La sostenibilità di Sanpellegrino: 295 milioni di litri d'acqua risparmiati negli ultimi 5 anni

Nella gestione della filiera 7.246 tonnellate di R-PET utilizzati al posto di PET vergine (+55,5% vs 2021) mentre per quanto riguarda la logistica sostenibile oltre il 60% dei prodotti del Gruppo trasportati in Italia sono veicolati con mezzi a basso impatto ambientale.

Autore: Redazione InnovationCity

La sostenibilità è parte integrante della cultura aziendale di Sanpellegrino - azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche - che da sempre si impegna per garantire all’acqua un futuro di qualità e adotta un modello di business improntato alla creazione di valore condiviso.

Il Bilancio di sostenibilità 2023 rappresenta un’occasione per fare il punto di tutte le iniziative e i progetti che l’azienda mette in campo per prendersi cura dell’acqua attraverso la tutela dei territori e della biodiversità, per contribuire allo sviluppo delle comunità in cui opera, e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Il Bilancio di sostenibilità illustra il nostro approccio, fondato sulla creazione di valore condiviso, porta alle comunità in cui operiamo, alle persone, all’ambiente. Grazie agli investimenti sui nostri stabilimenti e nei territori in cui siamo presenti, che nel 2022 sono ammontati a oltre 40 milioni di euro, ci impegniamo inoltre a dare vita anche a progetti di ampio respiro che mirano a prendersi cura delle aree naturali e dei bacini idrici correlati e a rigenerare i cicli idrogeologici e gli ecosistemi dei territori in cui si trovano le nostre fonti” sottolinea Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino.“A riconoscimento della nostra volontà di agire come ‘force for good’ all’interno della società, Sanpellegrino ha recentemente ottenuto lo status di B Corp. Questo significa, non solo che la nostra azienda soddisfa standard elevati di impatto sociale, ambientale e trasparenza, ma anche che si impegna costantemente a misurare e migliorare le proprie performance ambientali e sociali, come testimonia il Bilancio di sostenibilità, che rappresenta un momento per fissare i traguardi raggiunti, prima di ricominciare il cammino per migliorare ulteriormente”.

Il valore economico condiviso generato dal Gruppo

Il modello operativo di Sanpellegrino fa perno sull’adozione di strategie volte alla creazione di valore condiviso: l’azienda è, infatti, orientata a favorire una crescita sostenibile attraverso progetti che contribuiscono a promuovere lo sviluppo economico e sociale delle comunità in cui il Gruppo è presente. Il valore economico condiviso generato da Sanpellegrino nel nostro Paese nel 2022 è stato pari a 2,5 miliardi di euro, ben il 10% in più rispetto al 2021, pari quasi a 3 volte il fatturato del Gruppo e allo 0,13% del PIL italiano nel 2022. Il 96% di questa cifra è stata distribuita agli stakeholder esterni e solo il 4% è stato trattenuto all’interno dell’azienda.

Comunità, tutela dei territori e valorizzazione del capitale naturale

Coerentemente con il proprio impegno per una gestione responsabile e sostenibile dell’acqua, Sanpellegrino ha messo in campo negli anni numerose iniziative volte a preservare le sorgenti e i territori circostanti, e a rigenerare i cicli idrogeologici nelle aree in cui è presente. Un esempio è “La fonte della biodiversità di Acqua Panna”, progetto sviluppato in collaborazione con Federparchi e la Scuola Sant’Anna di Pisa: un percorso di tutela e monitoraggio della biodiversità della tenuta di Acqua Panna a Scarperia, che ha portato, fra l’altro, alla nascita di un’ulteriore iniziativa per la tutela degli insetti impollinatori, con la costruzione di un Bee Hotel in materiali naturali per dare rifugio ad api e farfalle diurne.

