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RCYL è una city bike interamente realizzata con rifiuti di plastica. Realizzata per il 50% con vecchie reti da pesca, RCYL è, ad oggi, la prima bicicletta al mondo interamente prodotta con plastica riciclata. Anche tutti i componenti tecnici "in movimento" sono realizzati utilizzando esclusivamente materie plastiche.
Si apre un nuovo capitolo della mobilità sostenibile, nasce RCYL, la bicicletta realizzata totalmente in plastica, per il 50% derivata dal riciclo delle reti da pesca. Con l'avviamento della produzione seriale presso lo stabilimento di Colonia (Germania), igus punta a immettere sul mercato internazionale 5.000 biciclette entro il 2025. L'obiettivo è di implementare diverse linee di produzione direttamente presso i siti di discarica di tutto il mondo, rendendo circolare il ciclo di vita della plastica.
RCYL è una city bike interamente realizzata con rifiuti di plastica, come si evince facilmente dal nome che, ovviamente, richiama il materiale riciclato utilizzato per la produzione della bici e il concetto di sostenibilità che ne sta alla base.
Realizzata per il 50% con vecchie reti da pesca, RCYL è, ad oggi, la prima bicicletta al mondo interamente prodotta con plastica riciclata. Anche tutti i componenti tecnici "in movimento" sono realizzati utilizzando esclusivamente materie plastiche ad alte prestazioni, antiruggine e completamente esenti da lubrificazione.
Il tutto è iniziato due anni fa con il concept igus:bike che oggi è diventato realtà con l’avvio della produzione in serie presso lo stabilimento di igus a Colonia. Presentata in anteprima a Düsseldorf in occasione della fiera CyclingWorld Europe, ha subito riscosso grande successo tra i visitatori che facevano letteralmente la fila per fare un giro di prova, apprezzando sia la maneggevolezza, sia il design futuristico.
Le prime RCYL verranno destinate all’evasione dei preordini che si possono già effettuare tramite il modulo di contatto sul sito igus.bike. Inoltre, igus sta valutando la possibilità di creare una rete di concessionari o di aprire negozi propri nelle principali città. Il sito produttivo, allo stato attuale, permetterà di produrre 5.000 biciclette entro giugno 2025 e 10.000 entro il 2026.
Il progetto messo a punto da igus prevede ulteriori sviluppi per il prossimo futuro, a partire dalla distribuzione, che dall’Europa verrà estesa successivamente anche agli Stati Uniti. Ciò sarà possibile creando impianti di produzione locali nei paesi in cui si producono molti rifiuti, così da reimmetterli direttamente in un nuovo ciclo. L’obiettivo dell’azienda tedesca, leader nelle motion plastics, non è solamente chiudere il ciclo della plastica, ma anche creare posti di lavoro e sostenere la mobilità in Africa e in Sud America. Tra gli sviluppi futuri del progetto anche la presentazione della bicicletta RCYL in versione e-bike.
“ISM4Italy integra iniziative industriali e progetti di ricerca, puntando a promuovere una solida coesione tra università, aziende e centri di ricerca in particolare su progetti ad alto livello di maturità tecnologica, una novità assoluta per il panorama nazionale”, sottolinea Giorgio Guglieri, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore di ISM4Italy.
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Quattro i green claim inibiti tra cui "maglieria Impatto 0" e "Questa impresa rispetta alti standard di impatto ambientale e sociale positivo". Per Il Tribunale di Milano sono considerati illegittimi i green claim vaghi, generici e non verificabili.
Una singola query può consumare fino a 0,43 Wh, con punte di 2–4 Wh per richieste più lunghe o articolate. Secondo Confartigianato, in Italia tra il 2019 e il 2023, la domanda elettrica dei servizi informatici e dei data center italiani è cresciuta del 50%, con un balzo del 144% delle attività dei servizi informatici e data center. Ed entro il 2026 il consumo globale di elettricità dei data center potrebbe più che raddoppiare.
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