▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

Nuovo codice della strada: cosa cambia per autovelox e neopatentati

Il nuovo codice della strada è stato approvato dalla Camera dei Deputati. Vediamo le novità e cosa ne pensano gli italiani, in attesa che venga completato l'iter parlamentare

Smart City / Smart Mobility

La Camera dei Deputati ha dato il via libera al disegno di legge che porterà alla revisione del codice della strada. Le modifiche, che riguardano principalmente l’uso degli autovelox e le regole per i neopatentati, una volta ricevuto il via libera dal Senato, potrebbero entrare in vigore già prima dell’estate. Ma cosa ne pensano gli italiani? Il Centro Studi di AutoScout24, il principale portale di annunci auto in Italia e in Europa, ha condotto una survey per conoscere il punto di vista degli automobilisti su alcune modifiche che interessano i rilevatori di velocità (comunemente chiamati autovelox) e i neopatentati.

Auto più potenti per i neopatentati: cosa ne pensano gli italiani

Secondo il sondaggio riguardo alla riforma del nuovo Codice della Strada, che prevede la possibilità per i neopatentati di guidare auto più potenti (autoveicoli con una potenza inferiore a 75 kW/t, e autovetture con una potenza massima inferiore ai 105 kW), ben il 57% degli italiani si dichiara non favorevole, principalmente perché si reputano queste auto troppo pericolose (70%), soprattutto se in mano a guidatori inesperti (25%). Questo dato va a braccetto con quanto già visto qualche mese fa, con la proposta, poi messa da parte, di abbassare l’età dei guidatori a 17 anni. In merito alla proposta da parte della Commissione Europea, circa la possibilità di richiedere la patente, con limitazione di guida accompagnata, al compimento dei 17 anni di età, anche in questo caso 6 italiani su 10 si confermano contrari. Tra le motivazioni, gli utenti citano l’alto numero di incidenti stradali che ad oggi coinvolge i minorenni e alla percezione di una responsabilità non abbastanza forte nei più giovani.

Cosa cambia per i neopatentati

La riforma prevede che per i primi tre anni dal conseguimento della patente, i neopatentati non potranno guidare auto con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t, e con potenza massima di 105 kW. Oggi invece il vincolo vale solo per il primo anno dal rilascio della patente: i tre anni, quindi, costituiranno una restrizione molto più forte. Ma le novità riguardano anche un altro aspetto: attualmente non è consentita la guida di auto aventi una potenza specifica superiore a 55 kW/t, e con massimo pari a 70 kW. Quindi, in questo caso ci si metterà al volante di macchine più potenti. In sintesi, si allunga il periodo del neopatentato a tre anni, mentre si allarga il ventaglio di vetture da guidare.

Rilevatori di velocità fuori dai centro urbani: cosa ne pensano gli italiani

L’aumento delle multe per eccesso di velocità è stato un altro argomento che ha creato grandi discussioni, per cui si è aperta la proposta di rivedere le norme di posizionamento dei controlli quali gli autovelox, soprattutto per quanto riguarda i centri urbani. In questo ambito gli italiani si dividono: per quanto quasi 7 persone su 10 affermino che sia giusto che “chi sbaglia paga”, altrettante persone pensano anche che le sanzioni erogate siano principalmente un modo per i comuni di incassare soldi. Gli autovelox, infatti, non sempre vengono visti come un ottimo strumento per aumentare la sicurezza stradale e diminuire gli incidenti (solo il 27% dei rispondenti la pensa così), ma il 65% li riposizionerebbe in maniera diversa e solo in alcune strade, e il 74% troverebbe metodi alternativi a questi.

Ed è proprio il posizionamento degli autovelox che divide a metà gli italiani: pensando alla località in cui vive, il 41% degli italiani dichiara che i controlli sulla velocità non siano posizionati correttamente, il 35% afferma che lo sono solo in parte. Infatti, proprio in questi giorni si sta discutendo un Decreto ministeriale, che prevede una riduzione degli autovelox nelle città e nei centri urbani e l'uso in strade ad alta incidentalità e dove non è possibile posizionare altre infrastrutture per rallentare i veicoli. Questo Decreto vede ben il 70% degli italiani a favore.

