Si dovrà pagare circa 6 euro l’anno per identità digitale. Ora anche altri operatori potrebbero ora seguire l’esempio di Aruba e Infocert. Rischio nuovi costi per 40,5 milioni di Spid già attivi
Lo Spid diventa a pagamento. Dopo Aruba, infatti, ora anche Infocert ha introdotto un abbonamento a carico dei propri clienti per la gestione dell’identità digitale. Lo afferma Assoutenti, secondo cui anche altri operatori potrebbero ora seguire l’esempio delle due società introducendo costi a carico dei titolari di identità digitale.
“Da ieri 28 luglio i clienti Infocert saranno tenuti a pagare 4,90 euro all'anno per la gestione dello Spid a partire dal secondo anno di abbonamento, cui va aggiunta l’Iva portando così il costo totale a 5,98 euro a utente – spiega il presidente Gabriele Melluso – Già Aruba nelle settimane scorse aveva introdotto un costo di 4,90 euro +IVA all’anno per il servizio di identità digitale, e il rischio concreto è che ora anche gli altri fornitori potrebbero adattarsi al nuovo scenario introducendo costi a carico dei 40,5 milioni di titolari di Spid in Italia”.
“Alla base di questi nuovi balzelli addebitati agli utenti c’è l’insostenibilità economica del modello di Spid gratuito e i ritardi nella concessione dei finanziamenti alle società fornitrici da parte del governo, una situazione che rischia di portare ad una vera e propria commercializzazione di un servizio pubblico come l’identità digitale, oramai indispensabile per compiere una miriade di operazioni – prosegue Melluso – Per questo è necessario accelerare il passaggio alla Carta di identità elettronica (Cie) e la diffusione di tale strumento presso i cittadini, in modo da garantire il diritto all’identità digitale e assicurare che il servizio sia del tutto gratuito per gli italiani”.
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