Diversa la posizione del Governo italiano. Intanto il Consiglio di Sorveglianza si STM ha approvato all'unanimità i dettagli di un programma aziendale per ridisegnare la struttura manifatturiera della società, accelerando la capacità produttiva a 300mm per il silicio e a 200mm per il carburo di silicio.
Il Consiglio di Sorveglianza del colosso italo-francese dei semiconduttori STMicroelectronics, sottolinea alcune precisazioni, in merito a quanto uscito sulla stampa in queste ore, dopo l'opposizione alla nomina dell'italiano Marcello Sala nel Consiglio di Sorveglianza stesso. Secondo quanto affermato dal presidente del Consiglio di Sorveglianza, Nicolas Dufourcq, i membri francesi non si sono opposti all'ingresso di Marcello Sala. Tuttavia, tre membri indipendenti, che detengono collettivamente un diritto di veto, hanno votato contro la nomina. "Sono false le accuse su transazioni personali compiute dai due membri del Consiglio di Gestione della società alla vigilia dell'annuncio dei risultati - si legge in una nota dell'azienda - Le vendite di azioni fatte durante il periodo di blackout della società sono fatte dall'amministratore del piano azionario della società attraverso una procedura automatica, per rispettare le norme fiscali svizzere per i membri del consiglio di gestione e erano legali e nel rispetto della politica aziendale". Inoltre, a proposito della class action in corso, "il Consiglio di Sorveglianza ha rivisto i processi e ritiene che la società abbia solide argomentazioni legali contro le accuse".
A tutta velocità verso i 300mm di silicio
Il Consiglio di Sorveglianza ha anche approvato all'unanimità i dettagli di un programma aziendale per ridisegnare la struttura manifatturiera della società, accelerando la capacità produttiva di ST a 300mm per il silicio e a 200mm per il carburo di silicio, annunciato ai mercati l'anno scorso il 31ottobre e quest'anno il 30 gennaio. Questo piano consente un importante miglioramento della competitività della società. Infine, il Consiglio di Sorveglianza "esprime il suo rinnovato supporto a Jean-Marc Chery, Lorenzo Grandi e i manager, soprattutto nella loro capacità di eseguire la trasformazione in tempi difficili per l'industria dei semiconduttori".
La visione del Governo italiano
Il governo italiano si oppone all'amministratore delegato di STMicroelectronics, Jean-Marc Chery, secondo quanto affermato dal ministro dell'Economia. "Il comportamento dell'azionista italiano sarà di critica e opposizione", ha dichiarato ai giornalisti Giancarlo Giorgetti durante una conferenza stampa sul quadro di bilancio italiano.
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