▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Statale di Milano: pubblicata la prima mappa dello stato di contaminazione dei ghiacciai italiani

L’Università Statale di Milano e One Ocean Foundation hanno presentato la prima mappa su ampia scala dello stato di contaminazione dei ghiacciai italiani, rivelando la presenza diffusa di inquinanti organici e metalli pesanti.

Transizione Energetica / Sostenibilità

Il rapido arretramento dei ghiacciai, legato all’aumento delle temperature globali, non comporta solo una riduzione delle riserve idriche e l’innalzamento del livello dei mari, ma anche un nuovo rischio: il rilascio di inquinanti accumulati nel corso dei decenni.

A dimostrarlo uno studio condotto dal gruppo di ricerca dell’Università Statale di Milano guidato da Marco Parolini, professore presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali, con il sostegno di One Ocean Foundation e Giorgio Armani SpA, all’interno del più ampio progetto “Il mare inizia da qui” della Fondazione.

L’indagine, pubblicata sulla rivista scientifica Archives of Environmental Contamination and Toxicology, ha coinvolto 16 ghiacciai italiani, mappando la presenza di inquinanti organici e inorganici e ipotizzando le rispettive sorgenti di contaminazione. I risultati mostrano come i ghiacciai, considerati a lungo i “congelatori” del Pianeta, siano oggi vere e proprie sentinelle ambientali: accumulano sostanze inquinanti prodotte dall’essere umano e, con la loro fusione accelerata a causa del cambiamento climatico, rilasciano tali composti nei corsi d’acqua.

Queste sostanze, tra le quali figurano metalli pesanti, composti organici persistenti (POP) come DDT e PCB e altri contaminanti emergenti, trasportate per via atmosferica o derivanti da sorgenti locali riconducibili a diverse attività antropiche, rimangono intrappolate nel ghiaccio per anni. Il loro rilascio durante la fusione minaccia la qualità delle acque e la salute degli ecosistemi a valle, evidenziando l’interconnessione tra gli ecosistemi montani e quelli vallivi attraverso il ciclo dell’acqua.

Tra il 2020 e il 2021 i ricercatori hanno raccolto campioni di detrito sopraglaciale da 15 ghiacciai alpini e l’unico ghiacciaio appenninico, il Calderone.

Nei laboratori dell’Università Statale di Milano i campioni sono stati analizzati per identificare la presenza di elementi in traccia, tra cui alcuni metalli pesanti (Fe, Al, Mn, Pb, Cd, Hg, Zn e altri), sostanze già presenti in natura che possono diventare un problema a concentrazioni elevate, e composti organici persistenti (DDT, PCB, HCB), sostanze chimiche prodotte dall’uomo.

I dati hanno rivelato una contaminazione diffusa da elementi in traccia, con concentrazioni variabili da ghiacciaio a ghiacciaio. Alcuni, come l’Ebenferner, presentano livelli più elevati di metalli pesanti e potenzialmente tossici (Cd, Hg, Pb, Zn), probabilmente riconducibili alla presenza di attività antropiche locali. In altri, come il Preda Rossa, la contaminazione è attribuibile invece alle caratteristiche geologiche locali.

«Raccogliere campioni di detrito sopraglaciale ci ha permesso di ottenere una fotografia unica dell’attuale contaminazione» ha dichiarato Marco Parolini, primo autore dello studio. «Questo approccio non solo consente di misurare con precisione i livelli dei contaminanti, ma anche di comprendere meglio i meccanismi attraverso cui vengono trasportati, accumulati e rilasciati negli ecosistemi a valle».

Lo studio conferma che i ghiacciai italiani svolgono un duplice ruolo: da un lato accumulano e conservano contaminanti derivanti da attività passate e presenti, dall’altro li rilasciano con la loro fusione, contribuendo al rischio ambientale a valle. Questa dinamica evidenzia come l’inquinamento rappresenti un problema comune che attraversa gli ecosistemi: le sostanze intrappolate nei ghiacci raggiungono i corsi d’acqua e, infine, il mare, mettendo in connessione ambienti apparentemente lontani ma in realtà profondamente interdipendenti.

Le evidenze raccolte sottolineano l’importanza di un monitoraggio costante non solo delle sostanze “storiche”, ma anche dei contaminanti emergenti, per valutare gli effetti sulla qualità delle acque e sugli ecosistemi acquatici.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Da ENEA nuova metodologia più efficiente per ricoprire i superconduttori

Il nuovo e più semplice procedimento di crescita per i superconduttori è adatto sia a geometrie complesse che alla produzione su larga scala, superando i limiti di controllo e strumentazione dei metodi esistenti.

13-10-2025

L'innovazione corre veloce a Monza: il 30 ottobre appuntamento con il Spark! Summit 2025

Il 30 ottobre, all’Autodromo Nazionale di Monza, oltre 500 manager e 100 startup si incontrano per networking, sperimentazioni tecnologiche e partnership strategiche per la prima edizione di Spark! Innovation Summit 2025, l'evento creato da Innovation Match che accelera la trasformazione digitale delle imprese.

13-10-2025

Master gratuito per progettare i veicoli di nuova generazione: la sfida di PoliTo e Iveco Group

Al via la nuova edizione del Master di II Livello del Politecnico di Torino in “Smart Commercial Vehicles for Sustainable Mobility”, volto a formare giovani talenti che saranno inseriti da Iveco Group come apprendisti di alta formazione e ricerca.

09-10-2025

Industria del pomodoro: le nuove tecnologie abbattono i consumi energetici

L'Italia si conferma il terzo produttore mondiale di pomodoro lavorato con 5,3 milioni di tonnellate nel 2024, in un mercato globale da 50,9 milioni di tonnellate guidato da Cina (11,5 milioni) e Stati Uniti (11,3 milioni).

09-10-2025

Notizie più lette

1 Smau Milano accende i motori: in prima linea 180 startup da tutta Italia

SMAU 2025 offrirà momenti di networking, workshop e panel tematici, consentendo alle startup di confrontarsi con investitori, istituzioni e imprese.

2 Presentato il Villaggio Olimpico per Milano-Cortina 2026

Progetto CMR ha curato la direzione lavori generali e architettonica con il primo caso di partnering in Italia - e futuro studentato per la consegna a Fondazione Milano Cortina. 105.000 mq di residenze previste nel quartiere Scalo Romana, di cui il 50% in edilizia convenzionata e popolare inclusi i 1.700 posti letto del Villaggi. 320 appartamenti realizzati nel quartiere in edilizia accessibile.

3 TABO porta il fotovoltaico alle aziende energivore

Grazie a un accordo con Intesa Sanpaolo, TABO, insieme al partner Grenke Italia, offrirà alle aziende la possibilità di accedere al fotovoltaico tramite noleggio operativo, con un canone 100% deducibile, senza maxi canoni iniziali e con condizioni chiare e favorevoli.

4 Intervento innovativo al Policlinico di Modena: mastectomia e ricostruzione mammaria con tecnica endoscopica mini-invasiva

Alla Breast Unit del Policlinico di Modena il primo intervento combinato chirurgia oncologica senologica-chirurgia plastica ricostruttiva con approccio mini-invasivo endoscopico.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter

www.innovationcity.it - 8.3.23 - 4.6.3