Secondo un recente report Istat l'11,5% delle imprese attualmente non utilizzatrici di Intelligenza Artificiale ne ha preso in seria considerazione l'impiego, rispetto al solo 4,6% registrato nel 2023.
Autore: Redazione InnovationCity
Secondo un recente report dell'Istat, gli ambiti aziendali in cui l’intelligenza artificiale viene adottata più frequentemente sono il marketing e le vendite (33,1%), l’organizzazione dei processi amministrativi (25,7%) e l’area della ricerca e sviluppo o innovazione (20,0%). Si tratta anche delle aree che, rispetto al 2024, registrano gli incrementi più significativi in termini di imprese coinvolte, con aumenti superiori al 60% (+92,6%, +89,4% e +68,9% rispettivamente).
Si distinguono per l’utilizzo più elevato dell’IA nell’ambito della sicurezza ICT le grandi imprese (43,7%) e quelle di specifici comparti, come le telecomunicazioni (38,4%) e la fornitura di energia (28,2%). In generale, i settori dei servizi postali, delle telecomunicazioni e dell’informatica sono quelli in cui si registra una maggiore varietà degli ambiti aziendali interessati dall’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Ulteriori analisi hanno mostrato quali tecnologie di IA siano più adottate nei principali ambiti aziendali. L’utilizzo di tecniche di IA generativa e di analisi linguistica (text mining) si rilevano nell’ambito aziendale delmarketinge vendite e dei processi amministrativi, in questi e nei processi produttivi emerge anche il ricorso a tecniche di automatizzazione dei flussi di lavoro. L’ambito della sicurezza informatica presenta una associazione più marcata con tecniche predittive (machine learning). Le tecnologie di apprendimento automatico risultano particolarmente rilevanti anche per l’ambito della Ricerca e Sviluppo, che si distingue, insieme al marketing, come uno di quelli più attivi e diversificati nell’uso dell’IA. Le tecniche di movimentazione delle macchine in autonomia, che richiedono infrastrutture dedicate, mostrano livelli di adozione molto più contenuti, con un impiego limitato soprattutto all’ambito dei processi produttivi e della logistica.
Rispetto all’anno precedente, aumenta anche la quota di imprese che, pur dichiarando di utilizzare IA, non indica alcuna finalità aziendale tra quelle proposte: dal 15,5% del 2024 al 33,4%. Si tratta per lo più di imprese di piccola dimensione (83,3% di imprese con 10-49 addetti). Nel complesso, questo fenomeno suggerisce un’adozione dell’IA sempre più diffusa ma ancora poco strutturata, caratterizzata da un utilizzo ancora iniziale e sperimentale non riconducibile ad alcun ambito aziendale definito.
Tra le imprese che non utilizzano IA, l’11,5% ne ha preso in considerazione l’utilizzo (4,6% nel 2023). Gli ostacoli principali evidenziati da queste ultime riguardano la mancanza di competenze (58,6%), la carenza di chiarezza legislativa (47,3%), l’indisponibilità o la scarsa qualità dei dati necessari (45,2%), le preoccupazioni relative allaprivacye alla protezione dei dati (43,2%), i costi elevati (43,0%) e considerazioni etiche (25,7%). Inoltre, il 14,8% ritiene che l’adozione dell’IA non sia utile, una percentuale lievemente superiore rispetto al 14,3% del 2023.