Henkel, ecco le linee guida in tema di sviluppo sostenibile

Nel percorso per diventare climate positive entro il 2030, Henkel ha aumentato al 70% la quota di elettricità da fonti rinnovabili oggi usata nei 166 siti produttivi distribuiti nel mondo, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2030. Rispetto al 2010, le emissioni CO2 per tonnellata di prodotto sono diminuite del 55%, avvicinandosi al traguardo del - 65% che punta a raggiungere entro il 2025.

Autore: Redazione InnovationCity

Henkel ha pubblicato il trentaduesimo Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile, dando evidenza dei risultati raggiunti nell’ultimo anno rispetto agli obiettivi definiti nella strategia 2030+ Sustainability Ambition Framework. Sul fronte ambientale, l’azienda conferma l’impegno per diventare climate positive entro il 2030 e andare oltre la neutralità carbonica, arrivando a produrre più energia pulita di quanta ne consuma e generare così un saldo positivo. Nel 2022 Henkel ha compiuto importanti progressi anche nella dimensione sociale della sostenibilità.

“Il 2022 è stato un anno impegno dal punto di vista economico e competitivo. Nonostante questo, siamo riusciti a non arretrare sui temi della responsabilità ambientale e sociale, facendo anzi molti passi in avanti sulla strada che abbiamo tracciato. L’Italia sta dando un contributo importante nel raggiungimento degli obiettivi definiti a livello globale” ha commentato Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di Henkel Italia. “Stiamo accelerando la transizione energetica dei nostri siti produttivi e lavoriamo per rendere sempre più sostenibili i prodotti e le loro confezioni. Il nostro impegno non si limita alla tutela dell’ambiente, ma riguarda anche i collaboratori e le comunità in cui operiamo”.

Nel percorso per diventare climate positive entro il 2030, Henkel ha aumentato al 70% la quota di elettricità da fonti rinnovabili oggi usata nei 166 siti produttivi distribuiti nel mondo, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2030. Rispetto al 2010, le emissioni CO2 per tonnellata di prodotto sono diminuite del 55%, avvicinandosi al traguardo del - 65% che punta a raggiungere entro il 2025.

La decarbonizzazione della produzione prevede investimenti mirati per modernizzare gli stabilimenti risparmiando energia e, ove possibile, produrre energia pulita direttamente nei siti Henkel. In Italia, l’azienda ha rinnovato la torre di atomizzazione del sito di Ferentino (Frosinone), che oggi produce detersivi in polvere consumando il 16% in meno di metano e il 40% in meno di elettricità, con una riduzione delle emissioni CO2 pari al 18%. A Casarile (Milano) sono invece in costruzione una nuova caldaia a biomassa e un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia verde.

Utilizzando il meccanismo dei Virtual Power Purchase Agreement (VPPA), Henkel investe anche in progetti di terze parti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In Spagna, l’accordo recentemente siglato con il gruppo IGNIS finanzierà la costruzione di due grandi parchi solari in Castiglia e León e in Andalusia, da cui si prevede di ricavare circa 200 GWh l’anno, ovvero l’equivalente del fabbisogno di 40 stabilimenti Henkel in Europa. Il progetto sarà operativo dal maggio 2024 e consentirà di risparmiare 72.000 tonnellate di CO2 l’anno.

Parola d'ordine: focus sul packaging

Poiché l’impronta carbonica complessiva di Henkel è legata per oltre il 70% all’uso dei prodotti e allo smaltimento delle confezioni, l’azienda ha intensificato gli investimenti in R&D per migliorare le formule dei prodotti, destinati sia al largo consumo sia ai clienti industriali, offrendo le stesse o migliori prestazioni con un minor impiego di energia e acqua, e integrando il più possibile materie prime da fonti rinnovabili. In questa direzione va ad esempio l'accordo con BASF, che consentirà di sostituire circa 110 mila tonnellate all'anno di ingredienti a base fossile nei prodotti Henkel Consumer Brands con alternative rinnovabili. Il progetto usa l’approccio noto come biomass balance e richiederà circa 4 anni di lavoro.

Henkel sta lavorando per sviluppare adesivi e tecnologie industriali che possano aiutare i clienti di vari settori a migliorare la sostenibilità dei loro processi e prodotti. Esempi di questo impegno includono le soluzioni per l’industria automotive che contribuiscono ad alleggerire i veicoli per consumare meno carburante, gli adesivi per le aziende della cartotecnica applicabili anche a bassa temperatura, ovvero usando meno energia, le tecnologie per i produttori di packaging flessibile che permettono di separare i materiali delle confezioni e migliorarne la riciclabilità.

Per ciò che riguarda i propri prodotti, Henkel vanta oggi l’87% di packaging riciclabile o riusabile, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025. L’azienda intende inoltre portare al 30% la quota di plastica riciclata nelle confezioni dei prodotti al consumo entro il 2025: attualmente la percentuale media è pari al 16%, ma sono già in commercio diverse referenze con flaconi in plastica riciclata al 100%. Entro il 2025, il 100% della carta e del cartoncino impiegato nelle confezioni sarà riciclato o proveniente da selvicolture sostenibili.


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