L’impegno per l’acqua

Prosegue l’impegno del Gruppo per ottenere entro il 2025 in tutti i suoi stabilimenti la certificazione AWS (Alliance for Water Stewardship), standard riconosciuto a livello internazionale per la promozione della gestione sostenibile dell’Acqua come risorsa condivisa nel mondo. Sono stati già certificato i siti produttivi di Ruspino e Scarperia, in cui vengono imbottigliati i due brand internazionali di acqua minerale, S.Pellegrino e Acqua Panna. Lo stabilimento di Cepina verrà certificato entro il 2024 e San Giorgio in Bosco entro il 2025. La certificazione riconosce e premia il modo in cui le imprese si prendono cura dell’acqua attraverso la partecipazione attiva nella gestione efficace e sostenibile delle risorse idriche locali e l’identificazione e lo sviluppo di progetti fondamentali per la salute e la sostenibilità di questa risorsa. Sanpellegrino attiva interventi di tutela dell’acqua che non riguardano soltanto le sue fonti, ma che si estendono anche ai bacini idrici dei territori in cui sono presenti i suoi siti produttivi. L’obiettivo è generare un impatto positivo attivando entro il 2025 progetti in grado di rendere disponibile alle comunità locali quantitativi aggiuntivi di acqua attraverso interventi di rigenerazione dei cicli idrogeologici che avranno un impatto positivo sulla quantità, qualità, accessibilità della risorsa, per rispondere ad esigenze del territorio. Il Gruppo ha quindi identificato una serie di progetti da sviluppare con università, consorzi e stakeholder locali, i cui risultati vengono misurati attraverso la metodologia del Volumetric Water Benefit Accounting (VWBA) del World Resources Institute.

Un esempio è il Progetto Vaia: a Cepina Valdisotto (SO), territorio di origine di Levissima, verranno implementate attività di rimboschimento del suolo per recuperare i pendii boschivi danneggiati dalla tempesta Vaia del 2018. Si prevede che il progetto permetterà di aumentare la capacità di ricarica delle falde sotterranee, proteggere la biodiversità e aumentare la capacità di assorbimento di CO2 del bosco. Mentre nel Comune di Barberino del Mugello, territorio di origine di Acqua Panna è stato sviluppato il Progetto Fonte Voltone per il potenziamento dell’acquedotto pubblico al quale verrà collegata una ex sorgente di proprietà di Sanpellegrino, detta “Voltone”, attualmente non utilizzata, per incrementare la fornitura idrica alle frazioni montane e incrementare un accesso costante all'acqua anche in periodi di scarsità idrica. Sanpellegrino realizzerà la condotta di allacciamento, e si impegna a garantire in futuro la manutenzione periodica dell’opera di presa.

Ottimizzazione dei processi industriali

I processi di imbottigliamento di tutti gli stabilimenti mirano alla massima riduzione degli impatti ambientali, a partire proprio dal consumo di acqua. Una gestione responsabile e sostenibile di questa risorsa parte proprio dai progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dell'acqua impiegata in tutte le attività produttive, che hanno permesso al Gruppo di risparmiare negli ultimi 5 anni 295 milioni di litri. È così che nel 2022 si è arrivati a consumare 0,07 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,08 litri di acqua utilizzati nel 2021. Per quanto riguarda invece l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 tutti i siti produttivi utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili, oltre a portare avanti, attraverso progetti e azioni concrete, la propria mission di efficientamento energetico. Infine, Sanpellegrino implementa attività e strategie che consentono di destinare al recupero il 100% dei rifiuti provenienti dagli stabilimenti.

Utilizzo di packaging riciclato e riciclabile

Sanpellegrino prosegue nel percorso per la promozione di un modello di economia circolare, di cui una leva fondamentale è l’utilizzo di materiale riciclato nelle bottiglie e negli imballaggi. Nel 2022 il Gruppo ha utilizzato ben 7.246 tonnellate di R-PET, il 55,5% in più rispetto al 2021, riducendo di un uguale quantitativo l’uso di PET vergine. Inoltre, lo scorso anno sono state aggiunte due nuove referenze con bottiglia 100% di R-PET, dopo che nel 2021 l’azienda era stata la prima in Italia a lanciare, con il brand Levissima, una bottiglia realizzata con il 100% di plastica riciclata R-PET.

Logistica sostenibile

Il Gruppo si impegna anche nello sviluppo di una logistica ottimizzata, integrata e innovativa, che utilizzi tutti gli strumenti a disposizione per ridurre l’impronta ecologica. Lo studio e il miglioramento costante dei flussi logistici include l’impiego di mezzi di trasporto sostitutivi rispetto alla “gomma su strada”, preferendo ove possibile il trasporto ferroviario, e la sperimentazione e applicazione su scala sempre più ampia di carburanti alternativi, con il passaggio a mezzi alimentati a GNL (un combustibile a basse emissioni di CO2 e di ossidi di azoto) e Bio-GNL (gas naturale liquefatto biologico che garantiamo non provenga da fonti alimentari). Oggi, grazie ai progetti sviluppati negli anni, più del 60% dei prodotti del Gruppo, in Italia, viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 21% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 39% del restante prodotto trasportato su strada, viaggia su mezzi alimentati a GNL e Bio-GNL. Un altro importante traguardo per la logistica sostenibile è stata l’inaugurazione ad aprile 2023 del primo camion 100% elettrico a zero emissioni dedicato a Levissima.


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