia di oggi, ma non si tratta solo di un incontro in uno spazio adibito alle riunioni. Potrebbe avvenire in sede o su Marte, lasciamo che siano i team IT del futuro a scoprirlo.

Non esiste modo migliore di sfruttare il Metaverso, se non la possibilità di trovarsi nel luogo in cui sarà presente e funzionerà un prodotto o un sistema complesso, sperimentare in prima persona l’esperienza come farebbe l’utente e comprendere così eventuali problemi attraverso la collaborazione virtuale. Per avere successo è necessaria una rappresentazione accurata in 3D del prodotto complesso, trasmetterla e manipolarla.

Non funziona senza i dati di prodotto

Per essere presenti nel “luogo” di applicazione del prodotto è necessario l’accesso ai suoi dati; la buona notizia è che non si tratta di nulla di differente rispetto a quanto avviene oggi, tranne per il fatto che con una soluzione PLM obsoleta si ha a disposizione unicamente una lista di dati non completa. Una buona notizia è che un approccio ai dati di prodotto implementato oggi e basato su una piattaforma SaaS, creerà il necessario contesto per gli incontri nel Metaverso di domani. Chiunque potrà avere accesso alle informazioni, tutti sapranno quali decisioni sono state prese ed a chi sono in carico le fasi successive. L’accesso a questi dati e la loro navigazione renderanno più efficienti le riunioni nel Metaverso perché tutti avranno i dati corretti al giusto momento. Viceversa, la non disponibilità dei dati di prodotto, o la scarsa accuratezza degli stessi, si tradurrà in discussioni collaborative di scarso livello.

Un digital twin è fondamentale per avere il contesto del prodotto

Lo spazio dove avviene la riunione deve essere accurato per esprimere il contesto in cui opererà, ma anche il prodotto complesso di cui si parla deve analogamente avere un contesto accurato. Per questo motivo è necessario gestire la configurazione del prodotto virtuale e mantenerla aggiornata man mano che le cose cambiano. Disporre di una configurazione non attuale ha poco senso; è necessario piuttosto disporre di una versione sempre aggiornata per creare il corretto contesto dell’incontro. Questa configurazione deve essere navigabile, non solo come rappresentazione 3D, ma anche in forma potenziata in modo da poter accedere alle informazioni ad essa correlate per dare luogo ad una discussione realmente utile e collaborativa. Ciò richiede la connettività alle informazioni di tutta l’azienda, compresi clienti, fornitori e l’interno dell’organizzazione.

I dati dei prodotti richiedono connettività, cioè il digital thread

Navigare tra i dati dei prodotti nel Metaverso non sarà molto diverso da quanto lo sia oggi, anche se si potrà disporre di un’interfaccia maggiormente personalizzabile, basata su un profilo utente predefinito. Il digital thread sarà altrettanto importante nel Metaverso. Prepararsi ora a questa eventualità significa porre le basi per avere la flessibilità necessaria per adattarsi a un futuro Metaverso. Collegando i silos di informazioni con il contesto, questo digital thread è tracciabile. Nel Metaverso è possibile esplorare le informazioni per costruire la base di riferimento per la prossima generazione di prodotti. Sarà possibile tracciare le problematiche di un prodotto partendo dal punto di vista del cliente ed arrivando fino al team o all’ingegnere che lo ha progettato. Tutto ciò permetterà di risolvere velocemente i problemi e apportare modifiche per soddisfare le richieste dei clienti.

Il digital thread racconta una storia all’interno del Metaverso

Per quanto fantastico possa apparire il Metaverso per le aziende, abbiamo già a disposizione la maggior parte degli strumenti per preparare la scena e il futuro imminente. Ciò significa intraprendere immediatamente azioni quali:

Implementare una soluzione PLM basata su SaaS che consenta la personalizzazione in modo da supportare pienamente le esigenze attuali e ancora di più quando si transiterà nel Metaverso;

Permettere la tracciabilità con il digital thread, cercando opportunità che garantiscano le integrazioni necessarie per attuare la connessione con il contesto in tutto l’ecosistema aziendale;

Mantenere la visibilità del contesto attraverso il digital twin. Ricercare situazioni che permettano di tenere il passo con i cambiamenti di configurazione dei prodotti, non solo durante il loro sviluppo, ma anche una volta realizzati e sono pienamente- operativi.

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