Royal Philips e Bill & Melinda Gates Foundation: quando l'IA viene applicata all’ecografia per la salute delle donne in gravidanza

Philips Lumify sarà il primo ecografo point-of-care capace di assistere operatori non specializzati in una serie completa di misurazioni ostetriche attraverso l’automatizzazione dell'acquisizione o dell'interpretazione delle immagini, incrementando in questo modo l'accesso di qualità alle ecografie fetali precoci.

Autore: Redazione InnovationCity

Royal Philips ha annunciato di aver ricevuto un secondo round di finanziamento da Bill & Melinda Gates Foundation per accelerare l'adozione a livello mondiale di algoritmi di intelligenza artificiale sull’ecografo portatile Philips Lumify. Grazie all’AI, che semplifica le procedure di misurazione, utili a identificare eventuali anomalie in gravidanza, sono necessarie solo poche ore di formazione per insegnare agli operatori sanitari come utilizzare questa tecnologia e integrarla nelle cure di routine.

L'assistenza fornita da professionisti sanitari qualificati prima, durante e dopo il parto può contribuire a salvare la vita di donne e neonati in tutto il mondo. Ogni giorno, infatti, quasi 800 donne nel mondo muoiono per cause legate alla gravidanza e al parto che possono essere prevenute. Nel 2020 il 95% di tutti i decessi materni si sono verificati nei Paesi a basso e medio reddito.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda alle donne in attesa di effettuare almeno un'ecografia prima delle 24 settimane di gravidanza per valutare l'età gestazionale e individuare eventuali anomalie fetali con maggiore sicurezza. Con questo ultimo sviluppo, Philips Lumify sarà il primo ecografo point-of-care (POCUS) sul mercato capace di assistere operatori non specializzati in una serie completa di misurazioni ostetriche attraverso l’automatizzazione dell'acquisizione o dell'interpretazione delle immagini, incrementando in questo modo l'accesso di qualità alle ecografie fetali precoci.

Durante un periodo di test in Kenya, il nuovo strumento ha mostrato un impatto positivo. Grazie alla digitalizzazione, all'informatica e all'intelligenza artificiale, non è richiesta l'interpretazione delle immagini da parte dell'operatore. Le settimane di formazione per gli operatori si sono ridotte a poche ore, senza influire negativamente sulla sicurezza del triage. A seconda dei risultati, le pazienti possono essere indirizzate a un ecografista specializzato per la revisione delle immagini e per ulteriori indagini, se necessario.

I sistemi Philips Ultrasound installati in tutto il mondo eseguono ogni anno circa 1,33 miliardi di procedure diagnostiche e interventistiche. Con questo ultimo prototipo POCUS potenziato dall’intelligenza artificiale, Philips prosegue nel suo impegno nel creare soluzioni innovative d’avanguardia in settori quali l’imaging cardiaco 3D, strumenti di quantificazione basati sull’intelligenza artificiale e soluzioni ecografiche ultraportatili.


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