▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Da ENEA e Utilitalia un software per misurare l’economia circolare nelle aziende

Il nuovo software è dotato di un database per il calcolo dei TEEC e dei 3C, che include 8 principali tipologie di materiali e riporta dati ricavati da studi scientifici e forniti da aziende associate a Utilitalia riguardo l’intensità energetica e l’impronta di carbonio di 34 materiali specifici

Transizione Energetica / Sostenibilità

ENEA ha sviluppato il software TE3C, su incarico di Utilitalia, che consente alle aziende di misurare risparmi di energia ed emissioni di CO2 evitate utilizzando materiali secondari (scarti, sottoprodotti o materiali provenienti da riciclo) al posto delle materie prime vergini.

“L’utilizzo di materiali secondari al posto di quelli primari può ridurre consumi di energia ed emissioni climalteranti associati al loro ciclo di vita, con vantaggi di sostenibilità lungo la filiera produttiva. Grazie a questo nuovo strumento consultabile gratuitamente online, ora le imprese potranno calcolare i benefici in termini di Titoli di Efficienza Energetica Circolare (TEEC) e di Crediti di Carbonio Circolare (3C) derivanti dall’impiego di materiali secondari al posto di primari, da qui il nome TE3C dato al software”, spiega Silvio Viglia, ricercatore del Laboratorio ENEA Strumenti per la sostenibilità e circolarità di sistemi produttivi e territoriali e tra gli sviluppatori del software e della metodologia, insieme al collega Roberto Carletti e a Laura Cutaia della Divisione Economia Circolare.

Un aspetto innovativo di questo sistema è infatti la possibilità per le aziende di ottenere un attestato che riporta i Titoli di Efficienza Energetica Circolare e Crediti di Carbonio Circolare maturati a fronte dell’impiego, o della produzione, di materiale secondario al posto del primario corrispondente. “L’emissione degli attestati TEEC e 3C avviene solo a valle della verifica dei dati utilizzati e dei documenti della compravendita del materiale secondario, valorizzando l’impegno della filiera secondaria per produrre materiali di qualità. E, in futuro, questi titoli e crediti potrebbero essere riconosciuti sui rispettivi mercati, dando una ‘spinta’ sia alle imprese che scelgono di utilizzare materiali secondari sia alla filiera di produzione di materiali secondari di qualità”, prosegue Viglia.

‘Cuore’ del software è il database per il calcolo dei TEEC e dei 3C, che include 8 principali tipologie di materiali (plastica/gomma, inerti, metalli non ferrosi e ferrosi, carta/cartone, vetro, tessili e legno) e riporta dati ricavati da studi scientifici e forniti da aziende associate a Utilitalia riguardo l’intensità energetica e l’impronta di carbonio di 34 materiali specifici (nella ‘forma’ primaria e da riciclaggio).

Oltre all’attestazione dei risparmi conseguiti, il software permette anche azioni di contributo cooperativo, ossia gli utenti registrati hanno l’opportunità di alimentare il database del sistema con nuovi dati sui materiali, sia primari che secondari. “Dopo la registrazione al sito attraverso la compilazione di una scheda anagrafica, gli utenti (ad es. enti di ricerca, università, consorzi o aziende) potranno abilitarsi come utilizzatori e come fornitori di dati, ampliando così il database. Le informazioni verranno validate dai nostri esperti prima della pubblicazione”, sottolinea Viglia.

Gli effettivi risparmi in termini di energia ed emissioni evitate si basano sulla valutazione “dalla culla al mercato”, cioè dell’intero ciclo di vita (LCA) dei materiali secondari rispetto ai corrispondenti materiali primari sostituiti. “In base alla metodologia LCA che abbiamo adottato, la ‘culla’ dei materiali vergini è rappresentata dal punto di estrazione, mentre nel caso delle materie secondarie l’origine è il punto di generazione del residuo”, spiega Viglia.

Lo studio ha riguardato oltre 40 filiere di riciclo: nel caso del cartone il risparmio di energia equivale a 0,25 tep/t (tonnellate di petrolio equivalente per tonnellata di materia prima secondaria utilizzata), per il vetro 0,58, per il PET (il polimero della plastica della bottiglie di acqua minerale) 1,11 e per l’acciaio 2,86. Per quanto riguarda l’alluminio il risparmio è massimo: per una tonnellata di materiale riciclato si risparmiano circa 4 tep e si evitano 15 tonnellate di emissioni di CO₂ in atmosfera.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Conai e Enea premiano le migliori tesi magistrali dedicate all’economia circolare

Il premio è dedicato alle tesi di laurea che affrontano i temi dell’economia circolare in tutta la sua complessità, quali le soluzioni per l’ecodesign, la sostenibilità e circolarità dei prodotti e degli imballaggi, l’innovazione tecnologica nei settori del riciclo e recupero degli imballaggi, le strategie di decarbonizzazione e i modelli di business e di consumo sostenibili e circolari.

25-04-2025

AI, al via Master PoliTo e Deloitte per formare manager della trasformazione digitale

La Master School del Politecnico di Torino promuove la prima edizione dell’Executive Master in “Intelligenza Artificiale e scelte manageriali: innovazioni e strategie per la trasformazione digitale”, rivolto a manager, professionisti e neolaureati che desiderino arricchire il proprio percorso di crescita professionale con competenze nel campo della trasformazione digitale e dell'intelligenza artificiale applicata ai processi aziendali.

24-04-2025

Utilizzo dell'AI per la ricerca del personale: in Italia usata da 1 recruiter su 3

Un’indagine di Indeed evidenzia come gli addetti alla selezione del personale stiano facendo ricorso a tool di intelligenza artificiale per sopperire alla difficoltà di recruiting. Anche in Italia.

24-04-2025

EuroFlora Genova: Franco Malerba mostra il prototipo della serra spaziale di Space V per coltivare piante in orbita

fino al 4 maggio sarà possibile vedere la serra Adaptive Vertical Farm (AVF), una tecnologia brevettata che raddoppia la resa rispetto alle serre tradizionali ed è pensata per missioni spaziali a lungo termine. Oltre alla sua applicazione nello spazio, offre soluzioni sostenibili anche per serre terrestri in ambienti estremi.

24-04-2025

Notizie più lette

1 Vino e innovazione: due startup italiane guidano la rivoluzione sostenibile in vigna

BeadRoots e Agreen Biosolutions - le due startup AgriFoodTech selezionate da FoodSeed - in prima linea per rispondere alle sfide della viticoltura.

2 Allevamenti intensivi: in Abruzzo, Friuli e Lombardia i primi comuni per una transizione in chiave agro-ecologica del sistema

Gli impatti degli allevamenti intensivi sull’ambiente e le implicazioni connesse alla salute umana sono ormai ampiamente documentati: a livello nazionale il settore zootecnico è responsabile di oltre due terzi delle emissioni nazionali di ammoniaca (seconda fonte di formazione delle polveri fini, PM2,5, che causano decine di migliaia di morti premature ogni anno) e dell’inquinamento causato da eccessivi carichi di azoto e derivati nel terreno e nelle acque.

3 Utilizzo dell'AI per la ricerca del personale: in Italia usata da 1 recruiter su 3

Un’indagine di Indeed evidenzia come gli addetti alla selezione del personale stiano facendo ricorso a tool di intelligenza artificiale per sopperire alla difficoltà di recruiting. Anche in Italia.

4 Osservatorio Droni PoliMi: il mercato professionale dei droni in Italia vale 160 milioni di euro

Le imprese attive nel settore sono 657. Ogni anno chiude il 5% delle attività, le nuove aperture si attestano al due percento

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter