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Il ‘Rapporto speciale sulla sostenibilità 2023’ evidenzia l’impatto globale che da 60 anni la società di prodotti di bellezza ha sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica
DALLAS: Mary Kay Inc., fautrice a livello globale della gestione responsabile e sostenibilità aziendale, ha pubblicato un ‘Rapporto speciale sulla sostenibilità 2023’ che ne illustra l’impegno indefesso nell’arricchire la vita delle donne e assicurare un futuro sostenibile per tutti. Mentre l’iconico brand dei prodotti di bellezza commemora il suo 60o anniversario, Mary Kay è orgogliosa di far parte di una coalizione globale insieme a stakeholder chiave e di essere allineata agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile prefissati dalle Nazioni Unite per fare progressi nelle aree critiche della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
“La sostenibilità non è semplicemente un termine in voga per noi – è propria della nostra intima essenza come brand”, chiarisce Deborah Gibbins, Direttrice operativa presso Mary Kay Inc. “Mentre celebriamo i successi conseguiti quest’anno, rimaniamo risoluti nella nostra mission. Ci impegniamo a presentare una responsabilizzazione sempre maggiore nelle nostre decisioni economiche, ambientali e sociali, per far sì che l’eredità di Mary Kay non consista solo nell’avere aiutato le donne a valorizzare le loro capacità ma anche nel preservare la casa che condividiamo”.
In un mondo in rapida evoluzione, Mary Kay è in prima fila nel cambiamento, sostenendo la causa delle donne mentre ne riconosce l’immenso potere che hanno nel plasmare l’economia globale e facilitare cambiamenti significativi nelle attività a favore della sostenibilità. Il rapporto 2023 evidenzia iniziative promosse da donne in tutto il mondo:
Sostenibilità ambientale
Sostenibilità sociale
Sostenibilità economica
Il rapporto esce sulla scia della Relazione sull’impatto sociale e sulla sostenibilità 2020-2023 di Mary Kay che abbraccia i tre pilastri della sostenibilità – economica, ambientale e sociale. Per saperne di più sulla strategia per la sostenibilità globale eseguita da Mary Kay, fare clic qui.
Fonte: Business Wire
L’intelligenza artificiale è utilizzata in diverse attività logistiche, sia in ufficio (26%) che sul campo (16%). Otto aziende su dieci hanno già riscontrato benefici.
17-11-2025
“ISM4Italy integra iniziative industriali e progetti di ricerca, puntando a promuovere una solida coesione tra università, aziende e centri di ricerca in particolare su progetti ad alto livello di maturità tecnologica, una novità assoluta per il panorama nazionale”, sottolinea Giorgio Guglieri, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore di ISM4Italy.
17-11-2025
L’Associazione chiede anche la proroga del target PNRR al 30 giugno 2026 per garantire l’attuazione dei progetti aggiudicatari.
17-11-2025
Oggi il 63% delle aziende italiane riconosce la necessità di investire in formazione e competenze digitali per accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale nella logistica mentre Il 26% ha già integrato la sostenibilità nella pianificazione operativa, segnando l’inizio di un percorso verso una logistica più consapevole ed ecologica.
17-11-2025
Quattro i green claim inibiti tra cui "maglieria Impatto 0" e "Questa impresa rispetta alti standard di impatto ambientale e sociale positivo". Per Il Tribunale di Milano sono considerati illegittimi i green claim vaghi, generici e non verificabili.
Lo annuncia Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Resta comunque garantita, sottolinea il Ministero, la possibilità di presentare nuove domande fino al 31 dicembre 2025.
In Italia 41,5 milioni di identità SPID, 48,4 milioni di CIE e 9 milioni di CieID. 7 milioni di utenti hanno attivato “Documenti su IO”. Il 50% degli italiani usa un wallet delle BigTech, principalmente per le carte di pagamento. Il 49% degli italiani vorrebbe che il wallet per l’identità fosse erogato dal Governo.
Grazie alla partnership con Ex Machina Italia, la piattaforma di intelligenza artificiale generativa AIsuru di Memori entra nel mondo accademico italiano, con agenti AI che supportano orientamento, didattica, ricerca e amministrazione. I primi Atenei italiani a sperimentarla sono l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Milano-Bicocca, Politecnico di Torino e Università Politecnica delle Marche.