La nuova soluzione IA consente l’implementazione rapida, sicura e a costo contenuto di modelli di machine learning preaddestrati a livello globale, all’edge
Gcore, impresa che sviluppa soluzioni globali per la sicurezza, i network, il cloud e l’IA all’edge, ha annunciato il lancio di Gcore Inference at the Edge, un’innovativa soluzione che offre esperienze a latenza ultrabassa per applicazioni IA, consentendo l’implementazione distribuita di modelli di machine learning (ML) preaddestrati ai nodi di inferenza all’edge, assicurando un’inferenza in tempo reale integrata.
Gcore Inference at the Edge mette in grado le aziende in molteplici settori – automotive, produzione, vendite al dettaglio e tecnologia – di implementare modelli IA sicuri, scalabili, a costo contenuto.
Fonte: Business Wire
La ricerca prende spunto dalla consapevolezza della prossima disponibilità di idrogeno verde che potrà essere prodotto in grandi quantità per elettrolisi con corrente elettrica da fonti rinnovabili.
12-09-2025
Il tool è stato sviluppato da ENEA in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale (RdS).
12-09-2025
Un mix bilanciato di tecnologie mature (rinnovabili, pompaggi) e low-carbon (nucleare, CCS) può abilitare benefici per 190 miliardi di euro entro il 2050, spiega uno studio di TEHA ed Edison
12-09-2025
Lo studio, pubblicato sulla rivista «Cell Communication and Signaling», è stato condotto da un team internazionale di ricerca guidato dall’Università di Padova in collaborazione con il Cnr-Ibbc.
11-09-2025
Un report di TEHA Group con A2A fotografa con molti dati la crescita del settore (l’Italia è al 13° posto mondiale) e spiega come i data center possano diventare abilitatori di benefici concreti sociali, ambientali ed economici
Tra le aziende che hanno confermato la loro presenza: Microsoft, IBM, Amazon Aws, OneWeb Eutelsat, Thales Alenia, ESA, Grid+, Cosmico, Ditroit, GeospatialX, Space2earth e Litx.
Le elevate temperature estive e le ridotte precipitazioni invernali non consentono al ghiacciaio di rimanere in equilibrio.
Grazie a uno Starting Grant da 1,5 milioni di euro, Giovanni Dematteis del Dipartimento di Fisica UniTo guiderà il progetto OPPIWaM per scoprire in che modo l’energia degli oceani influenza il clima terrestre.