Leonardo, Airbus e Thales combinano le loro competenze per creare una nuova azienda da 25mila dipendenti
Autore: Redazione InnovationCity
Leonardo, Airbus e Thales uniscono le loro forze per creare una nuova società attiva nella Space Economy, in una evoluzione di mercato certamente importante per la tutela della autonomia strategica europea in questo campo. Il rischio che oggi corre l'Europa, infatti, è quello di restare troppo indietro rispetto agli sviluppi - e al business - che le aziende statunitensi stanno maturando, specie nel caso delle nuove protagoniste del settore come SpaceX, Blue Origin, Starlink e via elencando.
La Space Economy è certamente un ambito strategico in cui ha senso creare una nuova grande società europea in grado di offrire competenze, tecnologie e soluzioni adeguate. Questo innanzitutto per conquistare una fetta significativa delle opportunità commerciali presentate dei suoi principali ambiti, come telecomunicazioni, navigazione, osservazione della Terra, Difesa, ricerca scientifica. Ma anche per garantire che le aziende utenti delle soluzioni della Space Economy non siano per forza dipendenti dalla tecnologia di operatori non europei. Lo stesso discorso vale per le singole Agenzie spaziali nazionali.
"La sigla della partnership è in linea con le ambizioni dei Governi europei nel voler rafforzare le proprie risorse industriali e tecnologiche, garantendo l'autonomia dell'Europa nel settore spaziale e nelle sue applicazioni", riporta in questo senso la dichiarazione ufficiale congiunta di Guillaume Faury, Amministratore Delegato di Airbus, Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo e Patrice Caine, Presidente e Amministratore Delegato di Thales.
Per questo la nuova società integrerà le "anime spaziali" delle aziende di origine. Airbus contribuisce con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space. Leonardo vi porta la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales vi porta principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO. La nuova società impiegherà circa 25mila persone in tutta Europa e si stima per essa un fatturato annuo di circa 6,5 miliardi di euro.
Chiaramente, mettere insieme le varie business unit di tre grandi aziende diverse ha anche lo scopo di razionalizzare gli investimenti e ottimizzare gli sforzi di ricerca e sviluppo, facendo leva sugli asset complementari. L'obiettivo finale è realizzare un portafoglio completo di tecnologie e soluzioni che vanno dalle infrastrutture spaziali ai servizi. Escludendo i lanciatori, si sottolinea, probabilmente anche per non interferire troppo con le attività del consorzio europeo Arianespace. La nuova società dovrebbe essere operativa nel 2027, dopo l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari.