Dallo spin-off ENEA i cavi per l'acceleratore più potente al mondo

Per collegare gli alimentatori di potenza ai magneti superconduttori verranno utilizzati cavi ad alta tecnologia lunghi circa 100 metri, realizzati in diboruro di magnesio.

Autore: Redazione InnovationCity

Dieci innovativi cavi superconduttori prodotti in Italia sono stati consegnati al CERN di Ginevra per l’acceleratore di particelle più grande e potente al mondo (Large Hadron Collider - LHC). La fornitura è stata realizzata per il progetto High Luminosity dal consorzio leader nel settore della superconduttività, ICAS,uno spin-off ENEA che comprende anche due aziende di punta del settore, la toscana Tratos Cavi spa e la piemontese Criotec Impianti spa.

Il progetto High Luminosity ha beneficiato del contributo del Laboratorio Superconduttività dell’ENEA e delle competenze tecnico-industriali di Tratos Cavi per realizzare prodotti altamente innovativi. Due dei 10 cavi sono già stati collaudati in condizioni operative e sono pronti per l’installazione.

Realizzati in diboruro di magnesio, questi cavi ad alta tecnologia sono lunghi circa 100 metri ciascuno e serviranno a connettere gli alimentatori di potenza ai magneti superconduttori dell’acceleratore, che vedrà incrementata la luminosità da 5 a 7,5 volte per nuovi progressi scientifici nella fisica fondamentale.

“Questi complessi sistemi sono il risultato di attività di ricerca, sviluppo e ingegnerizzazione che hanno dimostrato le potenzialità dei superconduttori in diboruro di magnesio per il trasporto di potenza ad alta efficienza”, ha commentato Alessandro Dodaro, direttore del dipartimento Nucleare dell’ENEA. “Le attività sono state condotte in stretta collaborazione con il CERN, ma sono anche frutto di un efficace incontro tra ricerca e industria, che ha saputo coniugare le esigenze produttive con i rigorosi standard di qualità e controllo richiesti dai grandi progetti scientifici internazionali, come quelli nel campo degli acceleratori e della fusione nucleare”.

Alloggiati in un criostato flessibile e raffreddati da un flusso forzato di elio gassoso, i cavi saranno in grado di trasportare correnti elettriche comprese tra 2 mila e 18 mila Ampere per conduttore, operando in parallelo e indipendentemente all’interno di un unico fascio, per un totale complessivo di circa 100 mila Ampere.


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