Cosa cambia rispetto alla situazione attuale

L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di dispositivi di rilevamento della velocità. Un decreto apposito che rientra nella riforma del Codice della strada, approvata oggi alla Camera, introdurrà nuove modalità di posizionamento degli autovelox: l’apparecchio sarà utilizzabile solo se il massimo della velocità concessa su quel tratto è inferiore di non oltre 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice per quel tipo di strada. Non si possono quindi controllare i limiti come imposti dal Codice, ma solo quelli, inferiori al Codice, introdotti dai rispettivi Comuni. Sarà fondamentale, poi, la riconoscibilità dell’autovelox, che dovrà essere preceduto da un apposito segnale a non meno di 1 km. Inoltre, tra due dispositivi diversi si dovrà mantenere una distanza di almeno 3 km sulle strade extraurbane principali e di 1 km su quelle secondarie.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Debutta il Frecciarossa Parigi-Marsiglia

Sono otto i collegamenti giornalieri nella tratta Parigi-Marsiglia che debutta domenica 15 giugno. Il nuovo collegamento si inserisce nel più ampio progetto di rafforzamento della mobilità sostenibile in Francia e si aggiunge alle quattro corse giornaliere tra Milano e Parigi e gli otto collegamenti al giorno tra Parigi e Lione.

13-06-2025

Elevion Group e AB insieme per cinque nuovi impianti di biometano in Italia: riduzione attesa 50.000 tonnellate di CO2 emessa

Il biometano è una fonte di energia rinnovabile sempre più centrale nella transizione energetica italiana, anche in chiave di autonomia strategica europea. Secondo il Consorzio Italiano Biogas (CIB), la produzione nazionale si attesta oggi intorno ai 750 milioni di Smc/anno, con l’obiettivo di raggiungere 1,8 miliardi grazie al PNRR e arrivare a 5 miliardi di Smc entro il 2030, per l’80% da fonti agricole.

13-06-2025

Regione Lombardia, al via la Call4Startup con focus su innovazione e IA

L’iniziativa è rivolta alle eccellenze tech: startup e PMI innovative con focus su Intelligenza Artificiale applicata a settori industriali e pronte a connettersi con il mondo delle grandi aziende, il prossimo 5 e 6 novembre in occasione di SMAU.

13-06-2025

Crescono i maxi allevamenti, l’Italia tra i primi cinque paesi UE per stabilimenti industriali

Una nuova analisi presentata da AGtivist mostra che in Europa ci sono 22.263 allevamenti industriali di polli e suini, nei quali più di 516 milioni di animali vivono in condizioni non idonee. E mentre spariscono i piccoli allevamenti, la Commissione europea, alcuni produttori e alcuni eurodeputati starebbero spingendo per aumentare il numero di animali allevati, una pericolosa tendenza che metterebbe a rischio animali, salute umana e ambiente

13-06-2025

Notizie più lette

1 Regione Lombardia, al via la Call4Startup con focus su innovazione e IA

L’iniziativa è rivolta alle eccellenze tech: startup e PMI innovative con focus su Intelligenza Artificiale applicata a settori industriali e pronte a connettersi con il mondo delle grandi aziende, il prossimo 5 e 6 novembre in occasione di SMAU.

2 Agentic AI: cos'è, perché tutti ne parlano, e perché è diversa dalla GenAI

In arrivo un’ulteriore rivoluzione: l’AI che compie autonomamente attività complesse. Per Gartner entro 4 anni risolverà l’80% dei problemi di customer service. Tre esempi di use case nei settori consumer, sanità e automotive

3 Logista supporta l'Università di Valencia e il suo Hyperloop a levitazione magnetica

Hyperloop è l’avveniristico sistema di trasporto basato sulla levitazione magnetica per ridurre l’attrito, massimizzare la velocità e ridurre i tempi di percorrenza su lunghe distanze.

4 Al via a Torino "StartupItalia Open Summit", l'appuntamento per chi vuole costruire il futuro dell’innovazione

Torino, ex capitale industriale e oggi laboratorio europeo del deep tech, delle scienze della vita, dell’aerospazio e dell’intelligenza artificiale, si conferma hub di riferimento per startup, imprese e istituzioni accademiche.

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter