: "I rischi del lock-in" La sovranità secondo Aruba.it
Con il 3,35% del PIL destinato alla ricerca e sviluppo, una produttività del lavoro superiore del 14,2% alla media UE e un sistema di incentivi alla ricerca tra i più competitivi (14%), l’Austria si propone oggi come destinazione privilegiata per investimenti nel settore delle batterie e della transizione energetica.
L’Austria si sta imponendo come uno dei principali hub europei per la tecnologia delle batterie, grazie a un ecosistema di ricerca all’avanguardia, solide collaborazioni tra università e industria e un forte sostegno pubblico alle tecnologie verdi. Il Paese guida oggi una trasformazione strategica nel campo dello stoccaggio energetico, nella mobilità elettrica e nell’economia circolare.
Moltissimi progetti di ricerca e sviluppo dedicati alle tecnologie delle batterie coinvolgono università, centri di ricerca applicata e grandi player internazionali come Samsung SDI, AVL, Miba e Varta Micro Innovation. La sinergia tra scienza e impresa, sintetizzata nel motto “Driving Innovation Together”, colloca il Paese tra i leader europei nello sviluppo di soluzioni sostenibili.
Non è un caso che, dopo Bruxelles, Bordeaux e Barcellona, i Battery Innovation Days quest’anno si siano svolti a Graz il 2 e 3 dicembre. La regione si è affermata come hub centrale per la tecnologia delle batterie in Europa, grazie a un ecosistema solido che comprende ricerca sui materiali, integrazione di sistemi e innovazione di riciclo rafforzando la posizione dell’Austria nella catena del valore europea. L’evento, organizzato dalla Steirische Wirtschaftsförderungsgesellschaft (SFG), riunisce i principali attori della ricerca, dell’industria e della politica per discutere il futuro della tecnologia delle batterie e promuovere l’innovazione. ABA coglie l’occasione per evidenziare e promuovere l’attrattività della location, in particolare per le aziende internazionali, offrendo la possibilità di un’assistenza su misura sul posto.
I numeri di un ecosistema competitivo per le batterie
In Austria, numerose università e centri di ricerca si dedicano allo studio e allo sviluppo di tecnologie per batterie e sistemi di accumulo energetico.
In Alta Austria, Johannes Kepler University Linz (JKU) e la University of Applied Sciences Upper Austria si concentrano su nanotecnologie, innovazione per batterie e sistemi energetici sostenibili. In Bassa Austria, l’Institute of Science and Technology Austria (ISTA) rappresenta un centro di eccellenza per elettrochimica dei materiali e accumulo energetico avanzato. A Vienna, Austrian Institute of Technology (AIT), TU Wien, BOKU Vienna e la University of Applied Sciences Technikum Wien guidano ricerca applicata su energie rinnovabili, mobilità elettrica, materiali sostenibili e riciclo. Infine, la Stiria costituisce uno dei poli più dinamici del Paese per la ricerca e l’industrializzazione delle batterie, con centri come AVL Battery Innovation Center, TU Graz, BattLab, K1-MET e Montanuniversität Leoben, specializzati in sicurezza, durata, materiali polimerici, riciclo ed economia circolare.
Il sistema di innovazione è sostenuto inoltre da programmi europei come Horizon Europe e da iniziative nazionali quali ACIB (Austrian Centre of Industrial Biotechnology), che applica la biotecnologia per sviluppare componenti di batterie sostenibili.
In questo articolo abbiamo parlato di: Accumulo energetico, Economia circolare, Materiali avanzati, Mobilità elettrica, Ricerca e sviluppo, Riciclo batterie, Sistemi energetici sostenibili,
Con il 3,35% del PIL destinato alla ricerca e sviluppo, una produttività del lavoro superiore del 14,2% alla media UE e un sistema di incentivi alla ricerca tra i più competitivi (14%), l’Austria si propone oggi come destinazione privilegiata per investimenti nel settore delle batterie e della transizione energetica.
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