▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

: "Cybersecurity e autonomia digitale" La sovranità secondo Aruba.it

High-Tech Economy: 1 dollaro di valore aggiunto genera 3,9 dollari di PIL nell'Area UE

Di fatto un effetto moltiplicatore tre volte superiore a quello dei settori a bassa tecnologia, generando in media 161mila nuovi posti di lavoro nell'area UE e sfatando di fatto il mito della sostituzione del lavoro da parte della tecnologia.

TechWorld

Un dollaro investito nei settori high-tech genera in media 3,9 dollari di Prodotto Interno Lordo nei Paesi Europei, un "effetto moltiplicatore" tre volte superiore a quello dei settori a bassa tecnologia. Così come è significativo anche l'impatto sull'occupazione: uno shock positivo da 10 miliardi di dollari nel valore aggiunto high-tech crea, nei tre anni successivi, in media 161mila nuovi posti di lavoro nell'area UE (177 mila nei Paesi OCSE analizzati), sfatando di fatto il mito della sostituzione del lavoro da parte della tecnologia.

Sono questi alcuni i punti chiave del "Rapporto Strategico 2026 del Centro Economia Digitale", dal titolo "High-Tech Economy: il nuovo ciclo competitivo globale", presentato oggi al MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze).

Il Rapporto Strategico 2026 del Centro Economia Digitale (CED) mostra un'analisi originale e basata su evidenze econometriche, fondamentale per l'Italia e le nazioni europee chiamate a rilanciare crescita e produttività in una fase di profonda trasformazione globale.

La High-Tech Economy (HTE) non è un semplice sottoinsieme della Digital Economy, ma come un processo dinamico di integrazione pervasiva delle tecnologie di frontiera (AI generativa, quantum, biotech avanzate) nell'intero tessuto economico e sociale. Il documento esamina la struttura dei settori ad alta intensità tecnologica e di conoscenza nei principali sistemi economici, evidenziando il loro ruolo trainante. Sebbene l'analisi mostri una leadership globale di Stati Uniti e Cina in termini di valore aggiunto (con la UE che perde terreno, passando dal 22% al 17% della quota mondiale tra 2010 e 2022), per l'Italia  - incvece - il Rapporto rileva segnali incoraggianti: una crescita costante dell'export high-tech (dall'1,4% del PIL nel 2010 al 2,7% nel 2024) e un significativo aumento della quota di occupati nei settori KTI, che nel 2024 arriva al 9,3% (dietro solo alla Germania tra i grandi paesi europei) dal 7,5% del 2018.

L'analisi econometrica, condotta su 14 Paesi OCSE (periodo 1995-2023), conferma la nettamente superiore capacità di attivazione economica dei settori high-tech: ogni dollaro (a parità di potere d'acquisto) di incremento nel valore aggiunto high-tech genera 3,18 dollari di PIL in tre anni nell'OCSE, e il moltiplicatore sale a 3,9 dollari nei Paesi UE. L'effetto è anche più persistente rispetto ai settori low-tech.

Anche la produttività del lavoro beneficia maggiormente: uno shock da 10 miliardi di dollari nel valore aggiunto high-tech porta, nei Paesi europei, a un incremento medio dello 0,59%, contro appena lo 0,04% dei comparti tradizionali. Da questa prospettiva, i dati del CED suggeriscono un elevato potenziale di attivazione economica in Europa, a patto di riuscire a integrare la tecnologia nei processi produttivi in modo diffuso e strategico.

"Siamo entrati in un nuovo ciclo competitivo globale, una 'starting line' dove la velocità con cui adottiamo e integriamo le tecnologie di frontiera è cruciale, forse più della loro scoperta stessa" ha sottolineato durante la presentazione al MEF, Rosario Cerra, Presidente del Centro Economia Digitale. "Il nostro Rapporto Strategico ‘High-Tech Economy' lo dimostra chiaramente: questa transizione verso un'economia ad alta tecnologia è l'unica via per rilanciare crescita e produttività in Italia e in Europa. La nostra analisi econometrica inedita quantifica in modo inequivocabile la potenza di questa leva: i settori high-tech attivano sull'economia un effetto moltiplicatore sul PIL fino a 3 volte superiore rispetto agli altri, stimolano di più la produttività e, sfatando vecchi pregiudizi, creano più occupazione qualificata".

"Abbracciare la High-Tech Economy, favorendo la diffusione capillare dell'innovazione, è quindi un imperativo strategico non solo per la competitività, ma per assicurare autonomia, sicurezza e resilienza al Paese" conclude Rosario Cerra.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Nel 2026 ritorna in una nuova veste il piano Transizione 5.0

Lo ha puntualizzato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolineando che la nuova Transizione 5.0 sarà..: "ancora più attrattiva perchè libera finalmente da diversi vincoli europei".

14-11-2025

Ecomondo 2025, Ferwood premiata per i suoi progetti di economia circolare

Fondata nel 2004 con un progetto d’impresa precursore dell’economia circolare, la cuunese Ferwood è diventata un punto di riferimento internazionale e oggi l’export rappresenta l’80 del proprio fatturato.

14-11-2025

Debutta eVerse, ambiente di simulazione per agenti vocali e testuali enterprise-ready

Messo a punto da Salesforce AI Research, eVerse va oltre la semplice formazione e permette agli agenti di Agentforce di affrontare anche le conversazioni vocali più imprevedibili. Infatti gli agenti AI vengono addestrati e messi sotto stress negli ambienti virtuali che replicano rumori, accenti, interferenze e tutte le complessità tipiche delle situazioni reali.

14-11-2025

Ecomondo 2025, il progetto Ecovillaggio Montale riceve il Premio per lo Sviluppo Sostenibile

Il premio sottolinea l’impegno dell’ecoquartiere nella decarbonizzazione e nell’adattamento al cambiamento climatico.

14-11-2025

Notizie più lette

1 Greenwashing e pubblicità, decisione storica del Tribunale di Milano. Ora le aziende 'furbette' rischiano grosso

Quattro i green claim inibiti tra cui "maglieria Impatto 0" e "Questa impresa rispetta alti standard di impatto ambientale e sociale positivo". Per Il Tribunale di Milano sono considerati illegittimi i green claim vaghi, generici e non verificabili.

2 ll lato oscuro dell’Intelligenza Artificiale: una query consuma quanto una lampadina per un minuto

Una singola query può consumare fino a 0,43 Wh, con punte di 2–4 Wh per richieste più lunghe o articolate. Secondo Confartigianato, in Italia tra il 2019 e il 2023, la domanda elettrica dei servizi informatici e dei data center italiani è cresciuta del 50%, con un balzo del 144% delle attività dei servizi informatici e data center. Ed entro il 2026 il consumo globale di elettricità dei data center potrebbe più che raddoppiare.

3 Al via il progetto DEMETRA, un sistema hi-tech per produrre cibo di qualità in ambienti chiusi

L'obiettivo di DEMETRA è garantire la fornitura diretta agli utenti finali di proteine fresche e di qualità (sia animali che vegetali). Il sistema è ideale anche per ristoranti e agriturismi che desiderano valorizzare e acquistare prodotti a chilometro zero in ottica farm-to-fork.

4 Transizione 5.0, esaurite le risorse per il 2025

Lo annuncia Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Resta comunque garantita, sottolinea il Ministero, la possibilità di presentare nuove domande fino al 31 dicembre 2025.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.23 - 4.6.3